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Bancomat e commissioni: perché diminuiscono gli sportelli Atm
I costi in aumento per la gestione dei contanti e delle filiali pesano sul numero di sportelli. E a pagare il prezzo più alto potrebbero essere gli utenti
6 Agosto 2021 11:29
In Italia le filiali bancarie sono sempre meno e, con esse, spariscono anche gli sportelli Bancomat in cui poter effettuare versamenti e (soprattutto) prelievi. Pressate dalla necessità di contenere i costi, le banche continuano a chiudere filiali per affidarsi ai servizi online. Ma per i clienti ciò significa doversi abituare a utilizzare meno i contanti, cosa che tra l'altro anche il governo spinge a fare attraverso iniziative come quella del cashback.
Secondo gli ultimi dati Bankitalia, nel 2020 sono stati chiusi 831 sportelli bancari, con una diminuzione del 3,9% rispetto al 2019. Attualmente in Italia c'è una banca ogni 2.522 abitanti e 2.802 comuni sono sprovvisti di uno sportello bancario. Una tendenza che accomuna il nostro paese al resto d'Europa, e le recenti scelte di Ing e Deutsche Bank vanno proprio nella direzione di ridurre il numero degli sportelli.
I costi sono alla base della chiusura degli sportelli bancari e, di conseguenza, della diminuzione dei Bancomat. Non a caso Bancomat spa ha proposto di rivedere le commissioni sui prelievi, attualmente fissate a 50 centesimi. Ma la gestione degli ATM è diventata più costosa, e per questo l'Antitrust sarà chiamata nei prossimi mesi a pronunciarsi sulla proposta di riforma, che prevede la possibilità di fissare in autonomia una commissione sui prelievi. In pratica, quando si prelevano contanti da un ATM diverso da quello della propria banca si dovrà pagare una commissione quasi a sorpresa.
Ad essere più penalizzati sarebbero soprattutto i correntisti delle banche online, quelle che per scelta strategica non hanno sportelli fisici e ATM. Questi correntisti effettuano i prelievi dai Bancomat di altri istituti bancari e spesso la commissione fissa - per ora di 50 centesimi - viene assorbita dall'istituto che emette la carta. L'Antitrust, lo scorso dicembre, ha avviato un'istruttoria che ancora non è stata chiusa.
Diverse associazioni di consumatori hanno sollevato dubbi sulla riforma, sostenendo che andrebbe a penalizzare eccessivamente gli utenti, in particolare i correntisti di banche piccole e poco diffuse sul territorio. "Le nuove regole proposte da Bancomat Spa - fa sapere Altroconsumo - rischiano di diminuire la concorrenzialità e la possibilità di confrontare i vari prodotti presenti sul mercato, non solo sul prelievo di denaro contante ma in generale anche sul rapporto di conto corrente".
SPORTELLI IN CALO
Secondo gli ultimi dati Bankitalia, nel 2020 sono stati chiusi 831 sportelli bancari, con una diminuzione del 3,9% rispetto al 2019. Attualmente in Italia c'è una banca ogni 2.522 abitanti e 2.802 comuni sono sprovvisti di uno sportello bancario. Una tendenza che accomuna il nostro paese al resto d'Europa, e le recenti scelte di Ing e Deutsche Bank vanno proprio nella direzione di ridurre il numero degli sportelli.
COMMISSIONI IN AUMENTO
I costi sono alla base della chiusura degli sportelli bancari e, di conseguenza, della diminuzione dei Bancomat. Non a caso Bancomat spa ha proposto di rivedere le commissioni sui prelievi, attualmente fissate a 50 centesimi. Ma la gestione degli ATM è diventata più costosa, e per questo l'Antitrust sarà chiamata nei prossimi mesi a pronunciarsi sulla proposta di riforma, che prevede la possibilità di fissare in autonomia una commissione sui prelievi. In pratica, quando si prelevano contanti da un ATM diverso da quello della propria banca si dovrà pagare una commissione quasi a sorpresa.
CORRENTISTI ONLINE
Ad essere più penalizzati sarebbero soprattutto i correntisti delle banche online, quelle che per scelta strategica non hanno sportelli fisici e ATM. Questi correntisti effettuano i prelievi dai Bancomat di altri istituti bancari e spesso la commissione fissa - per ora di 50 centesimi - viene assorbita dall'istituto che emette la carta. L'Antitrust, lo scorso dicembre, ha avviato un'istruttoria che ancora non è stata chiusa.
I DUBBI DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
Diverse associazioni di consumatori hanno sollevato dubbi sulla riforma, sostenendo che andrebbe a penalizzare eccessivamente gli utenti, in particolare i correntisti di banche piccole e poco diffuse sul territorio. "Le nuove regole proposte da Bancomat Spa - fa sapere Altroconsumo - rischiano di diminuire la concorrenzialità e la possibilità di confrontare i vari prodotti presenti sul mercato, non solo sul prelievo di denaro contante ma in generale anche sul rapporto di conto corrente".
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