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JP Morgan: nel reddito fisso prospettive positive per Cina ed emergenti
Il Bond Bulletin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management vede valore nel debito cinese nonostante rallentamento economico e strette normative
10 Settembre 2021 08:00
Il rallentamento della ripresa cinese e le riforme normative avviate da Pechino stanno intaccando la fiducia degli investitori, ma le politiche di sostegno fiscale e monetario varate dal governo centrale dovrebbero creare un contesto fondamentale favorevole non solo per la Cina ma per l’intero segmento dei Mercati Emergenti. Malgrado fondamentali meno positivi di inizio estate, con i timori per la variante Delta e il rallentamento economico, il contesto generale per i Paesi Emergenti resta comunque favorevole. Se verranno confermate le attese di tassi core bassi ma in lieve rialzo, alcuni segmenti dei Mercati Emergenti diventeranno interessanti. In particolare, i titoli di Stato cinesi offrono un carry interessante e anche il debito governativo High Yield in valuta forte dovrebbe offrire anche un potenziale di leggera compressione degli spread.
Sono le conclusioni cui giunge il Bond Bulletin Settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, osservando che non serve negare che i dati dell’economia cinese siano peggiorati con implicazioni, sia per i Mercati Emergenti che per quelli globali. Gli indici cinesi dei responsabili acquisti, sia nel manifatturiero che nei servizi, hanno subito una battuta d’arresto a agosto. I servizi, in particolare, sono entrati in contrazione, e il tutto traccia un quadro preoccupante ma non inaspettato, spiegabile da svariati fattori fondamentali. Tra questi il Bond Bullettin cita per primo la variante Delta che ha costretto l’economia cinese a una “frenata d’emergenza”.
Un secondo fattore, secondo il team di di J.P. Morgan Asset Management, sono le alluvioni che hanno colpito importanti regioni manifatturiere, incidendo sugli investimenti in beni strumentali e danneggiando le infrastrutture, mentre un terzo è rappresentato dalle crepe prodotte nella fiducia degli investitori dall’ultima stretta normativa, che ha preso di mira soprattutto il settore tecnologico, e che continua a generare un’incertezza suscettibile di intralciare la crescita.
Tenendo conto di tutti questi fattori, il team di di J.P. Morgan Asset Management ritiene comunque che la probabile flessione della crescita in Cina nel terzo trimestre sarà temporanea, anche perché la variante Delta sembra aver raggiunto il picco, consentendo all’economia di riprendersi, mentre le politiche fiscali e monetarie rimangono estremamente accomodanti. Il Bond Bullettin si attende dalla Banca centrale cinese un ulteriore taglio al coefficiente di riserva obbligatorio e ulteriori misure di allentamento, prevedendo anche un finanziamento a sostegno di occupazione e Infrastrutture.
La conferma di questo scenario per la Cina e l’avanzamento delle campagne vaccinali in numerosi paesi dovrebbero creare un robusto quadro fondamentale per i Mercati Emergenti in generale. Secondo il Bond Bullettin, le valutazioni dei titoli governativi cinesi sono ancora abbastanza interessanti, mentre i titoli di stato in valuta locale di altri Emergenti non risultano altrettanto interessanti. Quelli che offrono i rendimenti più bassi, come tailandesi e polacchi, potrebbero accusare un colpo se all’inizio del quarto trimestre i tassi core statunitensi dovessero risalire dai attuali minimi.
Guardando invece al debito in valuta forte, il quadro fondamentale stabile dei Mercati Emergenti è di buon auspicio per i governativi in dollari, in particolare ad alto rendimento, dove gli spread sono risaliti dopo il minimo di giugno, anche se i margini per un’ulteriore compressione sono piuttosto limitati. Sul fronte dei fattori tecnici, il team di di J.P. Morgan Asset Management ha osservato un certo deflusso dai fondi dei Mercati Emergenti ad agosto. Da inizio anno i flussi netti sono negativi, il che potrebbe implicare la possibilità per gli investitori di ampliare l’esposizione se i fondamentali continuano a migliorare.
CINA COSTRETTA A FRENATA D’EMERGENZA
Sono le conclusioni cui giunge il Bond Bulletin Settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, osservando che non serve negare che i dati dell’economia cinese siano peggiorati con implicazioni, sia per i Mercati Emergenti che per quelli globali. Gli indici cinesi dei responsabili acquisti, sia nel manifatturiero che nei servizi, hanno subito una battuta d’arresto a agosto. I servizi, in particolare, sono entrati in contrazione, e il tutto traccia un quadro preoccupante ma non inaspettato, spiegabile da svariati fattori fondamentali. Tra questi il Bond Bullettin cita per primo la variante Delta che ha costretto l’economia cinese a una “frenata d’emergenza”.
L’IMPATTO DI ALLUVIONI E STRETTA REGOLATORIA
Un secondo fattore, secondo il team di di J.P. Morgan Asset Management, sono le alluvioni che hanno colpito importanti regioni manifatturiere, incidendo sugli investimenti in beni strumentali e danneggiando le infrastrutture, mentre un terzo è rappresentato dalle crepe prodotte nella fiducia degli investitori dall’ultima stretta normativa, che ha preso di mira soprattutto il settore tecnologico, e che continua a generare un’incertezza suscettibile di intralciare la crescita.
RALLENTAMENTO CINESE TEMPORANEO
Tenendo conto di tutti questi fattori, il team di di J.P. Morgan Asset Management ritiene comunque che la probabile flessione della crescita in Cina nel terzo trimestre sarà temporanea, anche perché la variante Delta sembra aver raggiunto il picco, consentendo all’economia di riprendersi, mentre le politiche fiscali e monetarie rimangono estremamente accomodanti. Il Bond Bullettin si attende dalla Banca centrale cinese un ulteriore taglio al coefficiente di riserva obbligatorio e ulteriori misure di allentamento, prevedendo anche un finanziamento a sostegno di occupazione e Infrastrutture.
FONDAMENTALI ROBUSTI PER GLI EMERGENTI
La conferma di questo scenario per la Cina e l’avanzamento delle campagne vaccinali in numerosi paesi dovrebbero creare un robusto quadro fondamentale per i Mercati Emergenti in generale. Secondo il Bond Bullettin, le valutazioni dei titoli governativi cinesi sono ancora abbastanza interessanti, mentre i titoli di stato in valuta locale di altri Emergenti non risultano altrettanto interessanti. Quelli che offrono i rendimenti più bassi, come tailandesi e polacchi, potrebbero accusare un colpo se all’inizio del quarto trimestre i tassi core statunitensi dovessero risalire dai attuali minimi.
QUADRO FAVOREVOLE AL DEBITO IN DOLLARI
Guardando invece al debito in valuta forte, il quadro fondamentale stabile dei Mercati Emergenti è di buon auspicio per i governativi in dollari, in particolare ad alto rendimento, dove gli spread sono risaliti dopo il minimo di giugno, anche se i margini per un’ulteriore compressione sono piuttosto limitati. Sul fronte dei fattori tecnici, il team di di J.P. Morgan Asset Management ha osservato un certo deflusso dai fondi dei Mercati Emergenti ad agosto. Da inizio anno i flussi netti sono negativi, il che potrebbe implicare la possibilità per gli investitori di ampliare l’esposizione se i fondamentali continuano a migliorare.