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Ferragamo torna in utile nel semestre, il lusso dimentica la pandemia

Il titolo della società del lusso strappa a Piazza Affari dopo una semestrale che ha visto i ricavi crescere del 44%, mostrando la resilienza del lusso contro la pandemia

di Maurizio Nicola 8 Settembre 2021 14:33
financialounge -  Ferragamo lusso Piazza Affari

Salvatore Ferragamo si lascia alle spalle i guai causati dalla pandemia chiudendo il primo semestre con un aumento dei ricavi del 44%, guidato dalla forte redditività dell'Asia/Pacifico e Stati Uniti. I ricavi si sono attestati a 524 milioni di euro dai 363 milioni del primo semestre 2020, “nonostante il permanere, in alcuni paesi, di blocchi o limitazioni alle attività commerciali con evidenti riflessi sul traffico internazionale, dovuti alla pandemia”, afferma la società nella nota diffusa.

I NUMERI


Il margine lordo balza del 62,8% a 361 milioni di euro, con incidenza sul fatturato e che passa dal 61,0% dello scorso anno al 68,9%, e un risultato operativo lordo di 144 milioni. L'operatore del lusso rimarca il primo semestre con il ritorno all'utile, pari 33 milioni rispetto alla perdita di 86 milioni del giugno 2020, e un Ebit di 66 milioni da -62 milioni. L’Asia Pacifico si riconferma il primo mercato per l'operatore del lusso, in aumento del 35,2%. In particolare, i negozi diretti in Cina hanno registrato un aumento delle vendite del 47,4% con un +22% circa messo a segno in Corea. La ripresa più importante è stata messa a segno dal Nord America, che ha registrato un aumento dei ricavi del 103%, quintuplicando le vendite nel solo secondo trimestre 2020.

TITOLO SCATTA IN BORSA


Dopo la notizia sui primi sei mesi 2021, il titolo è schizzato sin dalla prime contrattazione strappando un rialzo del 5,7% a 18,96 euro per azione, eguagliando i livelli di fine giugno scorso. I conti della società fiorentina, e le prospettive per il settore, stanno sostenendo i rialzi dei principali titoli del comparto, con Moncler in positivo dello 0,2% e Tod's in aumento dello 0,6%.

IL LUSSO RESISTE


I buoni conti di Ferragamo hanno confermato lo slancio del settore del lusso, particolarmente colpito dalle chiusure e dalle restrizioni ai viaggi messe in atto dai governi per contrastare la diffusione del Covid. Altri importanti player quotati a Milano hanno riportato semestrali importanti come Brunello Cucinelli, per esempio, anch'essa tornata in utile (21,9 milioni) con una crescita dei ricavi del 7,7% rispetto al giugno 2019. In generale, i grandi attori del lusso europeo, come Kering e LVMH, hanno recuperato dalle perdite del 2020, registrando aumenti di fatturato e utile rispetto al 2019, con prospettive per la fine dell'anno che non lasciano spazio ad altri stop. Presentando i risultati, Bernard Arnault ha affermato che Louis Vuitton è “in una posizione eccellente per continuare a crescere”, mentre il Cfo di Ferragamo Alessandro Corsi ha detto di aspettarsi vendite oltre 1,1 miliardi per la fine del 2021.
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