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Le cinque lezioni d'investimento di Capital Group nell'era della pandemia

Crisi di mercato, lezioni del passato, punto di ingresso negli acquisti, dividendi e andamento del rame forniscono, in base all’esperienza trentennale di Steven Watson (Capital Group), preziose lezioni d’investimento

20 Agosto 2021 07:50

financialounge -  Capital Group investimenti Morning News pandemia steven watson
Un investitore con un ragionevole grado di obiettività può trarre vantaggio se vende nella fase di entusiasmo eccessivo del mercato e se compra durante il pessimismo estremo. È l’approccio sperimentato con successo da Steven Watson, Equity Portfolio Manager di Capital Group negli ultimi 30 anni, sebbene spesso comporti anche delle tensioni e tenda a funzionare meglio soprattutto durante le prime fasi di ripresa del mercato, quando il pessimismo cede il passo all’ottimismo.

LE CRISI DI MERCATO SONO INEVITABILI


La pandemia ha insegnato o re-insegnato cinque lezioni d’investimento che oggi il manager implementa nei suoi portafogli. “Per prima cosa occorre avere presente che le crisi di mercato sono inevitabili. Ne ho contate 21, tra cui il crollo dell’Unione Sovietica, lo scoppio della bolla tecnologica, la crisi finanziaria globale e ora il COVID-19: una ogni 18 mesi circa. Se la storia insegna qualcosa allora possiamo credere che riusciremo a superare il momento e ne usciremo più forti. Ed è effettivamente quello che sta succedendo” riferisce Watson.

INTERPRETARE CORRETTAMENTE LA STORIA DEL PASSATO


La seconda lezione è interpretare la storia consapevoli che non si ripete necessariamente nel modo che ci si aspetta. “Per esempio, ho vissuto a Hong Kong durante l'epidemia di SARS nel 2003. Ho provato a fare confronti con il COVID ma la SARS, per quanto terribilmente spaventosa, è stato un evento, in termini relativi, abbastanza contenuto. Trarre conclusioni sul COVID dall'esperienza della SARS si è rivelato un errore e molti investitori si sono trovati impreparati di fronte alla portata e alla durata di questa pandemia” spiega l’Equity Portfolio Manager di Capital Group.

ACQUISTARE I TITOLI AL GIUSTO PUNTO D’INGRESSO


Watson, passando alla terza lezione, parla del confronto tra growth e value. “L’aspetto importante è acquistare i titoli al giusto punto d'ingresso. Per esempio durante i giorni peggiori del 2020, grazie ad una selezione abbastanza limitata di titoli orientati alla crescita, in particolare nel settore dei semiconduttori, in alcune società Internet di vendita al dettaglio e di e-commerce, sono riuscito a fronteggiare gli scossoni del mercato” sottolinea il manager.

UN PO’ DI SPAZIO A ENERGIA, FINANZA E VIAGGI


Molti dei suoi investimenti legati alla tecnologia sono posizioni a lungo termine inserite in portafoglio prima che il mercato ne riconoscesse il potenziale, acquistate quando sono in calo e in difficoltà: a mano a mano che il loro valore saliva durante la pandemia, ne ha gradualmente ridotto l’esposizione per fare spazio ad aree meno amate del mercato, tra cui energia, finanza e viaggi.

IL RUOLO IMPORTANTE DEI DIVIDENDI


La quarta lezione riguarda il ruolo importante svolto dai dividendi. E’ vero, ammette il manager, che il valore delle cedole azionarie come meccanismo di trasferimento di ricchezza dall'azienda agli investitori si è indebolito nel corso dell'ultimo decennio ma resta comunque un elemento che rafforza la resilienza del portafoglio. “Continuo infatti a detenere un certo numero di titoli con alti dividendi o con dividendi in crescita nei miei portafogli” puntualizza infatti Watson.

L’ANDAMENTO DEL RAME


Infine, la quinta lezione: l’andamento del rame. “Consente con buona approssimazione di prevedere il percorso dell’economia globale. Il suo prezzo, dopo aver toccato un minimo alla fine di marzo, ha recuperato e ora rivela che l'economia è in forte ripresa e probabilmente continuerà a esserlo. Potrebbe segnalare crescenti pressioni inflazionistiche ma, per il momento, ritengo i prezzi al consumo o l'aumento dei tassi d'interesse non possano costituire una minaccia per i mercati azionari globali. Infine, noto che i mercati emergenti esprimano valutazioni molto più attraenti rispetto agli Stati Uniti, e i miei portafogli tendono a riflettere questa convinzione” conclude l’Equity Portfolio Manager di Capital Group.

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