AllianceBernstein
Valutazioni attraenti nell’azionario euro, in Cina e nel real estate europeo
Mentre cominciano ad emergere importanti differenze a livello di settori, il real estate Europa permette di proteggersi dall’aumento dei costi. Opportunità selettive in Cina, Corea, India e Russia
30 Agosto 2021 10:15
IMPORTANTI DIFFERENZE A LIVELLO DI SETTORI
Un cambiamento significativo strutturale sarà quasi inevitabile ed eserciterà rilevanti ripercussioni su molti settori di business. “Per esempio, mentre le aziende attive nella transizione verso le rinnovabili potrebbero registrare tassi di crescita degli utili piuttosto sostenuti, è probabile che le compagnie petrolifere e del gas vadano incontro in futuro a tassi di crescita dei profitti bassi o negativi, alla luce delle stime in diminuzione nel tempo della domanda di carbone e energia fossile” sottolinea nell’articolo “Gli effetti finanziari del cambiamento climatico nell’asset allocation strategica” Craig Mackenzie, Head of Strategic Asset Allocation di Aberdeen Standard Investments. I 15 scenari climatici proposti dalla casa d’investimento presentano una gamma di potenziali tassi di crescita dei rendimenti e delle valutazioni, applicabili sia alle singole aziende che agli indici di mercato. “Da notare che, se a livello di indici azionari aggregati come l’MSCI World, l’impatto dello scenario climatico medio risulta piuttosto limitato, affiorano significative differenze a livello di settori e al loro interno, dal momento che i vincitori tendono a compensare i perdenti” specifica Mackenzie.
REAL ESTATE EUROPA PER PROTEGGERSI DALL’AUMENTO DEI COSTI
Un Blue Paper di Amundi Asset Management, firmato da Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer, e Vincent Mortier, Deputy Group Chief Investment Officer della casa d’investimento rivela che l’inflazione accelera sia nell’area sviluppata che emergente. Per contro, il real estate offre agli investitori che destinano immobili commerciali al mercato dell’affitto l’opportunità di proteggersi scaricando l’aumento dei prezzi e dei costi sui canoni, che sono normalmente indicizzati per contratto, oltre a rappresentare un’importante possibilità di diversificazione. Nell’articolo “Amundi: puntare sulla qualità nel real estate europeo” si sottolinea che l’inclusione del real estate in un portafoglio europeo diversificato può incrementare il ritorno totale atteso, migliorando al contempo il profilo di rischio.
PRIVILEGIARE LE AZIONI DELL’EUROZONA
Come si legge nell’articolo “Pictet aumenta l’esposizione sulle azioni europee e sottopesa quelle americane” Pictet Asset Management continua a privilegiare gli attivi che beneficiano del rafforzamento economico, come le azioni dell’Eurozona, dove l’attività sta crescendo in modo significativo dopo la brusca decelerazione degli ultimi due trimestri. Secondo il Pictet AM è più probabile che sarà la crescita europea a superare le previsioni e non quella degli Stati Uniti, dove si inizia a vedere segni di rallentamento. Anche la crescita della Cina ha chiaramente raggiunto il picco, anche se la casa ginevrina prevede ancora un PIL di tutto rispetto quest’anno al 10%, sopra l’8,5% del consensus. Negli Stati Uniti inoltre la Fed si avvicina alle prime fasi di un ciclo restrittivo, ma sarà un percorso relativamente lento, mantenendo la politica monetaria più espansiva tra le principali economie.
AZIONI CINA: UN MERCATO CHE RESTA INTERESSANTE
Il declino degli ADR cinesi rappresenta un fatto positivo per le azioni di Classe A di Pechino, tanto quanto le rivoluzionarie riforme attualmente in corso nel Paese. Lo sostiene Ning Meng, China A-Share Strategy Leader, e Alan Yip, Managing Director Neuberger Berman nell’articolo “Neuberger Berman: in Cina meglio l’investimento in azioni di Classe A” secondo cui la Cina resta un mercato interessante che, alla luce dei recenti sviluppi, presenta l’opportunità di un approccio diretto ‘mai così valido’ tramite azioni cinesi di Classe H e, soprattutto, di Classe A. Neuberger Berman ricorda che gli investitori in ADR hanno iniziato a preoccuparsi quando Pechino ha avanzato proposte restrittive sulla quotazione su borse estere, e per migliorare anche l’applicazione extraterritoriale delle leggi sul mercato dei capitali, il che rappresenta una minaccia per gli ADR. Ma osserva anche che questa politica si sposa perfettamente con le disposizioni statunitensi promulgate sotto la presidenza Trump nell’Holding Foreign Companies Accountable Act.
OPPORTUNITÀ IN CINA, COREA, INDIA E RUSSIA
Le opportunità non ci sono solo in Cina, ma anche in India, Corea del Sud o Russia. Laurent Saltiel, Chief Investment Officer, e Sergey Davalchenko, Portfolio Manager —Emerging Markets Growth di AllianceBernstein nell’articolo “AllianceBernstein: forte potenziale inespresso nell’azionario emergente” citano la polacca Allegro, portale di shopping online con una quota di mercato locale del 33%, che la colloca davanti a concorrenti come Amazon, mentre sottolinea che l’India e uno dei mercati in più rapida crescita per la tecnologia finanziaria, come nel caso di HDFC Bank. Altro esempio di crescita potenziale è il mercato del lavoro russo, alle prese con un problema di capitale umano, dove l’azienda HeadHunter aiuta i datori di lavoro a risolvere il dilemma demografico ed è leader in un mercato che offre ampi margini di crescita futura.
DIVIDENDI, PERCHÉ DIFFIDARE DELLE CEDOLE TROPPO ALTE
Le aziende che pagano dividendi molto alti potrebbero non essere in grado di sostenerli nel tempo, mentre l’alto rendimento può indicare che una società “si sta sciogliendo al sole”, con un business in declino nel quale non sta reinvestendo. Invece, secondo Joyce Gordon, Equity portfolio manager di Capital Group, è bene guardare a aziende che possano dimostrare la capacità e l’impegno di aumentare i dividendi nel tempo, con una crescita dei dividendi che corrisponda alla crescita degli utili sottostanti. Sono società che hanno storicamente la tendenza a generare rendimenti maggiori rispetto ad altre strategie di dividendo, tenendo anche relativamente bene il passo con il mercato in generale. Si tende a pensare che i titoli growth performino meglio quelli che pagano dividendi, ed è vero quando si guardano i titoli a più alto ritorno. Ma la crescita dei dividendi può essere un segno del processo di allocazione del capitale più rigoroso del management, sottolinea Gordon nell’articolo “Capital Group: i dividendi sono la chiave per l’investimento a lungo termine”.
STRATEGIA MULTI-ASSET
Candriam indirizza la sua strategia sulle azioni europee, giapponesi e sulle small cap, tenendo conto anche dei mercati emergenti, e delle A-Share cinesi (orientate al mercato interno) oltre che dei titoli dell’America Latina dato che nel lungo periodo potrebbe verificarsi un’ampia ripresa che vedrà un aumento dell’inflazione e dei rendimenti, tutto a beneficio del settore value. “Per coprire il rischio del portafoglio azionario globale – chiarisce nell’articolo “Candriam: la crescita economica proseguirà ad un ritmo più lento"
Nadège Dufossé, Head of Cross Asset Strategy di Candriam – facciamo ricorso a un certo grado di protezione sulle azioni europee, in modo da ottenere una posizione neutrale rispetto ai titoli obbligazionari. Per quanto riguarda questi ultimi, rimaniamo sottopesati sui titoli di Stato per via dei bassi rendimenti attuali”.
LA PROSSIMA FRONTIERA DIGITALE
Infine Ben Forster, Equity Analyst, Global Real Estate di Schroders, nell’articolo “I mercati emergenti sono la nuova frontiera digitale, ecco perché” sottolinea che per individuare la prossima frontiera digitale è necessario esaminare diversi fattori. Le attese di crescita del Pil e la produzione dei servizi digitali sottostanti sono un forte indicatore di successo. Il Pil a sua volta è guidato da fattori come la crescita della popolazione, il profilo in termini di età e i livelli di produttività. Per convertire il tutto in “Pil digitale” servono capitali, investimenti in infrastrutture digitali moderne connesse ai futuri partner commerciali. Un esempio è l’infrastruttura che spedisce terabit di dati alla velocità della luce lungo i cavi sottomarini.
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