Amundi Asset Management
Amundi: puntare sulla qualità nel real estate europeo
Un Blue Paper della grande casa guida gli investitori alla ricerca di rendimento, diversificazione e protezione dal rischio nell’immobiliare europeo, con una particolare attenzione al real estate a vocazione commerciale
27 Agosto 2021 08:00
L’economia europea sta riemergendo dalla più acuta recessione dai tempi della Grande Depressione. Ora le vaccinazioni vanno avanti rapidamente in tutto il continente, le misure restrittive e le limitazioni ai viaggi e ai movimenti stanno rientrando, consentendo alla crescita di guadagnare terreno. Insieme alla ripartenza, anche il settore immobiliare europeo dovrebbe unirsi al rimbalzo dopo un anno difficile, anche se il passo della ripartenza non è omogeneo né sincronizzato tra i diversi settori e sotto-settori
Al di là delle considerazioni cicliche, un Blue Paper di Amundi Asset Management, firmato da Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer, e Vincent Mortier, Deputy Group Chief Investment Officer della casa d’investimento, sottolinea che il real estate commerciale europeo può giocare un ruolo chiave nei portafogli degli investitori per diverse ragioni. I due esperti di Amundi AM citano in primo luogo la politica monetaria, destinata a restare molto accomodante molto a lungo, soprattutto appunto in Europa. Mentre la Fed americana infatti comincia a parlare di tapering, la Bce ha confermato anche a giugno la sua politica molto accomodante.
Gli acquisti della banca centrale guidata da Christine Lagarde tengono estremamente bassi i rendimenti dei titoli di Stato, spingendo gli investitori a guardare oltre le forme tradizionali di reddito. Il real estate offre prospettive di rendimento appealing, con il gap tra il ritorno da asset di primaria qualità e quello da reddito fisso tradizionale ben sopra la media a lungo termine. In secondo luogo, gli esperti di Amundi AM citano i crescenti timori di inflazione, che nell’Eurozona viaggia attualmente al 2,2% e potrebbe accelerare ancora nella parte restante dell’anno.
Mentre l’inflazione accelera sia nell’area sviluppata che emergente, il real estate offre agli investitori che destinano immobili commerciali al mercato dell’affitto l’opportunità di proteggersi scaricando l’aumento dei prezzi e dei costi sui canoni, che sono normalmente indicizzati per contratto, oltre a rappresentare un’importante possibilità di diversificazione. Gli esperti di Amundi AM sottolineando che l’inclusione del real estate in un portafoglio europeo diversificato può incrementare il ritorno totale atteso, migliorando al contempo il profilo di rischio.
La raccomandazione agli investitori è mantenere un elevato livello di scrutinio e selezione degli asset, soprattutto nel mondo post-Covid-19, che ha lasciato in eredità un mercato immobiliare europeo estremamente frammentato, proprio per la diversa intensità con cui la pandemia ha colpito i diversi paesi e segmenti dell’economia. Le compravendite restano depresse e i valori sia delle proprietà che degli affitti oscillano ampiamente. Per questo è fondamentale selezionare gli asset più resilienti, focalizzandosi su quelli con le migliori opportunità di rimbalzo e meglio posizionati rispetto ai trend strutturali di crescita.
A conclusione della loro analisi, gli esperti di Amundi AM ricordano che le strategie di investimento ESG stanno diventando sempre più diffuse, e sono centrali soprattutto per il settore del real estate, proprio per il suo impatto sulle tematiche sociali e ambientali. L’immobiliare è tra i settori che producono più emissioni, e per questo giocherà un ruolo chiave nella transizione verde. Non mancano inoltre forti legami con i temi della sostenibilità sociale. Per questo i tre pilastri delle strategie ESG vanno ben integrati nelle scelte di portafoglio orientate al real estate.
UN RUOLO CHIAVE NEI PORTAFOGLI POST-COVID
Al di là delle considerazioni cicliche, un Blue Paper di Amundi Asset Management, firmato da Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer, e Vincent Mortier, Deputy Group Chief Investment Officer della casa d’investimento, sottolinea che il real estate commerciale europeo può giocare un ruolo chiave nei portafogli degli investitori per diverse ragioni. I due esperti di Amundi AM citano in primo luogo la politica monetaria, destinata a restare molto accomodante molto a lungo, soprattutto appunto in Europa. Mentre la Fed americana infatti comincia a parlare di tapering, la Bce ha confermato anche a giugno la sua politica molto accomodante.
LE SPINTE DI POLITICA MONETARIE E INFLAZIONE
Gli acquisti della banca centrale guidata da Christine Lagarde tengono estremamente bassi i rendimenti dei titoli di Stato, spingendo gli investitori a guardare oltre le forme tradizionali di reddito. Il real estate offre prospettive di rendimento appealing, con il gap tra il ritorno da asset di primaria qualità e quello da reddito fisso tradizionale ben sopra la media a lungo termine. In secondo luogo, gli esperti di Amundi AM citano i crescenti timori di inflazione, che nell’Eurozona viaggia attualmente al 2,2% e potrebbe accelerare ancora nella parte restante dell’anno.
POSSIBILITA’ DI PROTEGGERSI DALL’AUMENTO DEI COSTI
Mentre l’inflazione accelera sia nell’area sviluppata che emergente, il real estate offre agli investitori che destinano immobili commerciali al mercato dell’affitto l’opportunità di proteggersi scaricando l’aumento dei prezzi e dei costi sui canoni, che sono normalmente indicizzati per contratto, oltre a rappresentare un’importante possibilità di diversificazione. Gli esperti di Amundi AM sottolineando che l’inclusione del real estate in un portafoglio europeo diversificato può incrementare il ritorno totale atteso, migliorando al contempo il profilo di rischio.
MANTENERE UN LIVELLO ELEVATO DI SELEZIONE
La raccomandazione agli investitori è mantenere un elevato livello di scrutinio e selezione degli asset, soprattutto nel mondo post-Covid-19, che ha lasciato in eredità un mercato immobiliare europeo estremamente frammentato, proprio per la diversa intensità con cui la pandemia ha colpito i diversi paesi e segmenti dell’economia. Le compravendite restano depresse e i valori sia delle proprietà che degli affitti oscillano ampiamente. Per questo è fondamentale selezionare gli asset più resilienti, focalizzandosi su quelli con le migliori opportunità di rimbalzo e meglio posizionati rispetto ai trend strutturali di crescita.
SENZA TRASCURARE I FATTORI ESG SEMPRE PIÙ CENTRALI
A conclusione della loro analisi, gli esperti di Amundi AM ricordano che le strategie di investimento ESG stanno diventando sempre più diffuse, e sono centrali soprattutto per il settore del real estate, proprio per il suo impatto sulle tematiche sociali e ambientali. L’immobiliare è tra i settori che producono più emissioni, e per questo giocherà un ruolo chiave nella transizione verde. Non mancano inoltre forti legami con i temi della sostenibilità sociale. Per questo i tre pilastri delle strategie ESG vanno ben integrati nelle scelte di portafoglio orientate al real estate.