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Problema globale

Columbia Threadneedle: il cambiamento climatico aumenta i rischi di incendi

Nell’analisi di Natalia Luna e Kyle Bergacker (Columbia Threadneedle Investments) si sottolinea come l’aumento degli incendi, non solo negli Usa, ha sempre più un impatto sul Pil. E come tenerne conto per investire

di Redazione 19 Ottobre 2021 07:50
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Nel 2020 in California sono andati a fuoco un milione e mezzo di ettari. L’anno scorso è stato tra i peggiori per quanto riguarda gli incendi boschivi. Durante il lockdown, il Nord America è stata l’unica area del mondo con livelli di inquinamento in aumento. Il motivo è proprio legato agli incendi. “La stagione degli incendi del 2021 è già sulla buona strada per superare la devastazione causata lo scorso anno, proprio mentre gli Stati Uniti occidentali e nord-occidentali sono alle prese con una siccità e un caldo da record”, spiegano Natalia Luna, Analista senior investimenti tematici, Investimento responsabile e Kyle Bergacker, Analista senior investimenti tematici, Investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments. Il bilancio da inizio anno è preoccupante: 40mila incendi in 13 Stati che hanno già consumato 1,9 milioni di ettari.

L’IMPATTO SUL PIL


Secondo l'analisi del rischio di incendi boschivi pubblicata nel 2019 da Verisk (Wildfire Risk Analysis), 4,5 milioni di abitazioni statunitensi sono state identificate come ad alto o estremo rischio di incendio, con più di due milioni nella sola California. Se i costi legati ai danni alle proprietà e le devastazioni della fauna selvatica sono facili da calcolare, meno immediato è verificare l’impatto per il Pil. Secondo gli esperti di Columbia, “il costo diretto degli incendi è significativo, ma a livello del Pil questi eventi tendono a controbilanciarsi: le proprietà vengono distrutte (il Pil ne risente) ma poi sono ricostruite (una manna per il Pil)”.

I COSTI NASCOSTI


Ci sono una miriade di altri costi che tipicamente non vengono conteggiati o presi in considerazione dagli investitori. Per questo, prosegue l’analisi di Columbia, il calcolo accurato dei rischi economici posti dagli incendi boschivi “richiederà sempre più una metodologia di valutazione della perdita potenziale di beni fisici che vada oltre la semplice estensione dei terreni e che tenga conto dell'impatto a lungo termine sulla sostenibilità, la salute e la società civile”.

LA PORTATA DEL RISCHIO


Un rapporto del 2018 del Center for Disaster Philanthropy ha rilevato che 215 delle 500 maggiori aziende del mondo rischiano di perdere mille miliardi di dollari di qui a cinque anni a causa degli impatti degli eventi climatici, tra cui appunto gli incendi. “L'aumento della gravità e della frequenza degli eventi meteorologici estremi colpirà sempre più società, il che potrebbe modificarne il profilo di rischio, con importanti implicazioni sul piano finanziario”, aggiungono gli esperti di Columbia. "In qualità di investitori, dobbiamo essere in grado di capire quali aziende sono a rischio e introdurre questi rischi nei nostri modelli di investimento e di allocazione", ha precisato Roger Wilkinson, Responsabile della ricerca azionaria per la regione EMEA e in materia di investimento responsabile. "Considerare gli impatti diretti non basta. Dobbiamo tenere conto degli effetti degli incendi e di altri disastri ambientali lungo tutta la catena di produzione”.

NUOVI MODELLI PER I RISCHI


Il team di scienza dei dati di Columbia Threadneedle Investments può costruire modelli analitici per i fenomeni quali i rischi di incendio. L’analisi riguarda 5mila aziende per capire il loro rischio di incendio. Le sedi fisiche sono caratterizzare da strutture e rischi unici, e gli sforzi di mitigazione possono fare la differenza. “La sola vicinanza alle zone soggette a incendi non è un indicatore di rischio”, precisano gli analisti di Columbia. "Mentre gli incendi boschivi più letali, nel 2018, hanno distrutto molte case e altre infrastrutture fisiche, l'inquinamento atmosferico generato ha determinato un grave deterioramento della salute delle persone, che si è tradotto in un calo della produttività in California”. Il rallentamento della produzione ha avuto ripercussioni sulle catene di approvvigionamento economico in California così come negli altri 49 stati degli USA e all’estero.

UN PROBLEMA GLOBALE


Il rischio incendi non riguarda solo gli Stati Uniti. Anche in Australia e perfino in Siberia si stanno registrano temperature record e incendi, mentre l’ondata di calore senza precedenti e gli incendi boschivi divampati in Grecia durante l’estate sottolineano l’aumento del rischio legato ai cambiamenti climatici. “Decine di aziende dell'S&P 500 (attive nel settore immobiliare, ricettivo e degli alimenti e bevande) attualmente includono informative sul rischio di incendi nei loro 10-K Report”, precisano Luna e Bergacker. “Il loro numero è in aumento rispetto ai pochi casi di un decennio fa, ed è probabile che continuerà a crescere man mano che più investitori richiedono una maggiore trasparenza in materia di fattori di rischio ESG”. I rischi legati agli incendi boschivi, in futuro, dovranno essere tenuti sempre più in considerazione nella pianificazione del processo di investimento.
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