Federal Reserve
La Fed prende tempo sul tapering, Wall Street reagisce positivamente
Powell ribadisce che gli acquisti di titoli verranno moderatamente ridotti, ma non indica tempistiche precise, mentre i tassi restano saldamente vicini allo zero con un primo rialzo possibile nel 2022
23 Settembre 2021 08:07
Nella prima riunione dopo la pausa agostana la Federal Reserve, come da attese, ha tenuto i tassi fermi ben ancorati vicino allo zero, ha ridotto le attese di crescita economica per quest’anno e ha confermato che inizierà a ridimensionare gli acquisti di titoli, che oggi viaggiano al ritmo di 120 miliardi di dollari al mese. Tuttavia, non ha fornito indicazioni specifiche né sulla tempistica del tapering né sulle sue dimensioni, anche se il mercato si aspetta che l’avvio del rientro dello stimolo potrebbe partire già quest’anno. Nel comunicato ufficiale del FOMC si afferma che, se i progressi economici proseguono come atteso, sarà presto appropriata una moderazione del ritmo degli acquisti di titoli.
In conferenza stampa, il Chairman Jerome Powell ha detto che la Fed è ‘pronta ad agire’, ma ha precisato che nessuna decisione è stata ancora presa, anche se i membri del FOMC ritengono che, nella misura in cui la ripresa economica resta in atto, un processo di tapering graduale con un orizzonte intorno alla metà del prossimo anno sia appropriato. In ogni caso, il FOMC ha votato all’unanimità di tenere i tassi di interesse fermamente ancorati vicino allo zero, stimando che un primo rialzo potrebbe arrivare entro il 2022, una volta concluso il tapering. Wall Street ha indubbiamente apprezzato le indicazioni della Fed consolidando in chiusura un rialzo intorno all’1% dei tre principali indici, che a questo punto sembrano essersi scrollati di dosso i timori legati al caso Evergrande.
Powell ha sottolineato che la Fed si sta avvicinando ai suoi obiettivi di ulteriori sostanziali progressi sia sul versante dell’inflazione che soprattutto su quello dell’occupazione, anche se non sono ancora stati raggiunti pienamente, soprattutto sul fronte del mercato del lavoro. Nell’ultimo aggiornamento delle previsioni, la Fed ha ridotto le attese di crescita e aumentato quelle di inflazione, portando la stima del PIL per quest’anno al 5,9% contro il 7% di giugno e innalzando l’attesa di aumento dei prezzi al 3,7% sempre per l’anno in corso contro il 3% stimato a giugno. Ma nel medio termine le attese sull’inflazione restano orientate a un rientro già nel 2022.
Anche le proiezioni sull’occupazione sono diventate leggermente meno ottimiste, passando da una stima del tasso di disoccupazione a fine anno al 4,8%, dal 4,5% di giugno, ma Powell ha precisato che non servono numeri sorprendenti su questo fronte per procedere a una blanda uscita dalla politica monetaria ultra-accomodante. Per Powell, come per gli altri membri del FOMC, saranno sufficienti dati ragionevolmente positivi sulla creazione di posti di lavoro per giudicare che siamo sulla strada giusta.
NESSUNA DECISIONE ANCORA PRESA
In conferenza stampa, il Chairman Jerome Powell ha detto che la Fed è ‘pronta ad agire’, ma ha precisato che nessuna decisione è stata ancora presa, anche se i membri del FOMC ritengono che, nella misura in cui la ripresa economica resta in atto, un processo di tapering graduale con un orizzonte intorno alla metà del prossimo anno sia appropriato. In ogni caso, il FOMC ha votato all’unanimità di tenere i tassi di interesse fermamente ancorati vicino allo zero, stimando che un primo rialzo potrebbe arrivare entro il 2022, una volta concluso il tapering. Wall Street ha indubbiamente apprezzato le indicazioni della Fed consolidando in chiusura un rialzo intorno all’1% dei tre principali indici, che a questo punto sembrano essersi scrollati di dosso i timori legati al caso Evergrande.
FED PIU’ VICINA AI SUOI OBIETTIVI
Powell ha sottolineato che la Fed si sta avvicinando ai suoi obiettivi di ulteriori sostanziali progressi sia sul versante dell’inflazione che soprattutto su quello dell’occupazione, anche se non sono ancora stati raggiunti pienamente, soprattutto sul fronte del mercato del lavoro. Nell’ultimo aggiornamento delle previsioni, la Fed ha ridotto le attese di crescita e aumentato quelle di inflazione, portando la stima del PIL per quest’anno al 5,9% contro il 7% di giugno e innalzando l’attesa di aumento dei prezzi al 3,7% sempre per l’anno in corso contro il 3% stimato a giugno. Ma nel medio termine le attese sull’inflazione restano orientate a un rientro già nel 2022.
FIDUCIOSO SUL RECUPERO DELL’OCCUPAZIONE
Anche le proiezioni sull’occupazione sono diventate leggermente meno ottimiste, passando da una stima del tasso di disoccupazione a fine anno al 4,8%, dal 4,5% di giugno, ma Powell ha precisato che non servono numeri sorprendenti su questo fronte per procedere a una blanda uscita dalla politica monetaria ultra-accomodante. Per Powell, come per gli altri membri del FOMC, saranno sufficienti dati ragionevolmente positivi sulla creazione di posti di lavoro per giudicare che siamo sulla strada giusta.
Trending