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Natixis: tra inflazione e crescita dei consumi, ecco come deve cambiare il portafoglio

Gli analisti James Beaumont e Nuno Teixeira spiegano come raggiungere il punto di equilibrio nel posizionamento strategico degli investimenti alla luce dei prossimi passi delle banche centrali e della ripresa post pandemica

13 Ottobre 2021 20:00

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La lista dei rischi per gli investitori continua a allungarsi, ma i principali continuano a essere inflazione e tapering. Le pressioni sui prezzi continuano a montare per l'impennata dei prezzi dell'energia, i colli di bottiglia dell’offerta non sembrano essere risolti, le scorte si stanno esaurendo, mentre la domanda repressa continua a dispiegarsi con la riapertura dell'economia. E’ un fattore che sta contribuendo ad intensificare i dibattiti sul tapering, con le Banche centrali consapevoli che le pressioni potrebbero durare più a lungo di quanto previsto. La Fed ha indicato che "una moderazione nel ritmo degli acquisti di asset potrebbe presto essere giustificata", e l’annuncio che potrebbe arrivare a novembre.

TASSI IN RIALZO MA AGGIUSTAMENTI GRADUALI


James Beaumont e Nuno Teixeira di Natixis Investment Managers Solutions, segnalano le attese di un potenziale primo rialzo dei tassi già a fine 2022 negli Usa, mentre la Banca d'Inghilterra ha aumentato la stima d'inflazione a fine anno al 4%, lasciando intendere un possibile rialzo dei tassi l’anno prossimo e la Banca centrale norvegese è stata la prima in Europa ad aumentare il tasso principale. I due esperti di Natixis IM non pensano che ci sarà un reale problema in grado di mettere in discussione la ripresa, perché gli aggiustamenti saranno graduali e anticipati dai mercati, ma i rendimenti sono balzati a livello globale e tornati ai livelli di giugno, con il Gilt a 10 anni che ha toccato il massimo livello di due anni.

RIPRESA ANCORA SOSTENUTA


Natixis IM si aspetta che i rendimenti continuino a salire di pari passo con la normalizzazione monetaria, il dispiegamento della ripresa e la persistenza di pressioni inflazionistiche, ritenendo ancora che l'inflazione possa essere transitoria, ma probabilmente rimarrà ancorata ad un livello più alto prima di iniziare la fase calante. Intanto, nonostante segnali di rallentamento, la ripresa economica rimane sulla buona strada, probabilmente ha superato il picco, ma pur decelerando, secondo Natixis IM rimarrà ad un livello elevato. L'attività manifatturiera rimane forte e i servizi hanno ancora margine di recupero per riprendere la crescita.

AMPIO SOSTEGNO FISCALE IN USA E UE


Il sostegno fiscale inoltre continua ad essere ampio con il pacchetto bipartisan di infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari e il piano da 3.500 miliardi attualmente in discussione al Congresso USA, mentre l’aumento del limite del debito federale è ancora in discussione, ma il Tesoro ha preso provvedimenti per fornire i fondi necessari a evitare lo shutdown. In Europa, i paesi dell’Unione continuano a ricevere le prime tranche del Recovery Fund da 750 miliardi di Euro.

MERCATO SOSTENUTO DALLA CRESCITA DEGLI UTILI


Natixis IM sottolinea che c'è ancora molta liquidità e domanda repressa da impiegare, e che la solidità della spesa dei consumatori dovrebbe continuare a sostenere la ripresa, per cui in linea generale si aspetta una forte crescita economica nonostante la fase di decelerazione, con un forte sostegno da parte delle Banche Centrali e della spesa pubblica. Le valutazioni rimangono a livelli elevati, ma i due esperti di Natixis IM credono che la crescita degli utili continuerà a sostenere il mercato nei prossimi mesi.

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