Amundi
Amundi: voto tedesco costruttivo per i mercati, positivo per l’Italia
Si va verso una coalizione a guida SPD con Verdi e Fdp che dovrebbe favorire la spesa per investimenti e smussare le tensioni sulla disciplina fiscale nella UE
29 Settembre 2021 17:51
Anche se non ha ancora prodotto un’alleanza di governo, il risultato delle elezioni politiche tedesche punta in direzione di una coalizione guidata dal leader della SPD Scholz con Verdi e Fdp, evitando così l’eventualità meno gradita ai mercati di un’alleanza rosso-verde tutta sbilanciata a sinistra. Un risultato positivo per i mercati perché implica un atteggiamento di disponibilità sulla politica di bilancio della UE, visto che già l’anno prossimo cominciano le discussioni sulla possibile revisione del patto di stabilità, con meno tensione sui debiti sovrani e maggior enfasi sulla spesa per investimenti. Un esito che premia anche l’Italia e lo sforzo riformatore del governo guidato da Mario Draghi.
Sono le indicazioni di un evento media online organizzato da Amundi per approfondire l’esito delle votazioni in Germania con uno sguardo anche ai prossimi appuntamenti elettorali in Europa e il posizionamento della Germania anche sullo scacchiere globale, che ha registrato la partecipazione di Thomas Kruse, CIO Amundi in Germania, Jean-Jacques Barberis Executive Committee Member, Head of Institutional and corporate clients division, ESG Supervisor, sempre di Amundi, e di Fabian Zuleeg Head del think thank European Policy Centre.
Kruse ha sottolineato che è stato evitato lo scenario considerato peggiore dai mercati, mentre è emerso un esito positivo per l’azionario e anche sul mercato obbligazionario, con il segnale venuto dalla contrazione dello spread Bund-BTP. Da una prospettiva di mercato, ha rilevato Kruse, è positiva la posizione meno dura che si delinea sul debito a livello europeo, e la spinta alla spesa per investimenti. Dal punto di vista dell’asset allocation questo vuol dire che si spenderà in grandi progetti, che i tassi resteranno bassi, e anche che ci sarà maggior supporto per il debito italiano. La transizione verde richiederà investimenti, e impatterà molto il settore auto.
Zuleeg ha formulato la previsione che si arriverà a un accordo di coalizione prima di Natale, e che darà vita a un governo nel segno della stabilità e della continuità, che dovrà confrontarsi non solo con la transizione verde, ma anche sui grandi temi della sanità e dell’ineguaglianza sociale. Secondo Zuleeg, la Germania dovrà lavorare alla costruzione della fiducia con gli altri paesi europei, aprendo alla possibilità di rendere permanenti gli eurobond e il debito comune, e portando anche avanti un’agenda sulla difesa e la sicurezza comuni. Una maggior coesione europea sarà essenziale per posizionarsi nella competizione tra Usa e Cina, ma anche nelle relazioni non facili con i paesi vicini, Russia, Turchia ma anche Gran Bretagna.
Sull’Italia, Zuleeg ha parlato in termini molto positivi di un “effetto Draghi” sottolineando che Roma ha molta strada da fare sul percorso di trasformazione. Tornando alla Germania, Barberis ha sottolineato che il tradizionale motore della crescita industriale è diventato meno centrale, è impossibile replicare il tipo di crescita degli ultimi 15 anni, la gente si aspetta un cambiamento, per cui saranno chiave anche gli investimenti in istruzione e formazione, collegati al tema immigrazione, oltre ovviamente alla transizione verde.
Anche per Barberis sarà importante l’attitudine del nuovo governo tedesco sul patto di stabilità e l’assetto fiscale. Per quanto riguarda il posizionamento globale, Barberis ha sottolineato che l’Europa ha grande affinità con gli USA, ma anche che la Cina è molto importante come partner economico, e che l’Europa è ancora troppo lontana da una struttura propria di difesa, di cui i casi Afghanistan e della fornitura dei sommergibili nucleari all’ Australia mostrano l’urgenza.
Barberis ha condiviso l’apprezzamento per il governo italiano parlando di un ‘Effetto Draghi’ e sottolineando che l’Italia è il maggior beneficiario del Recovery Fund e sarà importante vedere come gestirà le risorse ricevute e come realizzerà le riforme. La ‘buona notizia’, secondo Barberis, è che Draghi ha aumentato la pressione sul governo di Roma, con un effetto Draghi molto positivo
IL POSIZIONAMENTO DELLA GERMANIA
Sono le indicazioni di un evento media online organizzato da Amundi per approfondire l’esito delle votazioni in Germania con uno sguardo anche ai prossimi appuntamenti elettorali in Europa e il posizionamento della Germania anche sullo scacchiere globale, che ha registrato la partecipazione di Thomas Kruse, CIO Amundi in Germania, Jean-Jacques Barberis Executive Committee Member, Head of Institutional and corporate clients division, ESG Supervisor, sempre di Amundi, e di Fabian Zuleeg Head del think thank European Policy Centre.
EVITATO LO SCENARIO SGRADITO AI MERCATI
Kruse ha sottolineato che è stato evitato lo scenario considerato peggiore dai mercati, mentre è emerso un esito positivo per l’azionario e anche sul mercato obbligazionario, con il segnale venuto dalla contrazione dello spread Bund-BTP. Da una prospettiva di mercato, ha rilevato Kruse, è positiva la posizione meno dura che si delinea sul debito a livello europeo, e la spinta alla spesa per investimenti. Dal punto di vista dell’asset allocation questo vuol dire che si spenderà in grandi progetti, che i tassi resteranno bassi, e anche che ci sarà maggior supporto per il debito italiano. La transizione verde richiederà investimenti, e impatterà molto il settore auto.
CREARE UN CLIMA DI FIDUCIA IN EUROPA
Zuleeg ha formulato la previsione che si arriverà a un accordo di coalizione prima di Natale, e che darà vita a un governo nel segno della stabilità e della continuità, che dovrà confrontarsi non solo con la transizione verde, ma anche sui grandi temi della sanità e dell’ineguaglianza sociale. Secondo Zuleeg, la Germania dovrà lavorare alla costruzione della fiducia con gli altri paesi europei, aprendo alla possibilità di rendere permanenti gli eurobond e il debito comune, e portando anche avanti un’agenda sulla difesa e la sicurezza comuni. Una maggior coesione europea sarà essenziale per posizionarsi nella competizione tra Usa e Cina, ma anche nelle relazioni non facili con i paesi vicini, Russia, Turchia ma anche Gran Bretagna.
POSITIVO IN ITALIA L’EFFETTO DRAGHI
Sull’Italia, Zuleeg ha parlato in termini molto positivi di un “effetto Draghi” sottolineando che Roma ha molta strada da fare sul percorso di trasformazione. Tornando alla Germania, Barberis ha sottolineato che il tradizionale motore della crescita industriale è diventato meno centrale, è impossibile replicare il tipo di crescita degli ultimi 15 anni, la gente si aspetta un cambiamento, per cui saranno chiave anche gli investimenti in istruzione e formazione, collegati al tema immigrazione, oltre ovviamente alla transizione verde.
IL POSTO DELL’EUROPA TRA USA E CINA
Anche per Barberis sarà importante l’attitudine del nuovo governo tedesco sul patto di stabilità e l’assetto fiscale. Per quanto riguarda il posizionamento globale, Barberis ha sottolineato che l’Europa ha grande affinità con gli USA, ma anche che la Cina è molto importante come partner economico, e che l’Europa è ancora troppo lontana da una struttura propria di difesa, di cui i casi Afghanistan e della fornitura dei sommergibili nucleari all’ Australia mostrano l’urgenza.
ROMA DEVE USARE BENE IL RECOVERY
Barberis ha condiviso l’apprezzamento per il governo italiano parlando di un ‘Effetto Draghi’ e sottolineando che l’Italia è il maggior beneficiario del Recovery Fund e sarà importante vedere come gestirà le risorse ricevute e come realizzerà le riforme. La ‘buona notizia’, secondo Barberis, è che Draghi ha aumentato la pressione sul governo di Roma, con un effetto Draghi molto positivo