ESG

Investire tematicamente nei macro-trend sostenibili

Far coincidere i macro-trend con un approccio sostenibile può fare la differenza quando si parla di investimenti: l'analisi degli esperti di Raiffeisen Capital Management

30 Settembre 2021 12:21

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ARTICOLO DA INVESTIRESOSTENIBILE.IT

COSA SI INTENDE PER INVESTIMENTO TEMATICO?


Il mondo della gestione del risparmio ha vissuto profondi cambiamenti dalla sua nascita. Rispetto ad altri settori della finanza è probabilmente l’area che ha mostrato il più alto livello di innovazione dei prodotti. Le società di gestione del risparmio hanno cercato di intercettare – se non addirittura generare – i bisogni degli investitori in primo luogo, e dei partner distributivi in secondo luogo. In quest’ottica di continua innovazione, i prodotti di gestione del risparmio si sono evoluti da due punti di vista:

Tecnico – affinamento delle tecniche di gestione, ricorso a metodologie innovative di gestione del processo di investimento, esplorazione di classi di attivo precedentemente trascurate, etc.

Marketing – lancio di prodotti atti soddisfare bisogni della clientela (fondi a cedola, fondi strutturati, etc.) o finalizzati a stimolare l’investitore alla sottoscrizione sfruttando tematiche di interesse macroeconomico e politico (fondi BRICS, fondi in valuta locale, etc.)

Negli ultimi anni hanno avuto molto successo i fondi tematici, ovvero quegli strumenti di gestione del risparmio che puntano su nuove idee di investimento, nuovi trend in grado (almeno nelle intenzioni) di consentire al risparmiatore di investire su aziende operanti in settori ritenuti promettenti nei prossimi anni/decenni. I fondi tematici (generalmente azionari) possono abbracciare varie tematiche di investimento, quali ad esempio l’innovazione tecnologica (biotecnologie, innovazione digitale, etc.), la sfera dell’uomo (nutrizione, educazione, benessere in generale, etc.), risorse naturali (singole materie prime o ‘cluster’ di materie prime).

I FONDI TEMATICI HANNO DAVVERO OTTENUTO COSÌ TANTO SUCCESSO?


Nel periodo che va da ottobre 2018 a settembre 2019 i fondi azionari attivi hanno registrato il peggior dato degli ultimi 10 anni, con rimborsi per 115 miliardi di euro circa, stando ai dati di Broadridge (società fornitrice di servizi). Secondo Broadridge, è interessante notare come, delle dieci categorie di fondi azionari che hanno riscontrato una maggiore raccolta durante i primi nove mesi del 2019, sette sono tematici. Fondi tematici con focus su immobili, ambiente, acqua, infrastrutture, etc. Il fatto che i flussi netti positivi (seppur moderati) si stiano riscontrando praticamente in tutte le categorie tematiche e che i deflussi di denaro si concentrino su strategie tradizionali porta – secondo Broadridge – ad una chiara conclusione: i gestori azionari attivi devono essere in grado di costruire e raccontare una storia d’investimento.

Secondo Diana Mackay, direttore Generale di Broadridge, “nelle principali categorie tradizionali è più difficile dimostrare che stai aggiungendo valore, il che porta gli investitori ad optare per strategie di gestione passiva. Tuttavia, i fondi tematici hanno una buona storia alle spalle, in questa tipologia di prodotti è facile farlo. Anche nei fondi azionari globali più venduti in Europa nel 2019, molti di loro hanno una storia che li caratterizza". La proposta di investimento tematico si basa sull'idea di selezionare le tendenze future prima che vengano riconosciute e valutate da altri partecipanti al mercato. Gli investitori che puntano sui prodotti tematici lo fanno perché convinti del potenziale dirompente del trend e del fatto che esso non si riflette ancora nelle valutazioni. Gli investimenti tematici sono anche prodotti più semplici da presentare e spiegare all’investitore finale e che, in un contesto di rallentamento economico, investono in aziende con forti aspettative di crescita.

TUTTI I FONDI TEMATICI SONO SOSTENIBILI?


Si crede – a volte erroneamente – che l’investimento tematico sia sempre sinonimo di investimento sostenibile. Questo fenomeno si verifica per una serie di motivazioni, tra le quali:

Investitori – in alcuni investitori finali è purtroppo diffusa una certa mancanza di conoscenza e/o possibilità di ottenere visibilità circa i titoli contenuti nei fondi di investimento tematici;

Case di gestione – alcune società di gestione adottano un approccio poco chiaro, non fornendo adeguata trasparenza e spiegazioni circa l’eventuale presenza di un approccio di sostenibilità nei propri fondi tematici. In alcuni casi vengono addirittura accostati il tema su cui si incentra la gestione del fondo ed aspetti di sostenibilità di cui a conti fatti – se si va ad analizzare i titoli oggetto di investimento – non vi è traccia;

Società distributrici – a volte i soggetti distributori dei fondi tematici propongono questi investimenti – in buona o cattiva fede – come investimenti sostenibili. Ciò avviene perché spesso il tema di investimento, solitamente innovativo, viene interpretato (o proposto agli investitori finali) come un tema che ricopre rilevanza in termini di sostenibilità, anche se in alcuni casi essa non è presente

INVESTIMENTI TEMATICI E EUROSIF


Sì, l’Eurosif (European Social Investment Forum, ovvero l’associazione che raggruppa i Forum per la Finanza Sostenibile di diversi paesi europei) menziona gli investimenti tematici sostenibili tra le sette strategie di gestione SRI. Come anticipato però, non tutti i fondi di investimento gestiti con un approccio tematico considerano aspetti di sostenibilità nel processo di investimento. Per fare chiarezza al riguardo l’Eurosif ha condiviso alcune riflessioni nel suo ultimo rapporto pubblicato nel 2018: “L’investimento tematico sostenibile è una strategia che include una varietà di temi per consentire agli investitori di scegliere aree specifiche di investimento, tipicamente con uno stretto legame allo sviluppo sostenibile. L'emergere di nuovi prodotti e l'attenzione su determinati temi è notevolmente aumentata, come dimostrato dalla crescita esponenziale di questa strategia negli ultimi cinque anni.

Investimenti a tema sostenibilità che si concentrano sui temi di investimento a lungo termine associati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile come la scarsità d'acqua, l'efficienza energetica, la riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili, il rendimento dell’agricoltura e l’accesso all'istruzione, per citarne alcuni, possono essere facilmente integrati nei portafogli. Inoltre, le proposte di investimento tematico possono essere utilizzate per guidare altri approcci, vale a dire il Best-in-Class, lo Stewardship ed Engagement e gli investimenti a impatto. La ricerca di Eurosif ha classificato le tematiche più popolari per gli investitori, riflettendo chiaramente una tendenza a sostenere la lotta contro il cambiamento climatico e le energie rinnovabili. Affinché gli investitori siano sicuri di utilizzare veramente le metriche giuste, possono ideare metodologie attraverso le quali tracciare l'efficacia della loro scelta di sostenibilità, misurando i parametri (cioè l'intensità di carbonio) che possono monitorare lungo l'intera catena del valore.”

Dai chiarimenti dell’Eurosif emergono i seguenti punti di attenzione:

• deve sussistere uno stretto legame tra il tema di investimento e la sviluppo sostenibile;

• l’investimento tematico può (e di regola, se implementato in maniera sincera ed approfondita, dovrebbe) accompagnare e guidare altri approcci di investimento SRI. Riteniamo che un prodotto di investimento tematico definito sostenibile dovrebbe in maniera naturale implementare anche altre strategie di gestione SRI come definite dall’Eurosif (esclusioni e/o engagement e/o Best in class e/o ESG integration, etc.);

• l’investimento tematico sostenibile deve implementare metodologie – ideate a tutela dell’investitore – che consentano a quest’ultimo di verificare “l’efficacia della loro scelta di sostenibilità”. Questo è un – seppur implicito – riferimento al fatto che esistono in commercio fondi tematici che non rivestono aspetti di sostenibilità.

COSA SI INTENDE PER FONDI TEMATICI SOSTENIBILI, ALLORA?


Guardando alla gestione SRI “sincera”, ovvero quella implementata considerando aspetti ambientali, sociali e di buon governo aziendale nel processo di investimento, i fondi tematici rappresentano sicuramente una valida strategia di investimento. Tali fondi possono infatti soddisfare il bisogno di “doppio rendimento” (finanziario e non) degli investitori, magari anche nell’ottica di raggiungimento di uno o più degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs – Sustainable Development Goals).

La sostenibilità dei fondi tematici – anche alla luce dei rilievi espressi precedentemente – può essere valutata secondo due aspetti fondamentali:

• Adeguatezza del/i tema/i individuato/i alla luce della gestione di un fondo sostenibile. Il tema di investimento individuato potrebbe per sua intrinseca natura essere incompatibile con una gestione SRI del fondo. Ad esempio, basti pensare a fondi che investono esclusivamente in aziende produttrici di armamenti, o fondi che dichiarano di mirare alla “transizione energetica” ma fortemente coinvolti nel finanziamento di aziende operanti nel settore dell’energia nucleare o dell’estrazione di gas naturale (in contrapposizione all’estrazione di petrolio e carbone);

Approccio di gestione “sincero” dal punto di vista ESG. Una volta individuato il tema d’investimento, esso deve essere implementato con un approccio sincero, ovvero considerando i rilevanti aspetti ambientali, sociali e di buon governo necessari alla gestione di un fondo SRI. Non è affatto scontato, infatti, che le aziende che operano in settori considerati “sostenibili” non abbiano coinvolgimenti in settori ritenuti “non sostenibili”, o che siano gestite in maniera consapevole rispetto a tematiche ambientali, sociali e di buon governo societario.

COSA CAMBIA PER LE AZIENDE


Si, è fortemente auspicabile che i fondi tematici che investono in megatrend sostenibili vengano gestiti adottando non solamente il criterio di investimento SRI Eurosif dell’investimento tematico sostenibile, ma anche altri. La gestione di un fondo tematico gestito in maniera “sincera” dal punto di vista ESG dovrebbe infatti (a titolo esemplificativo):

• Escludere settori/titoli non adeguati da punto di vista ESG (strategia di esclusione)

• Prevedere non solamente l’analisi finanziaria dei titoli oggetto di investimento, ma anche quella non finanziaria (o ESG – strategia “ESG Integration”)

• Essere in grado di stabilire quali aziende preferire (dal punto di vista ESG) all’interno del dato tema di investimento e/o del dato settore di attività (strategia “Best-in-Class”)

• Prevedere una continua opera di moral suasion nei confronti delle aziende oggetto (o potenzialmente oggetto) di investimento, eventualmente anche ricorrendo al voto in assemblea degli azionisti (strategia “Engagement & Voting”)

• Essere in grado di individuare e misurare (almeno ex-post) l’impatto sull’ambiente e la società degli investimenti implementati Dunque un fondo tematico gestito utilizzando varie strategie SRI dell’Eurosif consente di avere un profilo di sostenibilità maggiore, e contribuire maggiormente al reale ottenimento del “doppio rendimento”, ovvero quello finanziario e quello non finanziario (o ESG).

QUALI SONO E QUALI SARANNO I MEGATREND SOSTENIBILI?


Nel rispetto delle linee-guida illustrate precedentemente volte ad assicurare la costruzione di un portafoglio tematico che rivesta sinceri aspetti di sostenibilità, vi sono vari trend/temi su cui la società di gestione può focalizzarsi, per fornire all’investitore finale uno strumento finanziario che soddisfi i suoi bisogni.

Esempi di megatrend sostenibili possono riguardare i seguenti fenomeni, tutti con ampie dimensioni:

cambiamenti demografici - riguarda i settori dell'e-commerce, del turismo, della salute e del benessere, dello sport, della formazione e dell'istruzione privata, del “lifestyle food”, del benessere degli animali (e molto altro ancora);

cambiamenti climatici – riguarda l'agricoltura intelligente, l'energia alternativa, il riciclo dei rifiuti, l'acqua pulita o la mobilità elettrica;

cambiamenti tecnologici - nel campo della tecnologia si individuano metodi alternativi di pagamento, automazione e robotica, “cloud computing”, “big data”, “cyber-security”, giochi e realtà virtuale, 5G, etc; Dato che la gestione dei fondi investe sia nelle tendenze attuali che in quelle future, queste tendenze rappresentano anche i megatrend del futuro.

QUALI SONO I DRIVER CHE POSSONO RENDERE QUESTI FENOMENI INTERESSANTI?


L’individuazione dei megatrend su cui investire è fondamentale per il raggiungimento del cosiddetto “doppio rendimento”, ovvero quello finanziario unito al raggiungimento di contribuzione positiva alla società ed all’ambiente. Il gestore del fondo si dovrà assicurare, oltre alla congruità del tema prescelto in termini di sostenibilità e della sua implementazione “sincera”, della possibilità che il tema prescelto fornisca una prospettiva di rendimento finanziario interessante. A tale scopo, diventano importanti i driver che – secondo il gestore – possono alimentare nel tempo una crescita anche finanziaria delle aziende su cui si investe. Vediamo – in relazione ai temi individuati prima a titolo esemplificativo – i driver che potrebbero alimentarne uno sviluppo nel tempo:

1) Cambiamenti demografici

• Aumento della popolazione mondiale: entro il 2050 la popolazione mondiale salirà a 9,5 miliardi di persone (impatto su prodotti alimentari, materie prime);

• Invecchiamento nel mondo occidentale: ci sarà il triplo di persone di età superiore ai 65 anni, con un miliardo di pensionati in più rispetto ad oggi (impatto su industria farmaceutica, sanità, consumo);

• Urbanizzazione: entro il 2050 il 70% delle persone abiterà nelle città (impatta su infrastrutture, mobilità, trasporti, educazione);

• Il potere d'acquisto della popolazione anziana: esso è molto elevato (impatta su offerte specifiche per il tempo libero e le vacanze);

• Utenti internet attivi: acquisti online, una comoda alternativa.

2) Cambiamenti climatici

• Il 2016 è stato l‘anno più caldo di sempre, per il terzo anno consecutivo; il 2014 (seguito dal 2015 e dal 2016) è stato l‘anno più caldo dall‘inizio dei rilevamenti nel 1880, a causa del cambiamento climatico.

• Energie rinnovabili: eolico (produzione a basso costo, non inquinante, oggetto di sovvenzioni statali), solare, idroelettrico, clean tech;

• Efficienza energetica industriale: applicando le migliori pratiche e le tecnologie più recenti, le emissioni di CO2 potrebbero essere ridotte del 32% e si potrebbero anche ottenere notevoli risparmi sui costi;

• Efficienza energetica nella mobilità: auto e camion attualmente causano più del 60% dei gas di scarico al mondo;

• Efficienza energetica nell’edilizia: riscaldamento, climatizzazione e illuminazione sono responsabili di circa il 60% del consumo energetico negli edifici. I miglioramenti dell'efficienza potrebbero ridurre i consumi energetici del 50% e i costi del 30%; la spesa in questo settore è in aumento, anche a causa delle disposizioni di legge;

• Carenza idrica: gli ultimi 3 anni sono stati i più secchi da quando vengono registrati i dati; 2,4 mrd. di persone non hanno accesso a impianti sanitari appropriati, e nel 2030 la domanda di acqua sarà più alta dell‘offerta del 40% (impatta su trattamento delle acque, gestione delle risorse idriche, approvvigionamento idrico e infrastrutture, water-friendly energy);

• Batterie & Accumulatori: rappresentano una fonte energetica affidabile, indipendente dalla situazione meteorologica; l'offerta e la domanda possono essere meglio bilanciate grazie ad efficienti opzioni di stoccaggio; l'aumento continuo delle capacità di stoccaggio e della vita utile, e la contemporanea diminuzione dei costi di produzione rendono le batterie sempre più attraenti per lo stoccaggio di energia rinnovabile;

3) Cambiamenti tecnologici

• Smart Phone;

• Internet of Things;

• VR/AR & Gaming;

• Guida autonoma;

• Robotizzazione & Automazione.

Dunque gli investimenti tematici sostenibili possono rappresentare un modo innovatio per coniugare attesa di rendimento finanziario e supporto ad aziende innovative dal punto di vista ESG? Certamente, i fondi d’investimento gestiti con un approccio tematico sostenibile sono una validissima opzione per poter coniugare grandi potenzialità di crescita finanziaria (dato che investono in aree il cui potenziale di crescita è ancora parzialmente inespresso) con un’attenzione alle tematiche ESG. Bisogna tuttavia sincerarsi di individuare quei prodotti e quelle case di gestione che adottano un approccio ESG “sincero” anche nella gestione dei fondi tematici.

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