Borse aprono in rosso su rischio inflazione
Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente, in scia ai ribassi dell’Asia. Per il Financial Times l'economia italiana ha "il vento in poppa". Il prezzo del petrolio continua a correre
Le Borse europee iniziano la giornata in rosso, in scia all’Asia. A Milano il Ftse Mib segna -1,11%, a Francoforte il Dax -1,12%, il Cac 40 di Parigi -1,05%, l’Ibex 35 di Madrid -1,39% e il Ftse 100 di Londra -1,06%. In netto calo anche la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a -0,94%, spinto in ribasso dalle preoccupazioni per il balzo dei prezzi energetici e per l’inflazione.
SEMPRE CARO-ENERGIA
A tenere banco sui mercati è sempre il tema dei prezzi dell’energia, alla vigilia dei dati sull’inflazione Usa di settembre e della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
FOCUS DEL FINANCIAL TIMES
Tornado in Europa, per il Financial Times, l’Italia sta cambiando marcia nel percorso di ripresa, con un rialzo più grande di qualsiasi altro Paese del G7 negli ultimi cinque mesi, dopo un ampio programma di vaccinazione, e grazie ai robusti investimenti e alle esportazioni. Le stime del Pil sono del 6% quest’anno, in linea con l’Ocse e le previsioni internazionali. La nostra economia viaggia “col vento in poppa”.
PETROLIO ANCORA IN RIALZO
Non sembra dare segni di rallentamento la corsa del petrolio, con il prezzo del greggio che continua a salire: il Brent con scadenza dicembre torna a sfiorare quota 84 dollari al barile, sui massimi da tre anni, mentre il Wti novembre viene scambiato a 80,73 dollari al barile. Sul valutario cambio euro/dollaro stabile, a 1,1564. Lo spread in avvio di scambi si attesta a 103 punti base.