Antonio Anniballe
GAM: nella Borsa di Tokyo opportunità nel dopo-Suga
Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, fa il punto dopo le dimissioni del premier: l’attenzione torna sui fondamentali con alcuni fattori collaterali di supporto, primo la Cina
12 Settembre 2021 11:00
L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è finalmente uscito dal canale discendente, al cui interno era rimasto da febbraio, con il contributo determinante delle dimissioni a sorpresa del premier Suga. Dopo nuovi minimi il 19 agosto, il mercato giapponese ha recuperato con decisione, con un’accelerazione dopo le dimissioni di Suga il 3 settembre, arrivate dopo un semestre difficile per il Nikkei, che da febbraio aveva lasciato sul terreno circa 9 punti percentuali, a fronte di un +10% dell’indice globale. È stato il riflesso di mesi piuttosto tormentati, penalizzati dai ritardi nei vaccini, dal ridimensionamento dell’evento olimpico causa Covid, e infine dal rallentamento cinese.
Un commento a cura di Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, analizza le variabili in gioco, osservando che il concorso di cattive notizie ha tenuto lontani i flussi esteri, a dispetto di conti societari che hanno continuato a sorprendere in positivo. Dal 15 febbraio la performance dell’indice Nikkei è pressoché invariata, ma gli utili attesi nello stesso periodo sono migliorati del 25%. Il miglioramento del quadro pandemico, con contagi in discesa e vaccinazioni in accelerazione, e il valore segnaletico delle dimissioni di Suga, ritenuto reo proprio di una gestione caotica della pandemia e di scarso decisionismo, hanno dunque rimosso due consistenti gravami, secondo Anniballe, riportando l’attenzione sui fondamentali.
L’andamento di medio periodo, secondo l’esperto di GAM, potrà a questo punto sfruttare il volano di alcuni fattori collaterali, tra i quali cita per primo la Cina, che dopo i giri di vite degli ultimi mesi sembra tornare a politiche più espansive. Inoltre, osserva Anniballe, i flussi esteri hanno ampi margini, dato il sottopeso storicamente elevato del Giappone raggiunto solo qualche mese fa nei portafogli globali. Dal punto di vista tecnico infine, l’esperto di GAM cita il fatto che il listino giapponese, date le caratteristiche value, è uno dei mercati correlati più positivamente con il rendimento dei Treasury USA, e potrebbe beneficiare di una sua risalita dai minimi toccati in agosto.
Ma, a conclusione della sua analisi, Anniballe ritiene utile guardare anche ai rischi principali da monitorare, a cominciare dall’altra faccia della medaglia di un’opportunità che ha tratto slancio dall’evoluzione politica, per cui l’impasse attuale andrà tenuta sotto osservazione. Le elezioni sono vicine e, sebbene la leadership del Partito Liberaldemocratico non sembri in discussione, è importante capire che tipo di agenda verrà adottata. Per alcuni osservatori le dimissioni di Suga, delfino designato, mettono ufficialmente la parola fine, un anno dopo la formale uscita di scena, all’era dominata dall’ingombrante figura del suo predecessore Abe.
È abbastanza chiaro, secondo l’esperto di GAM, che un cambio di rotta sul piano fiscale non sarebbe colto positivamente dal mercato, in special modo se si considera che la Banca del Giappone, già diventata “principale azionista” del listino, ha difficilmente molti altri colpi in canna. Un rischio più generale, avverte infine Anniballe, riguarda la crescita globale e quella cinese: se questa fase di rallentamento dovesse prolungarsi, la componente della Borsa di Tokyo legata alla domanda estera potrebbe risentirne.
DOPO SUGA SI TORNA AI FONDAMENTALI
Un commento a cura di Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, analizza le variabili in gioco, osservando che il concorso di cattive notizie ha tenuto lontani i flussi esteri, a dispetto di conti societari che hanno continuato a sorprendere in positivo. Dal 15 febbraio la performance dell’indice Nikkei è pressoché invariata, ma gli utili attesi nello stesso periodo sono migliorati del 25%. Il miglioramento del quadro pandemico, con contagi in discesa e vaccinazioni in accelerazione, e il valore segnaletico delle dimissioni di Suga, ritenuto reo proprio di una gestione caotica della pandemia e di scarso decisionismo, hanno dunque rimosso due consistenti gravami, secondo Anniballe, riportando l’attenzione sui fondamentali.
IL VOLANO DI FATTORI COLLATERALI, PRIMO LA CINA
L’andamento di medio periodo, secondo l’esperto di GAM, potrà a questo punto sfruttare il volano di alcuni fattori collaterali, tra i quali cita per primo la Cina, che dopo i giri di vite degli ultimi mesi sembra tornare a politiche più espansive. Inoltre, osserva Anniballe, i flussi esteri hanno ampi margini, dato il sottopeso storicamente elevato del Giappone raggiunto solo qualche mese fa nei portafogli globali. Dal punto di vista tecnico infine, l’esperto di GAM cita il fatto che il listino giapponese, date le caratteristiche value, è uno dei mercati correlati più positivamente con il rendimento dei Treasury USA, e potrebbe beneficiare di una sua risalita dai minimi toccati in agosto.
ANCHE RISCHI DA MONITORARE
Ma, a conclusione della sua analisi, Anniballe ritiene utile guardare anche ai rischi principali da monitorare, a cominciare dall’altra faccia della medaglia di un’opportunità che ha tratto slancio dall’evoluzione politica, per cui l’impasse attuale andrà tenuta sotto osservazione. Le elezioni sono vicine e, sebbene la leadership del Partito Liberaldemocratico non sembri in discussione, è importante capire che tipo di agenda verrà adottata. Per alcuni osservatori le dimissioni di Suga, delfino designato, mettono ufficialmente la parola fine, un anno dopo la formale uscita di scena, all’era dominata dall’ingombrante figura del suo predecessore Abe.
L’IMPATTO DEL RITMO DELLA CRESCITA GLOBALE
È abbastanza chiaro, secondo l’esperto di GAM, che un cambio di rotta sul piano fiscale non sarebbe colto positivamente dal mercato, in special modo se si considera che la Banca del Giappone, già diventata “principale azionista” del listino, ha difficilmente molti altri colpi in canna. Un rischio più generale, avverte infine Anniballe, riguarda la crescita globale e quella cinese: se questa fase di rallentamento dovesse prolungarsi, la componente della Borsa di Tokyo legata alla domanda estera potrebbe risentirne.