Adidas
Perché la moda sostenibile conviene anche agli investitori
Pauline Grange, Portfolio Manager – Global Equities, di Columbia Threadneedle Investments, sottolinea i risvolti positivi degli investimenti nei marchi di abbigliamento che fanno della circolarità una bandiera
19 Luglio 2021 14:50
Ogni anno si vendono nel mondo circa 100 miliardi di articoli di abbigliamento, il 50% in più rispetto al 2006, in parte per l’avvento del “fast fashion”, capi all’ultima moda a basso costo. Ma il settore emette anche più CO2 dell’industria aeronautica e navale messe insieme e usa 79 miliardi di metri cubi di acqua dolce l’anno, causando circa il 20% dell’inquinamento da acque industriali. Solo una quota minuscola di ciò che la moda produce viene riciclato e riutilizzato, mentre la maggior parte finisce in discarica o negli inceneritori entro un anno dalla produzione. Secondo la Ellen Macarthur Foundation, l’industria mondiale della moda produce circa 53 milioni di tonnellate di fibre l’anno, di cui più del 70% finisce interrato o incenerito, mentre meno dell’1% viene riutilizzato per produrre nuovi capi.
Parte da questi dati l’analisi Pauline Grange, Portfolio Manager – Global Equities, di Columbia Threadneedle Investments, che confessa come l’accresciuta consapevolezza sulla sostenibilità abbia modificato le sue abitudini di consumo: meno articoli, ma di qualità superiore, acquisto di vestiti usati e ricerca di occasioni su piattaforme online o negozi di beneficenza locali. Grange non è sola, perché la percentuale di donne disposte a comprare abbigliamento di seconda mano è salita dal 45% nel 2016 al 70%. La strategia Threadneedle Global Sustainable Equity possiede una di queste piattaforme, Mercari, che nell’ultimo anno ha accelerato la crescita nei suoi due principali mercati, Giappone e Stati Uniti.
L’esperta di Columbia Threadneedle Investments sottolinea che i consumatori attribuiscono sempre maggiore importanza alla sostenibilità anche nei propri comportamenti di acquisto, mentre aumenta anche la regolamentazione che incentiva un’economia più circolare, come il Piano d’azione dell’UE che mira a spostare la produzione e il consumo dal modello lineare del “prendi, produci e getta” verso un maggior riciclo e riutilizzo. Adidas è una partecipazione fondamentale fin dal lancio della strategia Threadneedle Global Sustainable Equity, e la sua produzione e promozione di prodotti sportivi tecnici ad alte prestazioni contribuisce positivamente al tema sociale “Buona salute e benessere” della casa d’investimento.
Ovviamente l’investitore valuta attentamente l’impatto sull’ambiente, e Columbia Threadneedle Investments considera Adidas un leader sostenibile, che al suo Capital Markets Day di marzo ha messo la sostenibilità ancora una volta in cima all’ordine del giorno, spiegando le innovazioni adottate per rendere i suoi prodotti più circolari e sostenibili, usando una strategia a “tre circuiti”: riciclo anche con approvvigionamento di materie prime riciclate fuori dei propri prodotti, circuito della produzione circolare con prodotti che possono essere riciclati e trasformati in nuovi articoli Adidas, come le sneaker Ultraboost, e rigenerazione, vale a dire uso di materiali naturali biodegradabili.
Columbia Threadneedle Investments ha voluto verificare come la sostenibilità è incorporata nel marketing dell’azienda e nei prodotti e a più di un anno dall’ultima visita è tornata a ispezionare il flagship store Adidas in Oxford Street, a Londra. Columbia ha riscontrato un ulteriore miglioramento dell’integrazione della sostenibilità nei prodotti, con quelli da materiali riciclati ben evidenziati. Columbia segnala anche che Adidas utilizza due materiali sostenibili chiaramente contrassegnati: Primeblue, filato ad alte prestazioni realizzato con almeno il 50% di plastica oceanica Parley, e Primegreen, materiali ad alte prestazioni realizzati con ingredienti riciclati.
Nel complesso, l’esperta di Columbia Threadneedle Investments è uscita dal flagship store londinese fiduciosa che Adidas potrebbe realizzare la sua missione aziendale che recita: “Crediamo che attraverso lo sport abbiamo il potere di cambiare la vita di tutti. Puntiamo a espandere i limiti delle possibilità umane, a includere e unire tutte le persone nello sport e a creare un mondo più sostenibile”.
PIATTAFORMA IN CRESCITA
Parte da questi dati l’analisi Pauline Grange, Portfolio Manager – Global Equities, di Columbia Threadneedle Investments, che confessa come l’accresciuta consapevolezza sulla sostenibilità abbia modificato le sue abitudini di consumo: meno articoli, ma di qualità superiore, acquisto di vestiti usati e ricerca di occasioni su piattaforme online o negozi di beneficenza locali. Grange non è sola, perché la percentuale di donne disposte a comprare abbigliamento di seconda mano è salita dal 45% nel 2016 al 70%. La strategia Threadneedle Global Sustainable Equity possiede una di queste piattaforme, Mercari, che nell’ultimo anno ha accelerato la crescita nei suoi due principali mercati, Giappone e Stati Uniti.
NUOVI COMPORTAMENTI DEI CONSUMATORI
L’esperta di Columbia Threadneedle Investments sottolinea che i consumatori attribuiscono sempre maggiore importanza alla sostenibilità anche nei propri comportamenti di acquisto, mentre aumenta anche la regolamentazione che incentiva un’economia più circolare, come il Piano d’azione dell’UE che mira a spostare la produzione e il consumo dal modello lineare del “prendi, produci e getta” verso un maggior riciclo e riutilizzo. Adidas è una partecipazione fondamentale fin dal lancio della strategia Threadneedle Global Sustainable Equity, e la sua produzione e promozione di prodotti sportivi tecnici ad alte prestazioni contribuisce positivamente al tema sociale “Buona salute e benessere” della casa d’investimento.
ADIDAS LEADER SOSTENIBILE
Ovviamente l’investitore valuta attentamente l’impatto sull’ambiente, e Columbia Threadneedle Investments considera Adidas un leader sostenibile, che al suo Capital Markets Day di marzo ha messo la sostenibilità ancora una volta in cima all’ordine del giorno, spiegando le innovazioni adottate per rendere i suoi prodotti più circolari e sostenibili, usando una strategia a “tre circuiti”: riciclo anche con approvvigionamento di materie prime riciclate fuori dei propri prodotti, circuito della produzione circolare con prodotti che possono essere riciclati e trasformati in nuovi articoli Adidas, come le sneaker Ultraboost, e rigenerazione, vale a dire uso di materiali naturali biodegradabili.
TEMA INCORPORATO IN MARKETING E PRODOTTI
Columbia Threadneedle Investments ha voluto verificare come la sostenibilità è incorporata nel marketing dell’azienda e nei prodotti e a più di un anno dall’ultima visita è tornata a ispezionare il flagship store Adidas in Oxford Street, a Londra. Columbia ha riscontrato un ulteriore miglioramento dell’integrazione della sostenibilità nei prodotti, con quelli da materiali riciclati ben evidenziati. Columbia segnala anche che Adidas utilizza due materiali sostenibili chiaramente contrassegnati: Primeblue, filato ad alte prestazioni realizzato con almeno il 50% di plastica oceanica Parley, e Primegreen, materiali ad alte prestazioni realizzati con ingredienti riciclati.
LA MISSION AZIENDALE
Nel complesso, l’esperta di Columbia Threadneedle Investments è uscita dal flagship store londinese fiduciosa che Adidas potrebbe realizzare la sua missione aziendale che recita: “Crediamo che attraverso lo sport abbiamo il potere di cambiare la vita di tutti. Puntiamo a espandere i limiti delle possibilità umane, a includere e unire tutte le persone nello sport e a creare un mondo più sostenibile”.