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Inflazione al 3,4%, livello più alto dal 2008
Le Borse europee continuano la seduta in rosso. A Piazza Affari proseguono le vendite sui titoli industriali, con Stellantis e Cnh Industrial in forte ribasso
1 Ottobre 2021 12:58
Aumenta l’inflazione. A settembre il tasso annuale Eurostat nell’area euro è stato del 3,4%, in rialzo rispetto al 3% di agosto. L’attesa degli analisti si fermava al 3,3%. L’energia registra il tasso annuale di crescita maggiore, 17,4% rispetto al 15,4% ad agosto, seguita dai beni industriali (2,1% dopo 2,6%), alimentari, alcol e tabacco (2,1% dopo 2) e servizi (1,7% dopo 1,1%). Se si esclude dal calcolo i prezzo dell’energia, il tasso di inflazione è dell’1,9%.
Per trovare un livello di inflazione così alto, bisogna tornare a gennaio e ottobre 2008, quando il tasso annuale era del 3,2% e a marzo 2008 quando era al 3,6%. In Germania il tasso di inflazione annuale a settembre era del 4,1% (dopo 3,4% ad agosto), in Spagna del 4% (dopo 3,3%), in Francia del 2,7% (dopo 2,4%), in Italia del 3% (dopo 2,5%). Eurostat pubblicherà i dati completi il 20 ottobre.
L’aumento dei prezzi nell’Eurozona, non ha dato vita secondo l’analisi della Bce a “second round effect”, ossia non si è tradotto in una spinta anche all’aumento delle richieste di retribuzione. Da un’analisi del Financial Times, emergono i primi segnali di un cambio di passo, soprattutto in Germania. Un numero crescente di lavoratori tedeschi sta chiedendo salari più alti, proprio a causa dell’aumento dell’inflazione.
Le Borse risentano del dato sull’inflazione, con ribassi su tutti i listini. Il Dax di Francoforte cede lo 0,73%, il Cac 40 di Parigi lo 0,63%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,53% e il Ftse 100 a Londra perde l’1%. Piazza Affari segna -0,58%, con vendite sui titoli industriali: Cnh Industrial -3,03%, Stellantis -2,17%, Buzzi Unicem -1,54%, STMicroeletronics -0,78%, Ferrari -0,75%, Pirelli -0,63%. Limita i danni Prysmian (-0,07%).
LIVELLO PIÙ ALTO DAL 2008
Per trovare un livello di inflazione così alto, bisogna tornare a gennaio e ottobre 2008, quando il tasso annuale era del 3,2% e a marzo 2008 quando era al 3,6%. In Germania il tasso di inflazione annuale a settembre era del 4,1% (dopo 3,4% ad agosto), in Spagna del 4% (dopo 3,3%), in Francia del 2,7% (dopo 2,4%), in Italia del 3% (dopo 2,5%). Eurostat pubblicherà i dati completi il 20 ottobre.
L’EFFETTO SUI SALARI
L’aumento dei prezzi nell’Eurozona, non ha dato vita secondo l’analisi della Bce a “second round effect”, ossia non si è tradotto in una spinta anche all’aumento delle richieste di retribuzione. Da un’analisi del Financial Times, emergono i primi segnali di un cambio di passo, soprattutto in Germania. Un numero crescente di lavoratori tedeschi sta chiedendo salari più alti, proprio a causa dell’aumento dell’inflazione.
A PIAZZA AFFARI GIÙ GLI INDUSTRIALI
Le Borse risentano del dato sull’inflazione, con ribassi su tutti i listini. Il Dax di Francoforte cede lo 0,73%, il Cac 40 di Parigi lo 0,63%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,53% e il Ftse 100 a Londra perde l’1%. Piazza Affari segna -0,58%, con vendite sui titoli industriali: Cnh Industrial -3,03%, Stellantis -2,17%, Buzzi Unicem -1,54%, STMicroeletronics -0,78%, Ferrari -0,75%, Pirelli -0,63%. Limita i danni Prysmian (-0,07%).
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