alluminio
Alluminio da record dopo il golpe in Guinea
Dopo un colpo di stato militare che ha deposto il governo di Alpha Conde, il prezzo del metallo ha toccato livelli mai visti dal 2011. Ma è solo l'ultimo che di recente ha raggiunto prezzi elevati
7 Settembre 2021 14:59
L'alluminio ha toccato nuovi prezzi record ad inizio settimana dopo un colpo di Stato che ha deposto il governo reggente nello Stato africano della Guinea, territorio ricco di bauxite. Sulla London Metal Exchange, il metallo ha raggiunto un prezzo di oltre 2.777 dollari alla tonnellata lunedì, superando i 2.741 visti nell'aprile 2011, arrivando ad un aumento annuale del 40%. L'alluminio non è nuovo a rialzi dei prezzi, iniziati già nel marzo scorso a seguito sia della domanda post-pandemia sia del taglio alla produzione avvenuto in Cina, che produce circa il 60% dell'offerta mondiale di alluminio. Pechino ha imposto limiti sulla produzione per alleggerire i livelli d'inquinamento ed emissioni di Co2, attirandosi diverse critiche dai produttori tra cui la China Nonferrous Metals Industry Association, che di recente riunito le più importanti fonderie di alluminio cinesi per confrontarsi sulle prosopettive del metallo.
Domenica scorsa le forze speciali del comandante Mamady Doumbouya hanno portatoa termine un colpo di stato contro il governo dell'83enne Alpha Conde, imponendo di fatto un nuovo regime militare nello Stato dell'Africa occidentale. L'Ecowas e l'Onu hanno già condannato il golpe di Doumbouya, minacciando sanzioni economiche contro il nuovo regime se non verrà rilasciato l'ex presidente Condè, ora sotto custodia dei militari. Dopo aver incontrato i ministri dell'ex governo di Condé, il colonnello ha detto che entro poche settimane si formerà un governo di “coesione nazionale” promettendo che non avverrà avviata nessuna "caccia alle streghe" contro gli ex reggenti. Il golpe ha provocato un balzo delle quotazioni dell'alluminio in quanto la Guinea è uno dei maggiori produttori al mondo di bauxite, uno degli elementi principali per la produzione di alluminio. Il mercato teme lunghe interruzioni dell'esportazioni vista l'incertezza politica che circonda lo Stato africano, con prospettiva di ulteriori rialzi dei prezzi che andranno a gravare sulle aziende e sui beni di consumo.
L'alluminio è solo una delle materie prime che di recente hanno eguagliato o superato record pluriennali. Una di queste è il rame, anch'esso ai massimi decennali lo scorso maggio a seguito della forte domanda scaturita dalle riaperture economiche. Sempre sulla LME, il rame ha toccato i massimi dal i 10.275 dollari tonnellata ad inizio maggio (massimi dal 2011) fino a scendere agli attuali 9.331, in continua risalita dai 4.900 visti a marzo 2020. Un altro esempio è il palladio, metallo che quest'anno ha registrato un nuovo record di 2.935 dollari l'oncia dai 1.950 della prima stagione della pandemia. Con la ripresa economica in continuo avanzamento e la conseguente domanda di imprese e investitori, l'inflazione delle materie potrebbe rimanere, ancora per diversi mesi, uno dei fattori centrali dell'aumento dei prezzi al consumo.
COS'È SUCCESSO NELLO STATO AFRICANO
Domenica scorsa le forze speciali del comandante Mamady Doumbouya hanno portatoa termine un colpo di stato contro il governo dell'83enne Alpha Conde, imponendo di fatto un nuovo regime militare nello Stato dell'Africa occidentale. L'Ecowas e l'Onu hanno già condannato il golpe di Doumbouya, minacciando sanzioni economiche contro il nuovo regime se non verrà rilasciato l'ex presidente Condè, ora sotto custodia dei militari. Dopo aver incontrato i ministri dell'ex governo di Condé, il colonnello ha detto che entro poche settimane si formerà un governo di “coesione nazionale” promettendo che non avverrà avviata nessuna "caccia alle streghe" contro gli ex reggenti. Il golpe ha provocato un balzo delle quotazioni dell'alluminio in quanto la Guinea è uno dei maggiori produttori al mondo di bauxite, uno degli elementi principali per la produzione di alluminio. Il mercato teme lunghe interruzioni dell'esportazioni vista l'incertezza politica che circonda lo Stato africano, con prospettiva di ulteriori rialzi dei prezzi che andranno a gravare sulle aziende e sui beni di consumo.
I PRECEDENTI
L'alluminio è solo una delle materie prime che di recente hanno eguagliato o superato record pluriennali. Una di queste è il rame, anch'esso ai massimi decennali lo scorso maggio a seguito della forte domanda scaturita dalle riaperture economiche. Sempre sulla LME, il rame ha toccato i massimi dal i 10.275 dollari tonnellata ad inizio maggio (massimi dal 2011) fino a scendere agli attuali 9.331, in continua risalita dai 4.900 visti a marzo 2020. Un altro esempio è il palladio, metallo che quest'anno ha registrato un nuovo record di 2.935 dollari l'oncia dai 1.950 della prima stagione della pandemia. Con la ripresa economica in continuo avanzamento e la conseguente domanda di imprese e investitori, l'inflazione delle materie potrebbe rimanere, ancora per diversi mesi, uno dei fattori centrali dell'aumento dei prezzi al consumo.
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