ESG

Candriam: gli investimenti sostenibili prendono quota anche nei mercati emergenti

Gli investitori sono sempre più orientati a porre le considerazioni ESG al centro delle loro decisioni di investimento. Paulo Salazar (Candriam) fa il punto sull’investimento sostenibile nei mercati emergenti

10 Agosto 2021 07:50

financialounge -  ESG finanza sostenibile mercati emergenti Morning News Paulo Salazar
L’attenzione alle tematiche riguardanti l’investimento sostenibile ha registrato un forte impulso negli ultimi 10 anni. La pandemia ne ha accelerato il corso, sollevando ulteriori preoccupazioni non soltanto sul versante ambientale e sanitario ma anche su quello sociale.

INCREMENTARE IL VALORE A LUNGO TERMINE


“In Candriam siamo dell’opinione che la sostenibilità generi buone performance di investimento. Riteniamo che valutare i criteri ESG agevoli gli investitori nell'individuare gli indicatori non finanziari che possono incrementare il valore a lungo termine, e aiuta ad evitare incidenti”, fa sapere Paulo Salazar, Co-Head of Emerging Markets Equities di Candriam. Un approccio che riguarda anche i paesi in via di sviluppo.

MANCANZA DI TRASPARENZA E DI DATI


“Il problema dell’investimento sostenibile nei mercati emergenti è la mancanza di trasparenza e di dati, aggravata dalle barriere linguistiche e da accessi limitati” sottolinea Salazar. Le spiegazioni di questi ‘ritardi’ rispetto ai mercati sviluppati sono da ricercare non soltanto nelle differenze culturali e nella loro storia, ma anche nella relativa immaturità dei mercati finanziari dei paesi in via di sviluppo. Inoltre, aggiunge il manager, le sfide ESG a cui sono chiamate a rispondere le società dei mercati emergenti sono fondamentalmente diverse nell’ambito della governance aziendale.

IL LIVELLO GENERALE DEGLI STANDARD DI GOVERNANCE


“Non possiamo limitarci a controllare il livello generale degli standard di governance – puntualizza Salazar - è indispensabile approfondire anche le strutture delle proprietà, alla luce del fatto che il controllo di molte compagnie dei mercati emergenti fa capo a pochi azionisti”. In Europa e negli Usa le normative impongono un maggior numero di requisiti finanziari in generale, e requisiti sempre più rigorosi in tema di trasparenza dei dati Esg. “Si tratta di un percorso avviato anche nei mercati emergenti anche se risulta ancora in ritardo. Tuttavia, siamo fiduciosi del fatto che entro pochi anni sarà possibile vedere gli stessi livelli di standard per quanto attiene al fattore trasparenza”, riferisce il manager.

ANALISI ESG NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO DI CANDRIAM DAL 1996


Sebbene Candriam incorpori l’analisi ESG nel processo di investimento sin dal 1996, non è al momento possibile applicare alle imprese dei mercati emergenti gli stessi metodi impiegati per le società dei mercati sviluppati: i loro dati e le loro informazioni sono infatti ancora insufficienti. “In quest’ottica, nel 2008 abbiamo sviluppato una metodologia ESG specifica per le società dei mercati emergenti. Articolata in tre fasi, prevede un controllo delle attività controverse come armamenti, carbone, tabacco e attività in Paesi caratterizzati da regimi oppressivi, uno screening della governance, valutando i diritti degli azionisti e l’indipendenza del CdA, e un’analisi basata su standard accettati su scala internazionale”, spiega Salazar.

OTTIMIZZARE IL PROFILO DI RISCHIO/RENDIMENTO DEL PORTAFOGLIO


E’ incoraggiante constatare come continui ad allungarsi l’elenco delle aziende dei mercati emergenti disposte a dialogare con i loro investitori e quelle la cui governance sia sempre più aperta a incorporare le strategie di business ambientali e sociali nei loro piani di crescita. “Privilegiamo gli emittenti che risultano meglio posizionati per gestire sfide e opportunità ESG. Questo ci permette, tramite il nostro approccio all’investimento responsabile, di ottimizzare il profilo di rischio/ rendimento del portafoglio, di offrire un contributo positivo alle sfide ambientali e sociali su scala globale e di beneficiare delle tendenze macro che interessano tutti gli investitori”, conclude il Co-Head of Emerging Markets Equities di Candriam.

Trending