Mondher Bettaieb Loriot
Vontobel: “I rendimenti USA a lungo termine hanno raggiunto il picco”
Dopo quanto detto da Powell sull'inflazione da Jackson Hole, Mondher Bettaieb-Loriot (Vontobel) reputa difficile modificare il regime "tassi bassi per un prolungato periodo di tempo", data la natura irregolare della ripresa
31 Agosto 2021 09:22
Alla luce del nuovo quadro dell'inflazione media nel tempo annunciato dalla Federal Reserve, la priorità assoluta per la banca centrale USA è che i prezzi al consumo si diffondano e siano sostenuti. Una tesi rafforzata dal fatto che il presidente Powell ha "poche ragioni per pensare che i fattori disinflazionistici globali possano improvvisamente invertirsi o diminuire".
“Durante i 10 anni fino alla pandemia, abbiamo visto quale sia la forza della disinflazione e il presidente Powell resta convinto che le influenze dell'inflazione dei beni durevoli viste recentemente (dovute alla riapertura dell'economia) siano transitorie e destinate a diminuire” tiene a precisare Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel.
Secondo il manager, il FOMC (l’organismo della Federal Reserve incaricato di operare sui tassi di interesse statunitensi) assumerà un atteggiamento cauto nelle decisioni sui tassi, evitando di considerare solo su alcuni fattori legati all’inflazione. “Riteniamo che siano presi in esame tutti i fattori e che si osservino i prezzi al consumo su un periodo esteso, o circa 3 anni. Inoltre potrebbe risultare più appropriato guardare, per esempio, le spese di consumo personale di base a 3 anni (Core PCE). È probabile che questa misura rimanga al di sotto dell'obiettivo del 2% della Fed nel 2022, e questo spiega la cautela, la pazienza e il test sostanzialmente più severo della banca centrale USA nel valutare le dinamiche dei prezzi al consumo” spiega Bettaieb-Loriot.
Per quanto riguarda il tapering, ovvero la riduzione degli acquisti di bond sul mercato da parte della Fed, il manager di Vontobel ritiene che sia improbabile che venga attuato prima dell’inizio del 2022: solo un mercato del lavoro che registri incrementi sostenuti e inclusivi entro novembre potrebbe scompaginare questa previsione. Inoltre, sottolinea Bettaieb-Loriot, i rialzi dei tassi a causa dell'inflazione ha portato i saggi a lungo termine su un livello (2,5%) dal quale non dovrebbero muoversi più in alto.
“Per i rendimenti dei Treasury le soglie dei tassi a lungo termine contano molto di più del tapering. Da Jackson Hole non si è avuta nessuna sorpresa rialzista sull'inflazione e questo attenua i timori sul tapering: se anche dovesse iniziare il prossimo gennaio, non sarebbe niente di speciale (dal momento che gli acquisti della Fed sul mercato non possono continuare in eterno) ed è improbabile che i rendimenti dei Treasury vengano riprezzati più alti” puntualizza Bettaieb-Loriot.
Uno scenario che, in base all’analisi del manager, costituisce un supporto per le obbligazioni societarie su entrambi i lati dell'Atlantico. “Restiamo dell’idea che gli spread nel mercato Investment Grade europeo dovrebbero continuare a ridursi, anche se a un ritmo più lento. Il secondo semestre dovrebbe favorire un interessante flusso cedolare (carry) alla luce di quanto emerso da Jackson Hole, ovvero che i rendimenti hanno probabilmente raggiunto il picco” riferisce Bettaieb-Loriot
In conclusione, il manager ritiene che modificare il regime "lower for longer" (tassi bassi per un prolungato periodo di tempo) sembra difficile, alla luce della natura irregolare della ripresa. “Osservando la performance degli spread in agosto notiamo che è stata da laterale a positiva, con le strutture subordinate europee che hanno superato le obbligazioni senior e si sono ridotte tra i 3 punti base (per le emissioni subordinate assicurative), ai 13 punti base per le emissioni AT1s (additional tier one, obbligazioni high yield emesse dagli istituti di credito europeo che possono essere considerate per struttura e caratteristiche più vicine alle azioni che ai bond)” conclude l’Head of Corporate Bonds di Vontobel.
LA FORZA DELLA DISINFLAZIONE
“Durante i 10 anni fino alla pandemia, abbiamo visto quale sia la forza della disinflazione e il presidente Powell resta convinto che le influenze dell'inflazione dei beni durevoli viste recentemente (dovute alla riapertura dell'economia) siano transitorie e destinate a diminuire” tiene a precisare Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel.
OSSERVARE L’INFLAZIONE SU UN PERIODO DI TRE ANNI
Secondo il manager, il FOMC (l’organismo della Federal Reserve incaricato di operare sui tassi di interesse statunitensi) assumerà un atteggiamento cauto nelle decisioni sui tassi, evitando di considerare solo su alcuni fattori legati all’inflazione. “Riteniamo che siano presi in esame tutti i fattori e che si osservino i prezzi al consumo su un periodo esteso, o circa 3 anni. Inoltre potrebbe risultare più appropriato guardare, per esempio, le spese di consumo personale di base a 3 anni (Core PCE). È probabile che questa misura rimanga al di sotto dell'obiettivo del 2% della Fed nel 2022, e questo spiega la cautela, la pazienza e il test sostanzialmente più severo della banca centrale USA nel valutare le dinamiche dei prezzi al consumo” spiega Bettaieb-Loriot.
TAPERING NON PRIMA DELL’INIZIO DEL 2022
Per quanto riguarda il tapering, ovvero la riduzione degli acquisti di bond sul mercato da parte della Fed, il manager di Vontobel ritiene che sia improbabile che venga attuato prima dell’inizio del 2022: solo un mercato del lavoro che registri incrementi sostenuti e inclusivi entro novembre potrebbe scompaginare questa previsione. Inoltre, sottolinea Bettaieb-Loriot, i rialzi dei tassi a causa dell'inflazione ha portato i saggi a lungo termine su un livello (2,5%) dal quale non dovrebbero muoversi più in alto.
LE SOGLIE DEI TASSI A LUNGO TERMINE
“Per i rendimenti dei Treasury le soglie dei tassi a lungo termine contano molto di più del tapering. Da Jackson Hole non si è avuta nessuna sorpresa rialzista sull'inflazione e questo attenua i timori sul tapering: se anche dovesse iniziare il prossimo gennaio, non sarebbe niente di speciale (dal momento che gli acquisti della Fed sul mercato non possono continuare in eterno) ed è improbabile che i rendimenti dei Treasury vengano riprezzati più alti” puntualizza Bettaieb-Loriot.
UN SUPPORTO PER LE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
Uno scenario che, in base all’analisi del manager, costituisce un supporto per le obbligazioni societarie su entrambi i lati dell'Atlantico. “Restiamo dell’idea che gli spread nel mercato Investment Grade europeo dovrebbero continuare a ridursi, anche se a un ritmo più lento. Il secondo semestre dovrebbe favorire un interessante flusso cedolare (carry) alla luce di quanto emerso da Jackson Hole, ovvero che i rendimenti hanno probabilmente raggiunto il picco” riferisce Bettaieb-Loriot
IL REGIME ‘LOWER FOR LONGER’
In conclusione, il manager ritiene che modificare il regime "lower for longer" (tassi bassi per un prolungato periodo di tempo) sembra difficile, alla luce della natura irregolare della ripresa. “Osservando la performance degli spread in agosto notiamo che è stata da laterale a positiva, con le strutture subordinate europee che hanno superato le obbligazioni senior e si sono ridotte tra i 3 punti base (per le emissioni subordinate assicurative), ai 13 punti base per le emissioni AT1s (additional tier one, obbligazioni high yield emesse dagli istituti di credito europeo che possono essere considerate per struttura e caratteristiche più vicine alle azioni che ai bond)” conclude l’Head of Corporate Bonds di Vontobel.