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Il sondaggio

Invesco: “Perché gli investitori globali continuano a scommettere sugli asset cinesi”

Il sondaggio China Position 2021 di Invesco rivela che nell’ultimo anno è aumentata o rimasta stabile l’esposizione cinese degli investitori globali e che prevale la tendenza a ulteriori incrementi nei prossimi 12 mesi

di Leo Campagna 16 Ottobre 2021 10:00
financialounge -  Chin Ping Chia cina Invesco investimenti Morning News Scenari

L'86% degli investitori globali ha aumentato o mantenuto la propria esposizione cinese negli ultimi 12 mesi, mentre il 64% prevede ulteriori incrementi nei prossimi 12 mesi. Lo rileva il sondaggio (China Position 2021) condotto da Economist Impact e commissionato da Invesco sull’esposizione cinese degli investitori globali. L’indagine è stata condotta tra giugno e luglio 2021 coinvolgendo 200 professionisti senior degli investimenti di asset manager in Nord America, Asia Pacifico, Europa e Medio Oriente.

LE NECESSITÀ E I VANTAGGI DI UN’ALLOCAZIONE IN CINA A LUNGO TERMINE


"Dal sondaggio” ha dichiarato Chin Ping Chia, Head of Business Strategy and Development, China A Investments, presso Invesco “emerge che i proprietari di asset internazionali hanno mantenuto praticamente invariato il proprio sentimento sull’esposizione cinese negli ultimi 12 mesi. Riteniamo che i risultati rivelino come gli investitori globali riconoscano la necessità e i vantaggi di un'allocazione in Cina a lungo termine mentre l'economia sottostante continua ad evolvere e a trasformarsi".

VISIONE STRATEGICA


Osservando i risultati raccolti, si nota che il 60% degli intervistati prevede che nei prossimi 12 mesi le condizioni economiche in Cina possano essere migliori rispetto a quelle globali. La pandemia ha trasformato il comportamento economico e i mercati finanziari, ma non sembra aver modificato la visione strategica degli investitori di investire in Cina o dove identificare le opportunità. Cresce l’attenzione soprattutto per quanto riguarda i mercati alternativi e la tecnologia

TRASFORMARSI IN UNA POTENZA DELL’INNOVAZIONE


“La Cina rappresenta da tempo una delle economie digitali più sofisticate a livello mondiale. Pechino persegue l’ambizione di avanzare ulteriormente nel segmento della tecnologia avanzata per trasformarsi in una potenza dell'innovazione. Con il continuo rafforzamento dell’influenza di Pechino sull'economia globale, gli investitori a lungo termine sono destinati a trarre i migliori profitti con un'esposizione adeguata negli asset cinesi legati ai temi della nuova economia", ha osservato Chin Ping Chia.

LE ASSET CLASS PIÙ GETTONATE


Le asset class più gettonate per la maggior parte degli intervistati sono, nell’ordine, le azioni cinesi onshore (52%), le obbligazioni onshore (51%) e le azioni offshore, comprese le azioni H e i titoli ADR cinesi quotati negli Stati Uniti (50%): percentuali che non si discostano molto dalle rilevazioni del 2019. Le tre principali asset class nelle quali gli intervistati prevedono di aumentare le allocazioni nei prossimi 12 mesi sono invece il settore immobiliare (40%), la proprietà diretta di società (39%) e altri mercati alternativi (38%) a conferma di come gli strumenti illiquidi rimangano al centro dell’attenzione dei proprietari di asset globali, alla luce dell'attuale contesto di tassi bassi per il mercato obbligazionario e la persistente volatilità dei mercati azionari.

LA CRESCENTE INFLUENZA DEI FATTORI ESG


Un altro aspetto di rilievo che emerge dal sondaggio di Invesco è la crescente influenza dei fattori ESG nelle scelte di asset cinesi. Il 62% degli intervistati afferma di adottare sistematicamente o regolarmente gli investimenti ESG come parte delle proprie considerazioni sulle esposizioni in Cina. Il 66%, invece, afferma di aver incrementato la propria esposizione cinese sulla base dei loro obiettivi ESG, grazie alla maggiore importanza conferita all’ESG sia dalle aziende che dal governo cinesi.

UN RUOLO DI RILIEVO NELLA MITIGAZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO


Gli standard cinesi di divulgazione e reporting in materia di ESG sono migliorati negli ultimi cinque anni, spinti da una maggiore consapevolezza delle questioni ESG sia da parte delle aziende che degli investitori. “Il paese ha annunciato l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2060 per svolgere un ruolo rilevante nella mitigazione del cambiamento climatico futuro. Crediamo che le ambizioni ESG e climatiche della nazione porteranno cambiamenti di vasta portata nel panorama degli investimenti in Cina e modelleranno il modo in cui le aziende cinesi operano" conclude il manager di Invesco.
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