big data
Alla ricerca dei titoli favoriti dalla riapertura post Covid con l’aiuto dei big data
Kai Cui e Charles Murphy (Neuberger Berman) sottolineano che la scienza dei dati può aiutare sia a capire l’evoluzione del virus che a raccogliere dei dati alternativi per formulare le tesi di investimento
2 Settembre 2021 07:50
Il team di A Neuberger Berman dedicato alla ricerca azionaria è da sempre alla ricerca di titoli o settori non valutati correttamente dal mercato e in particolare quelli che presentano un potenziale di rialzo nonostante stiano sottoperformando. Tra le azioni e i settori che recentemente hanno sottoperformato in USA viaggi e del tempo libero, dopo che da metà giugno i contagi giornalieri sono decuplicati, frenando la “scommessa sulla riapertura”. Ma gli analisti di Neuberger Berman non erano poi così convinti che si trattasse di un’opportunità value, il che ha indotto molti di loro ad attendersi un forte peggioramento della situazione prima che potesse effettivamente migliorare.
Al contempo, i data scientist di Neuberger Berman hanno formulato una view differente, portando a cambiare radicalmente la view degli analisti fondamentali proprio sul settore USA dei viaggi. Nelle Prospettive settimanali del CIO, Kai Cui, Head of Equity Data Science e Charles Murphy, Senior Research Analyst – Equity Research, di Neuberger Berman, spiegano che non è solo una questione di come i big data possano aiutare a capire meglio l’evoluzione della pandemia, ma anche di come sia possibile raccogliere dei dati alternativi per elaborare delle informazioni a supporto delle tesi di investimento.
Quanto emerso dalla prima serie di analisi era poco incoraggiante, ma lavorando con il senior management delle agenzie di viaggi online si è visto che utilizzano le ricerche effettuate tramite i loro portali come principale indicatore anticipatore delle future prenotazioni. Per questo, i data scientist di Neuberger Berman hanno iniziato a raccogliere e analizzare in autonomia i dati relativi alle ricerche, al punto che oggi molte agenzie di viaggi si rivolgono proprio a Neuberger Berman per conoscere gli ultimi trend del settore.
Le analisi hanno portato a scoprire che mentre nel Regno Unito le ricerche per voli, viaggi e vacanze sono leggermente aumentate, dopo l’allentamento delle restrizioni di luglio, negli Stati Uniti il calo iniziato ad aprile è proseguito. Ma combinando questo risultato col lavoro dei data scientist sull’evoluzione della pandemia è emersa un’indicazione molto interessante: negli Stati “preoccupanti”, come Mississippi, Idaho e Arkansas, i contagi da variante Delta hanno subito registrato impennate, poiché gli spostamenti dei non vaccinati hanno causato una maggiore diffusione, ma il fatto più sorprendente è che sebbene la mobilità sia rimasta stabile e relativamente elevata, i tassi di contagio sembrano stabilizzati, e in alcuni casi come in Missouri addirittura in calo.
In alcuni Stati, il virus potrebbe essere sul punto di estinguersi da solo. Su questa base, i data scientist di Neuberger Berman ritengono che anche negli Stati Uniti i contagi potrebbero toccare il picco fra una settimana. In un simile scenario, le azioni esposte alla riapertura dell’economia si presentano più interessanti di quanto non avessero ritenuto gli analisti. Queste ricerche e risultati, sottolineano gli esperti di Neuberger Berman, confermano l’importanza dell’utilizzo della scienza dei dati nell’analisi azionaria. Infatti gli analisti fondamentali si basano sui documenti societari, come le trimestrali, mentre i dati “alternativi” analizzati dai data scientist hanno la capacità di generare nuove informazioni su base settimanale o persino giornaliera.
Inoltre, mentre un insieme di dati, da solo, fornisce informazioni limitate, se lo si incrocia con altri insiemi che magari interessano frequenze diverse o intervalli più lunghi, è possibile contestualizzare quelle informazioni. Infine, per gli analisti fondamentali è indispensabile contribuire all’impostazione dei progetti di ricerca di data science, per mantenerli incentrati su questioni pertinenti e rilevanti con implicazioni d’investimento, mentre è anche importante che i data scientist mettano in discussione le ipotesi sui fondamentali quando ritengono che non siano basate sulle ultime e più complete informazioni.
Tutto ciò richiede agli analisti fondamentali e ai data scientist di collaborare costantemente e apprendere i reciproci linguaggi, sia in senso strettamente letterale, come quando si parla di linguaggi di programmazione come Python, sia in senso lato, vale a dire che gli analisti azionari devono imparare a parlare correntemente la lingua dei dati “alternativi” e i data scientist quella del business. Muovendoci correttamente, conclude Neuberger Berman, si può arrivare a risultati spesso unici e controintuitivi, in grado di cambiare le carte in tavola per le tesi d’investimento.
LA VIEW DIVERSA DEI DATA SCIENTIST
Al contempo, i data scientist di Neuberger Berman hanno formulato una view differente, portando a cambiare radicalmente la view degli analisti fondamentali proprio sul settore USA dei viaggi. Nelle Prospettive settimanali del CIO, Kai Cui, Head of Equity Data Science e Charles Murphy, Senior Research Analyst – Equity Research, di Neuberger Berman, spiegano che non è solo una questione di come i big data possano aiutare a capire meglio l’evoluzione della pandemia, ma anche di come sia possibile raccogliere dei dati alternativi per elaborare delle informazioni a supporto delle tesi di investimento.
DATI INIZIALMENTE POCO INCORAGGIANTI
Quanto emerso dalla prima serie di analisi era poco incoraggiante, ma lavorando con il senior management delle agenzie di viaggi online si è visto che utilizzano le ricerche effettuate tramite i loro portali come principale indicatore anticipatore delle future prenotazioni. Per questo, i data scientist di Neuberger Berman hanno iniziato a raccogliere e analizzare in autonomia i dati relativi alle ricerche, al punto che oggi molte agenzie di viaggi si rivolgono proprio a Neuberger Berman per conoscere gli ultimi trend del settore.
LE INDICAZIONI DIVERSE DEL REGNO UNITO
Le analisi hanno portato a scoprire che mentre nel Regno Unito le ricerche per voli, viaggi e vacanze sono leggermente aumentate, dopo l’allentamento delle restrizioni di luglio, negli Stati Uniti il calo iniziato ad aprile è proseguito. Ma combinando questo risultato col lavoro dei data scientist sull’evoluzione della pandemia è emersa un’indicazione molto interessante: negli Stati “preoccupanti”, come Mississippi, Idaho e Arkansas, i contagi da variante Delta hanno subito registrato impennate, poiché gli spostamenti dei non vaccinati hanno causato una maggiore diffusione, ma il fatto più sorprendente è che sebbene la mobilità sia rimasta stabile e relativamente elevata, i tassi di contagio sembrano stabilizzati, e in alcuni casi come in Missouri addirittura in calo.
CONTAGI USA VICINI AL PICCO
In alcuni Stati, il virus potrebbe essere sul punto di estinguersi da solo. Su questa base, i data scientist di Neuberger Berman ritengono che anche negli Stati Uniti i contagi potrebbero toccare il picco fra una settimana. In un simile scenario, le azioni esposte alla riapertura dell’economia si presentano più interessanti di quanto non avessero ritenuto gli analisti. Queste ricerche e risultati, sottolineano gli esperti di Neuberger Berman, confermano l’importanza dell’utilizzo della scienza dei dati nell’analisi azionaria. Infatti gli analisti fondamentali si basano sui documenti societari, come le trimestrali, mentre i dati “alternativi” analizzati dai data scientist hanno la capacità di generare nuove informazioni su base settimanale o persino giornaliera.
INCROCIARE DUE TIPI DI ANALISI
Inoltre, mentre un insieme di dati, da solo, fornisce informazioni limitate, se lo si incrocia con altri insiemi che magari interessano frequenze diverse o intervalli più lunghi, è possibile contestualizzare quelle informazioni. Infine, per gli analisti fondamentali è indispensabile contribuire all’impostazione dei progetti di ricerca di data science, per mantenerli incentrati su questioni pertinenti e rilevanti con implicazioni d’investimento, mentre è anche importante che i data scientist mettano in discussione le ipotesi sui fondamentali quando ritengono che non siano basate sulle ultime e più complete informazioni.
CAMBIARE LE CARTE NELLE TESI D’INVESTIMENTO
Tutto ciò richiede agli analisti fondamentali e ai data scientist di collaborare costantemente e apprendere i reciproci linguaggi, sia in senso strettamente letterale, come quando si parla di linguaggi di programmazione come Python, sia in senso lato, vale a dire che gli analisti azionari devono imparare a parlare correntemente la lingua dei dati “alternativi” e i data scientist quella del business. Muovendoci correttamente, conclude Neuberger Berman, si può arrivare a risultati spesso unici e controintuitivi, in grado di cambiare le carte in tavola per le tesi d’investimento.