Capital Group
Capital Group: opportunità limitate nel credito USA
Kirstie Spence, Fixed Income Portfolio Manager di Capital Group, esamina le opportunità del reddito fisso americano sottolineando lo spazio ridotto per un’ulteriore compressione degli spread
8 Settembre 2021 21:00
Il tono della Fed è diventato marginalmente ‘falco’ per pressioni inflazionistiche più persistenti e aspettative di un mercato del lavoro più forte, per cui il tapering sarà probabilmente comunicato prima di fine anno. Ma la liquidità resta elevata con i 120 miliardi di dollari di acquisti mensili. I corporate bond Investment Grade hanno guadagnato il 3,5% nel secondo trimestre, con gli spread in riduzione di una decina di punti base, vicini a livelli storicamente stretti, anche senza aggiustare la qualità del credito relativamente bassa tra le società della categoria.
Lo rileva Kirstie Spence, Fixed Income Portfolio Manager di Capital Group, aggiungendo che la leva finanziaria, aumentata bruscamente l'anno scorso, dovrebbe diminuire man mano che la crescita del debito rallenta e i guadagni aumentano. I fondamentali societari stanno migliorando in un momento di robusta domanda degli investitori, il che crea un ambiente tecnico favorevole, ma le valutazioni attuali forniscono una minore compensazione ai potenziali rischi dei tassi. Una riduzione degli acquisti della Fed non preoccupa più di tanto il mercato perché riguarderanno soprattutto Treasury e mortgage backed securities, mentre gli investitori in corporate bond dovrebbero essere preparati a volatilità legata ai tassi.
L’esperta di Capital Group ritiene comunque che le valutazioni siano costose, nonostante le buone prospettive degli utili e dell’economia, e che lo spazio di compressione degli spread sia limitato, per cui la rotazione dei settori e degli emittenti può fornire opportunità di modesto apprezzamento del capitale. Spence nota poi che il rally dell'High Yield si è intensificato nel secondo trimestre, con gli spread ridotti di oltre 40 punti base, raggiungendo a giugno il loro livello di fine mese più stretto da maggio 2007. In questo segmento, le valutazioni elevate potrebbero rimanere ben supportate, in assenza di qualsiasi shock economico o di mercato.
Ma, avverte l’esperta di Capital Group, la selezione degli emittenti e la rotazione settoriale stanno diventando fonti chiave di rendimento, poiché le prospettive di ulteriore compressione degli spread sembrano limitate, mentre nell'attuale contesto di mercato sono possibili modeste perdite dovute al calo dei prezzi. Spence prevede comunque un ambiente di default abbastanza favorevole per il resto del 2021 e il 2022. Dopo aver toccato massimi pluriennali nel 2020, quando molti default previsti sono stati anticipati, il tasso di default si sta ora muovendo verso la sua media storica di circa il 5%.
I rapporti di leva finanziaria, nota in conclusione l’esperta di Capital Group, stanno cominciando a diminuire, in quanto il miglioramento degli utili societari ha spinto la leva verso il basso dal suo picco nel quarto trimestre del 2020. Dopo il boom dell'anno scorso, il minor volume di emissioni e il potenziale rimborso del debito dovrebbero aiutare a sostenere la tendenza al ribasso del leverage.
LE VALUTAZIONI COMPENSANO MENO IL RISCHIO
Lo rileva Kirstie Spence, Fixed Income Portfolio Manager di Capital Group, aggiungendo che la leva finanziaria, aumentata bruscamente l'anno scorso, dovrebbe diminuire man mano che la crescita del debito rallenta e i guadagni aumentano. I fondamentali societari stanno migliorando in un momento di robusta domanda degli investitori, il che crea un ambiente tecnico favorevole, ma le valutazioni attuali forniscono una minore compensazione ai potenziali rischi dei tassi. Una riduzione degli acquisti della Fed non preoccupa più di tanto il mercato perché riguarderanno soprattutto Treasury e mortgage backed securities, mentre gli investitori in corporate bond dovrebbero essere preparati a volatilità legata ai tassi.
PROSPETTIVE DI APPREZZAMENTO MODESTE
L’esperta di Capital Group ritiene comunque che le valutazioni siano costose, nonostante le buone prospettive degli utili e dell’economia, e che lo spazio di compressione degli spread sia limitato, per cui la rotazione dei settori e degli emittenti può fornire opportunità di modesto apprezzamento del capitale. Spence nota poi che il rally dell'High Yield si è intensificato nel secondo trimestre, con gli spread ridotti di oltre 40 punti base, raggiungendo a giugno il loro livello di fine mese più stretto da maggio 2007. In questo segmento, le valutazioni elevate potrebbero rimanere ben supportate, in assenza di qualsiasi shock economico o di mercato.
SELEZIONE E ROTAZIONE SONO LA CHIAVE
Ma, avverte l’esperta di Capital Group, la selezione degli emittenti e la rotazione settoriale stanno diventando fonti chiave di rendimento, poiché le prospettive di ulteriore compressione degli spread sembrano limitate, mentre nell'attuale contesto di mercato sono possibili modeste perdite dovute al calo dei prezzi. Spence prevede comunque un ambiente di default abbastanza favorevole per il resto del 2021 e il 2022. Dopo aver toccato massimi pluriennali nel 2020, quando molti default previsti sono stati anticipati, il tasso di default si sta ora muovendo verso la sua media storica di circa il 5%.
LO SGONFIAMENTO DELLA LEVA FINANZIARIA
I rapporti di leva finanziaria, nota in conclusione l’esperta di Capital Group, stanno cominciando a diminuire, in quanto il miglioramento degli utili societari ha spinto la leva verso il basso dal suo picco nel quarto trimestre del 2020. Dopo il boom dell'anno scorso, il minor volume di emissioni e il potenziale rimborso del debito dovrebbero aiutare a sostenere la tendenza al ribasso del leverage.