borsa
GAM: perché la Borsa cinese ora è su livelli di valutazione ancora più interessanti
Secondo Carlo Benetti (GAM Italia SGR) in Cina si profila un secondo semestre più concentrato sulla conservazione della crescita evitando rischi di crisi finanziarie: un contesto favorevole all’azionario
2 Agosto 2021 20:00
L’attività economica in Cina nel secondo trimestre è cresciuta di +1,3% (+7,9% anno su anno), sotto le attese e di molto inferiore al +18,3% del primo trimestre. Ma le esportazioni e, dopo mesi di declino, il peso nel commercio internazionale hanno registrato numeri che fanno ipotizzare un surplus record della bilancia commerciale nel 2021.
“L’aumentare della produzione industriale e degli investimenti in capitale fisso ha incrementato anche la preoccupazione sulla qualità della crescita, alimentata dall’aumento del debito. Le autorità di governo e monetarie devono riuscire nel difficile equilibrio di avanzare e, al contempo, mettere un freno all’accelerazione del rapporto debito/PIL che nel 2020 ha superato il 300%” fa sapere Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR.
L’inflazione, dopo il picco di maggio (+9% su base annua) ha registrato un rallentamento all’8,8%, sufficiente tuttavia affinché la Banca del Popolo, con una mossa a sorpresa, tagliasse di cinquanta punti base il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche. “Il taglio – sottolinea Benetti - è il primo dal marzo 2020 e va nella direzione opposta alla politica restrittiva degli ultimi mesi”.
La decisione di abbassare le riserve ha liberato liquidità per circa 150 miliardi di dollari. Ne hanno beneficiato soprattutto le piccole e medie società alle prese con una ripartenza irregolare e, soprattutto, con la crescita dei costi di produzione. Il governo di Pechino, inoltre, ha chiesto una accelerazione nell’emissione di finanziamenti a sostegno delle energie rinnovabili mentre un ex membro della banca centrale ha accennato a un possibile taglio dei tassi ufficiali. Si profila, secondo Benetti, un secondo semestre più concentrato sulla conservazione della crescita evitando rischi di crisi finanziarie: una seconda parte dell’anno positiva che induce a considerare la volatilità come occasione per favorevoli momenti di ingresso su specifici settori e società.
“La Borsa cinese è rimasta indietro rispetto agli altri principali listini e oggi evidenzia livelli di valutazione ancora più interessanti. In particolare i titoli della tecnologia che vengono trattati a sconto sia rispetto ai loro valori storici, e sia nei confronti con i titoli di società del medesimo settore in tutti gli altri listini internazionali” riferisce il manager di GAM (Italia) SGR. Benetti ne approfitta per ricordare i quattro punti di forza del mercato azionario cinese nel lungo periodo : crescita “premium”, ovvero tassi di aumento della ricchezza ineguagliati in nessuna altra area o paese, resistenza ciclica, dimostrata nella reazione alla pandemia, valutazioni interessanti, miglioramento della sostenibilità e qualità della crescita.
“Nel breve termine, invece, le migliori opportunità d’investimento sono in tre aree” puntualizza Benetti. A cominciare dal fattore centrale della crescita economica di Pechino: la digitalizzazione. Coinvolge settori cruciali, dalla ricerca (5G) ai consumi (vendite online), dai semiconduttori al cloud computing. “La seconda è la transizione ambientale: il Piano Quinquennale del 2021 punta alla ‘carbon neutrality’ per il 2060 e sugli enormi investimenti necessari per portare le energie rinnovabili a principale fonte energetica del paese” riferisce il manager.
Da ultimo, non va trascurato il fatto che la percentuale di cinesi con più di 65 anni di età sul totale della popolazione, oggi sopra il 17%, è destinata a crescere anche perché gli effetti della legge che autorizza il terzo figlio, approvata poche settimane fa, richiederà decenni prima di sortire effetti. “Il trend di diminuzione della forza lavoro spinge le aziende a maggiori investimenti in automazione e il governo a sviluppare sistemi sanitari, assicurativi e di welfare per i molti milioni di futuri anziani” conclude il Market Specialist di GAM (Italia) SGR.
UN FRENO ALL’ACCELERAZIONE DEL RAPPORTO DEBITO/PIL
“L’aumentare della produzione industriale e degli investimenti in capitale fisso ha incrementato anche la preoccupazione sulla qualità della crescita, alimentata dall’aumento del debito. Le autorità di governo e monetarie devono riuscire nel difficile equilibrio di avanzare e, al contempo, mettere un freno all’accelerazione del rapporto debito/PIL che nel 2020 ha superato il 300%” fa sapere Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR.
INFLAZIONE ALL’8,8%
L’inflazione, dopo il picco di maggio (+9% su base annua) ha registrato un rallentamento all’8,8%, sufficiente tuttavia affinché la Banca del Popolo, con una mossa a sorpresa, tagliasse di cinquanta punti base il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche. “Il taglio – sottolinea Benetti - è il primo dal marzo 2020 e va nella direzione opposta alla politica restrittiva degli ultimi mesi”.
LIBERATA LIQUIDITÀ PER 150 MILIARDI DI DOLLARI
La decisione di abbassare le riserve ha liberato liquidità per circa 150 miliardi di dollari. Ne hanno beneficiato soprattutto le piccole e medie società alle prese con una ripartenza irregolare e, soprattutto, con la crescita dei costi di produzione. Il governo di Pechino, inoltre, ha chiesto una accelerazione nell’emissione di finanziamenti a sostegno delle energie rinnovabili mentre un ex membro della banca centrale ha accennato a un possibile taglio dei tassi ufficiali. Si profila, secondo Benetti, un secondo semestre più concentrato sulla conservazione della crescita evitando rischi di crisi finanziarie: una seconda parte dell’anno positiva che induce a considerare la volatilità come occasione per favorevoli momenti di ingresso su specifici settori e società.
I QUATTRO PUNTI DI FORZA DEL MERCATO AZIONARIO CINESE
“La Borsa cinese è rimasta indietro rispetto agli altri principali listini e oggi evidenzia livelli di valutazione ancora più interessanti. In particolare i titoli della tecnologia che vengono trattati a sconto sia rispetto ai loro valori storici, e sia nei confronti con i titoli di società del medesimo settore in tutti gli altri listini internazionali” riferisce il manager di GAM (Italia) SGR. Benetti ne approfitta per ricordare i quattro punti di forza del mercato azionario cinese nel lungo periodo : crescita “premium”, ovvero tassi di aumento della ricchezza ineguagliati in nessuna altra area o paese, resistenza ciclica, dimostrata nella reazione alla pandemia, valutazioni interessanti, miglioramento della sostenibilità e qualità della crescita.
NEL BREVE TERMINE OPPORTUNITÀ IN TRE AREE
“Nel breve termine, invece, le migliori opportunità d’investimento sono in tre aree” puntualizza Benetti. A cominciare dal fattore centrale della crescita economica di Pechino: la digitalizzazione. Coinvolge settori cruciali, dalla ricerca (5G) ai consumi (vendite online), dai semiconduttori al cloud computing. “La seconda è la transizione ambientale: il Piano Quinquennale del 2021 punta alla ‘carbon neutrality’ per il 2060 e sugli enormi investimenti necessari per portare le energie rinnovabili a principale fonte energetica del paese” riferisce il manager.
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE
Da ultimo, non va trascurato il fatto che la percentuale di cinesi con più di 65 anni di età sul totale della popolazione, oggi sopra il 17%, è destinata a crescere anche perché gli effetti della legge che autorizza il terzo figlio, approvata poche settimane fa, richiederà decenni prima di sortire effetti. “Il trend di diminuzione della forza lavoro spinge le aziende a maggiori investimenti in automazione e il governo a sviluppare sistemi sanitari, assicurativi e di welfare per i molti milioni di futuri anziani” conclude il Market Specialist di GAM (Italia) SGR.