Aberdeen Standard Investments
Gli effetti finanziari del cambiamento climatico nell’asset allocation strategica
Craig Mackenzie, Head of Strategic Asset Allocation di Aberdeen Standard Investments, approfondisce gli scenari climatici delineando le prospettive di lungo termine per chi investe
23 Agosto 2021 19:00
Nella costruzione di portafogli resilienti di lungo termine, Aberdeen Standard Investments utilizza un quadro strutturato definito asset allocation strategica (Strategic Asset Allocation o SAA). “Per lo sviluppo della SAA – spiega Craig Mackenzie, Head of Strategic Asset Allocation di Aberdeen Standard Investments - analizziamo le aspettative sull'andamento di un'ampia gamma di asset class in determinati intervalli temporali. Il passo successivo per soddisfare gli obiettivi di lungo termine degli investitori consiste nel decidere la combinazione più opportuna di tali asset class nei portafogli. Inoltre, riteniamo estremamente importante considerare gli effetti del cambiamento climatico e il relativo impatto sulla performance del portafoglio”.
Gli scenari di base di Aberdeen Standard Investments segnalano che è in corso un’importante transizione energetica. Alla luce delle sempre più stringenti normative governative e del continuo sviluppo di tecnologie a bassa emissione di carbonio si prevede che si tratti di un trend duraturo. Un cambiamento significativo strutturale sarà quasi inevitabile ed eserciterà rilevanti ripercussioni su molti settori di business.
“Per esempio, mentre le aziende attive nella transizione verso le rinnovabili potrebbero registrare tassi di crescita degli utili piuttosto sostenuti, è probabile che le compagnie petrolifere e del gas vadano incontro in futuro a tassi di crescita dei profitti bassi o negativi, alla luce delle stime in diminuzione nel tempo della domanda di carbone e energia fossile” sottolinea Mackenzie.
I 15 scenari climatici proposti da Aberdeen Standard Investments presentano una gamma di potenziali tassi di crescita dei rendimenti e delle valutazioni, applicabili sia alle singole aziende che agli indici di mercato. “Da notare che, se a livello di indici azionari aggregati come l'MSCI World, l'impatto dello scenario climatico medio risulta piuttosto limitato, affiorano significative differenze a livello di settori e al loro interno, dal momento che i vincitori tendono a compensare i perdenti” specifica Mackenzie.
Un altro aspetto importante è il fattore tempo. Per esempio, all’interno del settore energia, le aziende del segmento combustibili fossili sono destinate a risultare perdenti a vantaggio di quelle attive nelle energie rinnovabili e nei veicoli elettrici. Tuttavia, l'impatto maggiore della transizione climatica sul rischio creditizio si registrerà a partire dal 2030, quando dovrebbe calare la domanda di petrolio.
“Ne deriva che, mentre le obbligazioni rimborsabili a 10 anni subiscono poco l'impatto di questo tipo di rischio, una minoranza di obbligazioni a lunghissima scadenza, come i titoli a 20 anni delle società petrolifere, potrebbero accusare ripercussioni significative” puntualizza il manager.
Dal punto di vista della SAA, se è vero che gli scenari climatici modificano solo in piccola misura le previsioni di Aberdeen Standard Investments per quanto riguarda gli indici azionari e obbligazionari, le considerazioni, come accennato sopra, cambiano di molto tra i settori e al loro interno. In concreto, a livello settoriale gli impatti sulle valutazioni risultano in alcuni casi (come per esempio nelle utility e nell’oil&gas) superiori al 10% e superano di gran lunga il 50% per alcune specifiche aziende: si tratta di differenza importanti tali da giustificare una modifica sostanzialmente delle previsioni di SAA e, conseguentemente, le decisioni di asset allocation.
“Questo consente agli investitori con un lungo orizzonte temporale di modificare le allocazioni di portafoglio, focalizzando la loro strategia sui temi e sui settori di investimento meglio posizionati per mitigare il rischio climatico e sfruttare le relative nuove opportunità” conclude l’Head of Strategic Asset Allocation di Aberdeen Standard Investments.
GLI SCENARI DI BASE DI ABERDEEN STANDARD INVESTMENTS
Gli scenari di base di Aberdeen Standard Investments segnalano che è in corso un’importante transizione energetica. Alla luce delle sempre più stringenti normative governative e del continuo sviluppo di tecnologie a bassa emissione di carbonio si prevede che si tratti di un trend duraturo. Un cambiamento significativo strutturale sarà quasi inevitabile ed eserciterà rilevanti ripercussioni su molti settori di business.
TASSI DI CRESCITA DEGLI UTILI
“Per esempio, mentre le aziende attive nella transizione verso le rinnovabili potrebbero registrare tassi di crescita degli utili piuttosto sostenuti, è probabile che le compagnie petrolifere e del gas vadano incontro in futuro a tassi di crescita dei profitti bassi o negativi, alla luce delle stime in diminuzione nel tempo della domanda di carbone e energia fossile” sottolinea Mackenzie.
IMPORTANTI DIFFERENZE A LIVELLO DI SETTORI
I 15 scenari climatici proposti da Aberdeen Standard Investments presentano una gamma di potenziali tassi di crescita dei rendimenti e delle valutazioni, applicabili sia alle singole aziende che agli indici di mercato. “Da notare che, se a livello di indici azionari aggregati come l'MSCI World, l'impatto dello scenario climatico medio risulta piuttosto limitato, affiorano significative differenze a livello di settori e al loro interno, dal momento che i vincitori tendono a compensare i perdenti” specifica Mackenzie.
IL FATTORE TEMPO
Un altro aspetto importante è il fattore tempo. Per esempio, all’interno del settore energia, le aziende del segmento combustibili fossili sono destinate a risultare perdenti a vantaggio di quelle attive nelle energie rinnovabili e nei veicoli elettrici. Tuttavia, l'impatto maggiore della transizione climatica sul rischio creditizio si registrerà a partire dal 2030, quando dovrebbe calare la domanda di petrolio.
I TITOLI A 20 ANNI A RISCHIO DI SIGNIFICATIVE RIPERCUSSIONI
“Ne deriva che, mentre le obbligazioni rimborsabili a 10 anni subiscono poco l'impatto di questo tipo di rischio, una minoranza di obbligazioni a lunghissima scadenza, come i titoli a 20 anni delle società petrolifere, potrebbero accusare ripercussioni significative” puntualizza il manager.
UNA MODIFICA SOSTANZIALE DELLE PREVISIONI DI ASSET ALLOCATION
Dal punto di vista della SAA, se è vero che gli scenari climatici modificano solo in piccola misura le previsioni di Aberdeen Standard Investments per quanto riguarda gli indici azionari e obbligazionari, le considerazioni, come accennato sopra, cambiano di molto tra i settori e al loro interno. In concreto, a livello settoriale gli impatti sulle valutazioni risultano in alcuni casi (come per esempio nelle utility e nell’oil&gas) superiori al 10% e superano di gran lunga il 50% per alcune specifiche aziende: si tratta di differenza importanti tali da giustificare una modifica sostanzialmente delle previsioni di SAA e, conseguentemente, le decisioni di asset allocation.
SFRUTTARE LE NUOVE OPPORTUNITÀ
“Questo consente agli investitori con un lungo orizzonte temporale di modificare le allocazioni di portafoglio, focalizzando la loro strategia sui temi e sui settori di investimento meglio posizionati per mitigare il rischio climatico e sfruttare le relative nuove opportunità” conclude l’Head of Strategic Asset Allocation di Aberdeen Standard Investments.