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Utili solidi e banche centrali sostengono le valutazioni azionarie

Mentre le banche centrali restano accomodanti e i profitti aziendali solidi, si afferma l’analisi di mercato tramite i big data. Focus sul lusso e sulle aziende che hanno il potere di determinazione dei prezzi

6 Settembre 2021 10:46

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GLI UTILI RASSICURANTI SOSTENGONO LE VALUTAZIONI


Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments, nell’articolo Generali Investments vede spazio per gli asset rischiosi: S&P 500 a 4.600 punti tra un anno sottolinea che gli utili aziendali ad oggi sono ancora rassicuranti, con i rendimenti reali in calo, di nuovo sotto il -1% a 10 anni per gli Usa, che sostengono le valutazioni, e con i premi per il rischio azionario che appaiono ancora favorevoli. Secondo Hempell, il credito è destinato ad estendere la sua comprovata resilienza per tutto l’anno. Mentre gli spread risultano già stretti, una persistente ricerca di rendimento, la riduzione dei tassi d’insolvenza e il continuo sostegno politico della BCE fanno ben sperare. Generali Investments resta invece più cauta sul segmento High Yield, più rischioso, soprattutto nel mercato USA, tra l’incombente tapering della Fed e una ripresa dell’attività di M&A.

LA VIEW DIVERSA DEI DATA SCIENTIST


Il team di Neuberger Berman dedicato alla ricerca azionaria è da sempre alla ricerca di titoli o settori non valutati correttamente dal mercato e in particolare quelli che presentano un potenziale di rialzo nonostante stiano sottoperformando. Tra le azioni e i settori che recentemente hanno sottoperformato in USA figurano viaggi e tempo libero, penalizzati dopo che da metà giugno i contagi giornalieri sono decuplicati, frenando la “scommessa sulla riapertura”. Ma gli analisti di Neuberger Berman non erano poi così convinti che si trattasse di un’opportunità value, il che ha indotto molti di loro ad attendersi un forte peggioramento della situazione prima che potesse effettivamente migliorare. Al contempo, i data scientist di Neuberger Berman hanno formulato una view differente, portando a cambiare radicalmente la view degli analisti fondamentali proprio sul settore USA dei viaggi. Nell’articolo Alla ricerca dei titoli favoriti dalla riapertura post Covid con l’aiuto dei big data, Kai Cui, Head of Equity Data Science e Charles Murphy, Senior Research Analyst – Equity Research, di Neuberger Berman, spiegano che non è solo una questione di come i big data possano aiutare a capire meglio l’evoluzione della pandemia, ma anche di come sia possibile raccogliere dei dati alternativi per elaborare delle informazioni a supporto delle tesi di investimento.

POTERE DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI


“Riteniamo che esistano due importanti vantaggi per le aziende di maggiore qualità in un mondo caratterizzato da un’inflazione tendenzialmente superiore agli ultimi anni. Il primo è che l’aumento dei prezzi al consumo metterebbe pressione sui costi degli input delle società” riferisce nell’articolo Aziende di alta qualità in un mondo inflazionistico il team International Equity di Morgan Stanley Investment Management. È presumibile, secondo il team, che verranno riconosciuti dei premi di negoziazione ai titoli delle aziende che riusciranno a trasferire ai consumatori questi rincari grazie al loro potere di fissazione dei prezzi, una delle caratteristiche chiave che ricerchiamo nei compounder, ovvero i titoli di aziende di elevata qualità proprietarie di prodotti e di marchi di successo, con cash flow elevati, uso poco intensivo del capitale e livelli minimi di leva finanziaria.

NEL LUSSO VERSO UN APPROCCIO IBRIDO FISICO-DIGITALE


Il non-fungible token, nato dalla collaborazione tra il marchio di scarpe da ginnastica digitale RTFKT Studios e l’artista FEWOCiOUS, ha realizzato 3,1 milioni di dollari in soli sette minuti su Nifty Gateway. C’è chi teme che si possa sovrastimare portata e rapidità del cambiamento a breve e sottostimare la trasformazione di lungo periodo. A prescindere dalla frenesia per gli NFT, secondo Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM nel settore del lusso si delinea una chiara tendenza verso un futuro ibrido, fisico-digitale. Diversi marchi storici, si legge nell’articolo GAM: la rivoluzione digitale offre nuove opportunità d’investimento nel lusso, stanno testando le acque digitali, mentre le start-up native digitali procedono a tutto gas. In futuro potrebbe emergere da un approccio collaborativo, per esempio con la progettazione della prima blockchain del lusso globale da parte di LVMH, Prada e del marchio Cartier di proprietà di Richemont, e in meno di dieci anni potremmo assistere alla nascita del primo gruppo del lusso solamente digitale.

COME VALUTARE L’IMPATTO DEL FATTORE “MOBILITÀ” SULLA SOSTENIBILITÀ


Il concetto di mobilità sostenibile domina gli ultimi sviluppi dell’industria delle automobili e dei trasporti. Le emissioni dei motori utilizzati sono un tema rilevante, così come gli aspetti di sostenibilità dei materiali utilizzati, nonché l’aspetto del riciclo. L‘importanza del fattore mobilità nell’ambito del dibattito sulla sostenibilità si rifà soprattutto all’elevata rilevanza del consumo di energia e delle emissioni di gas serra. Il fattore mobilità è importante per molti settori, tra cui quello delle automobili, delle linee aeree e dei trasporti in generale. Il focus della valutazione ESG, sottolineano nell’articolo Come impatta il bisogno di mobilità sulla sostenibilità? gli esperti di Raiffeisen Capital Management, si pone sulla dimensione ambientale.

MAJOR OIL, DECARBONIZZAZIONE ECONOMICAMENTE REDDITIZIA


Le major petrolifere potrebbero trovarsi di fronte a un insidioso dilemma: se i prezzi del petrolio rimarranno elevati, saranno ancora disposte a sacrificare investimenti nell’attività di ricerca ed esplorazione per portare avanti la transizione verso le energie rinnovabili? “Il punto è come realizzare una decarbonizzazione che sia anche economicamente redditizia e, al contempo, in che misura e a quale velocità farlo. Per ora sembra ancora presto per sapere quali delle compagnie del settore riusciranno eventualmente ad espandere le proprie attività a basse emissioni di carbonio con parametri economici redditizi”, tiene a precisare nell’articolo Capital Group: ecco come le compagnie petrolifere si preparano a dire addio ai combustibili fossili, Darren Peers, Analista di investimenti azionari di Capital Group.

SUDAFRICA, IMMUTATE LE PROSPETTIVE DI INVESTIMENTO


Infine, Robert Davy, Emerging Market Equities Fund Manager di Schroders, sottolinea nell’articolo Schroders: azionario Sudafrica attraente nonostante le tensioni sociali, che le prospettive a breve termine per l’investitore non sono comunque cambiate, con le valutazioni azionarie che rimangono attraenti, anche se progresso sulle riforme restano necessari, dopo che gli ultimi eventi hanno evidenziato il rischio di deterioramento fiscale a cui si aggiungono sfide strutturali di lungo termine. L’economia si sta riprendendo dalla pandemia, dopo che il Sudafrica ha vissuto una terza ondata di Covid-19 negli ultimi mesi, ma con impatto sull’economia più limitato rispetto alle ondate precedenti.

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