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Investire in azioni

Spiccano investimenti tematici e Cina, azionario più turbolento

Possibile una fase di maggiore volatilità sui listini con i price/earnings sotto pressione. Rimangono attraenti anche la Cina, dopo la correzione, gli investimenti tematici, il cloud computing e la cyber sicurezza

di Leo Campagna 4 Ottobre 2021 10:36
financialounge -  BlackRock Capital Group Invesco Neuberger Berman Pictet Am Raiffeisen Capital Management

POSSIBILE FASE UN PO’ TURBOLENTA SULL’AZIONARIO


In base all’analisi di Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, illustrata nell’articolo “Ethenea: possibili turbolenze in arrivo sui mercati azionari” sta cominciando la fase successiva del ciclo intermedio, una fase che in media dura quasi quattro anni. Anche se i rendimenti attesi dall’azionario non sono più così generosi come all’inizio della ripresa, rimangono comunque interessanti. Ma la transizione potrebbe essere “un po’ più turbolenta” sui mercati azionari, poiché gli operatori sono esposti a un nuovo tipo di incertezza sulle prospettive future. Sarà difficile generare un rendimento aggiuntivo sostenibile dalla sola allocazione settoriale, mentre è probabile una continua rotazione settoriale, in cui singoli temi occupano più spazio e mentre i temi di crescita strutturale possono fare la differenza a lungo termine.

I PRICE/EARNING POSSONO ANDARE SOTTO PRESSIONE


La Strategy Unit di Pictet Asset Management nell’articolo “Pictet AM: economia instabile ma il rallentamento è temporaneo" avverte che se l’espansione dell’offerta di moneta dovesse scendere sotto il tasso nominale di crescita del PIL, i rapporti prezzo/utili delle azioni globali subiranno una pressione, anche perché sono molto alti e Pictet si aspetta che si contrarranno tra il 5% e il 10% entro fine anno. Gli indicatori tecnici di Pictet AM mostrano che il sentiment azionario rimane neutrale in tutte le regioni, mentre forti tendenze a breve termine sostengono le obbligazioni, e, inoltre, una brusca perdita di momentum sta pesando sulle materie prime. In generale, nota in conclusione la Strategy Unit di Pictet Asset Management, la propensione al rischio degli investitori si è ridotta rispetto ai livelli euforici di metà maggio in tutte le classi di attivo.

IL VALORE AGGIUNTO DEGLI INVESTIMENTI TEMATICI


Gli investimenti tematici sostenibili possono rappresentare un modo innovativo per coniugare attesa di rendimento finanziario e supporto ad aziende innovative dal punto di vista ESG? Se lo domandano gli esperti di Raiffeisen Capital Management nella loro analisi sviluppata nell’articolo “Investire tematicamente nei macro-trend sostenibili”. Certamente, i fondi d’investimento gestiti con un approccio tematico sostenibile sono una validissima opzione per poter coniugare grandi potenzialità di crescita finanziaria (dato che investono in aree il cui potenziale di crescita è ancora parzialmente inespresso) con un’attenzione alle tematiche ESG. “Bisogna tuttavia sincerarsi di individuare quei prodotti e quelle case di gestione che adottano un approccio ESG genuino anche nella gestione dei fondi tematici” sottolineano i professionisti di Raiffeisen Capital Management.

CRITERI ESG E STRATEGIE FATTORIALI DI PORTAFOGLIO


Sempre più investitori scelgono un approccio fattoriale nell’ambito dell’intero portafoglio e in altre classi di attivi, oltre alle azioni, con l’obiettivo di controllare più efficacemente le fonti di rischio e di avere rendimenti superiori. L’attenzione crescente ai temi di sostenibilità e all’inclusione dei criteri ESG hanno contribuito alla crescita degli investimenti fattoriali, secondo il sesto Global Factor Investing Study annuale di Invesco. Uno studio, i cui dettagli sono disponibili nell’articolo
Global Factor Investing Study di Invesco: crescono gli investimenti fattoriali”, basato su un campione di 241 investitori fattoriali, responsabili della gestione di attivi per oltre 31 mila miliardi di dollari. La ricerca di Invesco sottolinea che gli investitori sono sempre più propensi a integrare i criteri ESG nell’ambito di una metodologia fattoriale dei loro portafogli

PERCHÉ LA CINA RESTA INTERESSANTE


Yan Taw (YT) Boon, Director of Research Asia di Neuberger Berman, nell’articolo “Neuberger Berman: la Cina resta interessante nonostante la svolta politica” focalizzato sulla nuova strategia cinese nel contesto panasiatico, ritiene che nonostante il riorientamento strategico che ha di fatto cambiato le regole del gioco, la Cina resti un mercato interessante, mentre aumenta nel resto dell’Asia la diversità delle opportunità di investimento. Oggi la Cina comincia a guardare più in alto nella catena del valore, e le autorità non puntano più su consumi e servizi internet, ma mirano a sostenere l’industria di alta qualità e la produzione tecnologicamente avanzata: veicoli elettrici, energie rinnovabili, applicazioni industriali di Internet of Things e, soprattutto, il settore altamente strategico dei semiconduttori.

IL CLASSICO MERCATO ADATTO ALLA SELEZIONE DEI TITOLI


Le recenti forti turbolenze del mercato dimostrano che chi investe in Cina deve essere consapevole dei maggiori rischi che comporta questa scelta. “Grazie alla nostra esperienza trentennale di investimenti nel Paese riteniamo possibile individuare buone opportunità tra le varie regolamentazioni e flessioni economiche. La Cina rappresenta il classico mercato adatto alla selezione dei titoli, avendo cura di individuare le singole aziende all’interno di quelle di alta qualità e caratterizzate da un’innovazione continua” riferisce nell’articolo “Capital Group: energia verde, auto elettriche e pharma, ecco le opportunità d’investimento in Cina” Noriko Chen, Equity Portfolio Manager di Capital Group.

FOCUS SUL SETTORE BIOFARMACEUTICO


Il Covid ha trasformato anche il settore biofarmaceutico che “negli ultimi 2 anni si è ritrovato in uno scenario senza precedenti, che ha portato nuove opportunità per alcuni player e difficoltà ad altri”, commenta nell’articolo “LGIM: “Nuove opportunità da cogliere nel settore biofarmaceutico” Aanand Venkatramanan, Head of ETF Investment Strategies di LGIM. “Evaluate Pharma riporta che nei primi due trimestri del 2021, le quotazioni nel settore delle biotecnologie hanno raggiunto i 9 miliardi di dollari e le start-up private hanno raccolto 15 miliardi in venture cash”.

OPPORTUNITÀ NEL CLOUD E NELLA CYBER SICUREZZA


Nigel Bolton, co-chief Investment Officer, Fundamental Equities, di BlackRock, nell’articolo “BlackRock vede ancora valore nelle azioni nonostante i mercati ai massimi: ecco i settori favoriti” mette in evidenza opportunità in quattro settori: tecnologia, industriali, lusso e l’azionario europeo, Gran Bretagna inclusa. Nella tecnologia il COVID ha accelerato la digitalizzazione già in atto, la domanda di pubblicità e di marketing digitali dovrebbero continuare a crescere rapidamente, il cloud computing è fondamentale ma rappresenta ancora solo lo 0,25% del PIL globale, la sicurezza informatica è un’altra area di forte crescita in quanto il lavoro flessibile porta nuovi rischi. A breve termine, anche le prospettive dei semiconduttori rimangono eccezionali, secondo Bolton.
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