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Aberdeen Standard Investments: "L’ambiguità della Fed ha un prezzo per gli investitori"

Il ruolo della Fed rende le sue decisioni cruciali per i mercati finanziari: Jeremy Lawson, Chief Economist di Aberdeen Standard Investments, illustra l'importanza della chiarezza e il costo dell'ambiguità

30 Agosto 2021 12:38

financialounge -  FED Jackson Hole Jeremy Lawson Jerome Powell tapering
Rispetto al passato la trasparenza delle banche centrali ha registrato un sensibile miglioramento. Tuttavia, come tiene a precisare Jeremy Lawson, Chief Economist di Aberdeen Standard Investments, trasparenza non significa chiarezza: l’ennesima prova in questo senso l’ha fornita il discorso di Jerome Powell a Jackson Hole la scorsa settimana.

IL TEMPO DEL TAPERING


“L’elenco dei funzionari della Fed che hanno dichiarato che il tempo del tapering, cioè la decisione per ridurre il programma di Qe, si stia avvicinando, si è allungato nelle ultime settimane. Tuttavia Powell ha continuato a tenere aperte le sue opzioni sulla precisa tempistica. Il numero uno della Fed ha riconosciuto che “ci sono stati sostanziali progressi per quanto riguarda l’inflazione”, ma ha preferito restare vago in merito all'occupazione. Questa ambiguità determina l’incertezza su fatto che il tapering possa iniziare quest'anno oppure no” spiega Lawson.

DISOCCUPAZIONE E INFLAZIONE


D’altra parte, fa notare il manager, le indicazioni della Fed continuano ad essere piuttosto vaghe. Per esempio, nell’ambito della disoccupazione a breve e a lungo termine, vengono tracciate le proiezioni senza tuttavia definire il livello di massima occupazione, senza il quale nessuno sa quando la Fed lo riterrà raggiunto per agire. Per quanto riguarda invece i prezzi al consumo, dallo scorso anno la banca centrale USA è passata ad un obiettivo di inflazione media.

COSA SI INTENDE CON IL TERMINE TRANSITORIO


Peccato che non sia stata definita né la durata del periodo in cui viene calcolata la media e nemmeno di quanto sarà permesso superare l'obiettivo del 2%. Ma c’è di più. Anche l’analisi della Fed sulle ragioni dell’aumento dei prezzi al consumo di quest'anno sono dubbie. Si afferma che si tratti di distorsioni transitorie create dalla pandemia e dalla riapertura dell'economia, senza però definire esattamente cosa si intenda con il termine transitorio. Inoltre non si fa riferimento a come e quanto tali pressioni (transitorie) possano influire sui salari e sui prezzi al consumo rispetto a quelle persistenti.

LA FED HA LE SUE BUONE RAGIONI PER VOLERE UN PO’ DI AMBIGUITÀ


“La Fed ha le sue buone ragioni per volere un pò di ambiguità. Nel caso in cui tutto fosse molto chiaro gli investitori tenderebbero a giungere a conclusioni senza incertezze e a muoversi in modo sempre più concentrato nella medesima direzione: i mercati diventerebbero più volatili nel momento in cui la Fed dovesse cambiare rotta” argomenta il Chief Economist di Aberdeen Standard Investments. Inoltre, se la Fed fosse molto chiara nei suoi annunci non farebbe altro che amplificare ulteriormente la maniacale attenzione degli investitori su ogni sua parola o precisazione. Senza trascurare il fatto che un certo grado di vaghezza è giustificato dal fatto che le decisioni della Fed sono condizionate da un futuro incerto.

I CEO DELLE AZIENDE PRIVATE


“Lo sono anche quelle dei CEO delle aziende private che, nel comunicare i propri risultati e le previsioni, non possono prevedere con precisione tutte le variabili che influenzano i guadagni futuri. Tuttavia non possono permettersi si lasciare agli investitori l’onere delle strategie aziendali e devono presentare un programma di sviluppo coerente se desiderano che le loro future mosse siano valutate in modo appropriato dal mercato” specifica Lawson.

L’IMPORTANZA DELLA CHIAREZZA E IL COSTO DELL’AMBIGUITÀ


Resta il fatto che la poca chiarezza della Fed sui suoi obiettivi (inflazione e occupazione) e su come si comporterà in diverse circostanze, aggiunge incertezza all’incertezza. “Il ruolo della Fed rende le sue decisioni cruciali per i mercati finanziari dal momento che influenzano il primo asset privo di rischio al mondo e, a cascata, la valutazione di ogni altro asset a livello mondiale. L'importanza della chiarezza e il costo dell'ambiguità risulta pertanto maggiore rispetto a qualsiasi altra area del sistema finanziario” conclude il Chief Economist di Aberdeen Standard Investments.

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