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Schroders: dai Mercati Emergenti opportunità inaspettate

Schroders vede il recupero dopo un decennio difficile grazie al riequilibrio tra risparmi e investimenti indotto dalla pandemia e all’arrivo di un super-ciclo delle commodity, quelle legate alla transizione energetica

22 Luglio 2021 19:00

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Dopo un decennio difficile che ha visto l’azionario e l’obbligazionario emergenti sottoperformare rispetto ai mercati sviluppati, ora potrebbero arrivare opportunità inaspettate di ‘riemergere’ più forti, sia grazie agli effetti indotti dalla pandemia che all’arrivo di un super-ciclo delle commodity, soprattutto quelle legate alla transizione energetica. L’insufficiente accumulo di risparmio in paesi come Brasile, Sudafrica e Messico, insieme ad altro debito pubblico e inflazione, hanno a lungo frenato la crescita, in una situazione inizialmente peggiorata dalla pandemia. Ma proprio questa ha indotto la crescita dei risparmi privati, anche più dei deficit pubblici, facendo migliorare l’equilibrio tra risparmi e investimenti.

RISPARMI E COMMODITY FORTI DRIVER


Kristjan Mee, Strategist, Research and Analytics, Schroders, rileva che alcuni di questi miglioramenti probabilmente si invertiranno una volta che le restrizioni saranno allentate, ma la crescita dei risparmi ha consentito di finanziare le nuove emissioni di titoli di Stato senza dover ricorrere a investitori stranieri, il che potrebbe aiutare a porre fine alla debolezza delle valute che ha pesato sugli asset emergenti nell’ultimo decennio. Il secondo fondamentale driver positivo per gli emergenti nel corso della pandemia è il prezzo delle commodity, registrato dall’indice Bloomberg Spot Commodity che è cresciuto del 72% da marzo 2020, e viaggia ora ai massimi dal 2011.

INIZIO DI UN NUOVO SUPER-CICLO


Secondo Mee, ci sono buoni motivi per credere che potrebbe essere l’inizio di un nuovo super-ciclo delle commodity, settore che ha visto investimenti limitati negli ultimi 10 anni perché i prezzi bassi hanno scoraggiato nuovi progetti. Inoltre, la domanda di commodity, soprattutto se legate alla transizione energetica globale, probabilmente aumenterà notevolmente nei prossimi 10 anni per il disallineamento tra offerta e domanda che dovrebbe spingere fino a raggiungere un punto di equilibrio. E i prezzi delle commodity sono cruciali per molti emergenti, soprattutto in America Latina.

SOSTEGNO DAGLI SCAMBI GLOBALI


Anche la ripresa degli scambi commerciali, che a livello globale hanno superato la tempesta della pandemia sorprendentemente bene, rappresenta secondo Mee un vento favorevole, dato che svariati Paesi emergenti dipendono fortemente dalle esportazioni. Gli ultimi dati mostrano che le esportazioni di Paesi come Messico o Sudafrica si sono riprese velocemente, anche se le economie locali restano ben al di sotto rispetto ai livelli pre-Covid.

FONDAMENTALI ORA PIÙ POSITIVI


In conclusione, l’esperto di Schroders sottolinea che i fondamentali degli emergenti sono forse più positivi di quanto si temesse a causa della pandemia, e sebbene le prospettive di crescita sul lungo periodo restino contenute a causa di anni di investimenti insufficienti, il miglioramento potrebbe almeno mettere un freno alla debolezza valutaria che ha pesato sugli asset emergenti. Ora resta da vedere se questi miglioramenti saranno sostenibili nel tempo. Per gli investitori comunque, i cambiamenti portati dalla pandemia potrebbero giustificare un nuovo modo di guardare ai mercati emergenti, perché alcuni dei venti contrari strutturali, se non scomparsi, si sono almeno attenuati.

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