BCE

Lagarde: “La forward guidance avrà ruolo nell'ancorare attese inflazione”

La presidente della Bce, in conferenza stampa, ha detto che “l’economia tornerà ai livelli pre-Covid nel primo trimestre del 2022” ma rimane “ancora molto da fare”. Prematura la fine del Pepp

22 Luglio 2021 15:57

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La Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse e ha confermato la dotazione del Pepp a 1.850 miliardi di euro con durata almeno fino alla fine di marzo 2022. “L'inflazione è aumentata negli ultimi mesi, principalmente a causa di effetti base, fattori transitori e un incremento dei prezzi dell'energia. Dovrebbe salire ulteriormente nella seconda metà dell'anno, per poi scendere con il venir meno dei fattori temporanei”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte.

ECONOMIA A LIVELLI PRE-COVID NEL 2022


La Bce prevede che “l’economia tornerà ai livelli pre-Covid nel primo trimestre del 2022 ma rimane ancora molto da fare”, ha precisato la Lagarde. “Nel complesso, riteniamo che i rischi per le prospettive di crescita nell'area siano sostanzialmente bilanciati”. Da un lato, una ripresa ancora più forte potrebbe fondarsi sulle prospettive più favorevoli per la domanda mondiale e su una riduzione del risparmio delle famiglie più rapida del previsto, dopo la revoca delle restrizioni sociali e di viaggio, dall'altro lato, la pandemia in corso, compreso il diffondersi delle mutazioni del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso.

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE


La numero uno dell’Eurotower ha poi precisato che le politiche di bilancio nazionali dovrebbero pertanto continuare a fornire sostegno essenziale e tempestivo alle imprese e alle famiglie maggiormente colpite dalla pandemia. Il rimbalzo dell’economia è forte ma l’outlook rimane condizionato dall’evoluzione della pandemia e dal progresso delle campagne di vaccinazione, anche se l'emergenza sanitaria continua a preoccupare per il diffondersi della variante Delta.

MAGGIORANZA SU REVISIONE GUIDANCE


“C’è stata unanimità sulla cornice della revisione strategica e consenso unanime sulla necessità della forward guidance e una schiacciante maggioranza sulla ricalibrazione effettiva”, ha spiegato Christine Lagarde, prima di parlare della questione inflazione. “Vogliamo vedere l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del nostro orizzonte di proiezione che al momento copre gli anni 2021-2023”.

PREMATURO INTERROMPERE IL PEPP


L’emergenza non è ancora finita, per questo è prematuro discutere della fine del Pepp, l’acquisto pandemico di titoli di Stato da parte della Bce. “Per questo non si è discusso in consiglio del Pepp e del programma che potrebbe succedergli”, ha precisato la presidente della Banca centrale europea.

VOGLIA DI INVESTIMENTI


I segnali di una ripresa dell’economia ci sono tutti. “Per la prima volta dallo scoppio della pandemia osserviamo che le imprese stanno tornando a chiedere credito per fare investimenti in conto capitale e questo è un segnale importante di fiducia per il futuro”, ha spiegato la Lagarde, durante la conferenza stampa. Le aste Tltro, insieme al Pepp, sono state uno dei due strumenti cruciali per far fronte all’impatto della pandemia sulla trasmissione della politica monetaria.

FORWARD GUIDANCE E INFLAZIONE


Difficile fare previsioni sul tasso di inflazione per il 2023, che al momento la Bce vede attorno all’1,4%. “Vedremo quale sarà la stima a settembre - ha detto Lagarde - ogni trimestre aggiustiamo le stime e certamente la forward guidance svolgerà un ruolo nell’ancorare le attese di inflazione come parte degli strumenti che abbiamo a disposizione”. Il consiglio della Bce, infine, continuerà a determinare in modo congiunto se le condizioni finanziarie rimangono favorevoli per supportare la ripresa.

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