L'analisi
AllianceBernstein: ''Evergrande può causare un effetto domino sull'immobiliare cinese''
Jenny Zeng, co-responsabile del reddito fisso Asia di AllianceBernstein, mette in guardia sui possibili rischi che il crollo del colosso Evergrande potrebbe avere sull'economia interna
di Antonio Cardarelli 20 Settembre 2021 12:25
Quali possono essere le conseguenze del caso Evergrande sull'economia cinese e in particolare sul settore immobiliare? Le gravi difficoltà del colosso immobiliare cinese, ormai a un passo dal default a meno di pesanti interventi esterni, rappresentano un problema non da poco per uno dei settori trainanti dell'economia cinese: l'immobiliare.
Favorito da un controllo governativo molto leggero e da una tassazione praticamente assente sulle proprietà immobiliari, negli anni il real estate cinese è cresciuto a ritmi vertiginosi. A guidare l'espansione dell'immobiliare è stato il colosso Evergrande, noto anche per gli investimenti - altrettanto pesanti - nel calcio, con la squadra del gruppo allenata da Marcello Lippi in passato e ora da Fabio Cannavaro. Ma anni di indebitamento e un mercato che sembra essere ormai saturo, complice anche una crisi demografica aggravata dalla politica del figlio unico, sembrano aver messo fine alla festa.
"Le società immobiliari cinesi altamente in difficoltà sono a rischio collasso - ha detto Jenny Zeng, co-responsabile del reddito fisso asiatico di AllianceBernstein a CNBC - ed esiste la possibilità di un effetto domino generato dal potenziale crollo di Evergrande". Il colosso immobiliare sta cedendo sotto il peso di 300 miliardi di dollari di debiti e le banche hanno rifiutato di concedere nuovi prestiti agli acquirenti di progetti residenziali di Evergrande ancora in fase di completamento.
"C'è una parte considerevole di società immobiliari che si presume sia molto in difficoltà - ha detto Zeng - perché se il canale di finanziamento rimane chiuso non possono sopravvivere molto a lungo". Si tratta, spesso, di società che avevano già subito un duro colpo dalla stretta regolatoria voluta dal governo per il settore, con misure che includevano un tetto al debito in relazione ai flussi di cassa e nuove soglie per i livelli di capitale. Secondo l'esperta di AB, pur essendo molto piccole se prese singolarmente, queste società in grave difficoltà rappresentano il 10-15% del totale del mercato immobiliare cinese.
"Il crollo potrebbe avere una ricaduta sistemica su altre parti dell'economia e, dal punto di vista politico, per fermare l'effetto domino ci vuole uno sforzo maggiore rispetto a quello necessario per impedire che accada". Presi singolarmente, i rischi finanziari o sociali associati ad Evergrande sono in realtà "ragionevolmente gestibili", ha spiegato Zeng, anche grazie a un mercato immobiliare nazionale estremamente frammentato. Ha citato la frammentazione del mercato immobiliare cinese come ragione di ciò. "Il debito, in particolare il debito onshore, è ben garantito", ha concluso Zeng parlando alla CNBC.
IMMOBILIARE CRESCIUTO TROPPO VELOCEMENTE
Favorito da un controllo governativo molto leggero e da una tassazione praticamente assente sulle proprietà immobiliari, negli anni il real estate cinese è cresciuto a ritmi vertiginosi. A guidare l'espansione dell'immobiliare è stato il colosso Evergrande, noto anche per gli investimenti - altrettanto pesanti - nel calcio, con la squadra del gruppo allenata da Marcello Lippi in passato e ora da Fabio Cannavaro. Ma anni di indebitamento e un mercato che sembra essere ormai saturo, complice anche una crisi demografica aggravata dalla politica del figlio unico, sembrano aver messo fine alla festa.
DEBITO TROPPO PESANTE
"Le società immobiliari cinesi altamente in difficoltà sono a rischio collasso - ha detto Jenny Zeng, co-responsabile del reddito fisso asiatico di AllianceBernstein a CNBC - ed esiste la possibilità di un effetto domino generato dal potenziale crollo di Evergrande". Il colosso immobiliare sta cedendo sotto il peso di 300 miliardi di dollari di debiti e le banche hanno rifiutato di concedere nuovi prestiti agli acquirenti di progetti residenziali di Evergrande ancora in fase di completamento.
LE PICCOLO SOCIETÀ A RISCHIO CROLLO
"C'è una parte considerevole di società immobiliari che si presume sia molto in difficoltà - ha detto Zeng - perché se il canale di finanziamento rimane chiuso non possono sopravvivere molto a lungo". Si tratta, spesso, di società che avevano già subito un duro colpo dalla stretta regolatoria voluta dal governo per il settore, con misure che includevano un tetto al debito in relazione ai flussi di cassa e nuove soglie per i livelli di capitale. Secondo l'esperta di AB, pur essendo molto piccole se prese singolarmente, queste società in grave difficoltà rappresentano il 10-15% del totale del mercato immobiliare cinese.
DEBITO ONSHORE GARANTITO
"Il crollo potrebbe avere una ricaduta sistemica su altre parti dell'economia e, dal punto di vista politico, per fermare l'effetto domino ci vuole uno sforzo maggiore rispetto a quello necessario per impedire che accada". Presi singolarmente, i rischi finanziari o sociali associati ad Evergrande sono in realtà "ragionevolmente gestibili", ha spiegato Zeng, anche grazie a un mercato immobiliare nazionale estremamente frammentato. Ha citato la frammentazione del mercato immobiliare cinese come ragione di ciò. "Il debito, in particolare il debito onshore, è ben garantito", ha concluso Zeng parlando alla CNBC.