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Agroalimentare

Cresce la domanda di vino green

Nel 2020 volumi in aumento nonostante la pandemia, i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità e le aziende si adeguano

di Antonio Cardarelli 25 Ottobre 2021 13:03
financialounge -  Agroalimentare Mood Valoritalia vino

Il settore vitivinicolo italiano ha resistito alla pandemia e ora è pronto a conquistare nuove fette di mercato. È quanto emerge dal rapporto annuale Valoritalia, l'ente che attualmente certifica il 43% delle denominazioni di origine in Italia per circa 2 miliardi di bottiglie e 8 miliardi di euro di valore. La ricerca, condotta insieme a Nomisma, mette in evidenza le tendenze emergenti tra i consumatori di vino e analizza le risposte delle aziende.

VOLUMI IN CRESCITA


Per quanto riguarda i volumi, nel 2020, nonostante le chiusure di ristoranti e attività dovuta al Covid-19, l'imbottigliato complessivo ha registrato una crescita dell'1%. E nel 2021, secondo i primi dati, la crescita dei volumi è di circa il 13% rispetto all'anno precedente. Ma nella ricerca è emerso soprattutto un dato: anche nel settore del vino la svolta verso la sostenibilità guiderà il mercato del futuro. Vini biologici, sostenibili e a basso contenuto alcolico: è questo. l'identikit della bottiglia preferita dai consumatori nei prossimi anni.

SOSTENIBILITÀ IN PRIMO PIANO


Nel momento dell'acquisto, infatti, il 64% tiene d'occhio soprattutto la denominazione di origine e l'indicazione geografica. Il 20% del campione intervistato ha dichiarato di controllare la presenza di marchi bio e certificazioni di sostenibilità mentre il 12% presta attenzione alla gradazione alcolica, in crescita rispetto al 9% dello scorso anno. Dunque anche il vino rientra nel generale aumento verso l'attenzione alla sostenibilità che interessa il 61% dei consumatori italiani, sempre più propensi a riempire il carrello della spesa di prodotti "green".

LA RIERCA


L'Osservatorio Nomisma-Valoritalia sul valore delle certificazioni nel percepito di produttori e consumatori ha coinvolto oltre 100 imprese vitivinicole e 1000 consumatori di vino tra i 18 e i 65 anni in due diversi step di indagine, realizzati a distanza di un anno l’uno dall’altro (a settembre 2020 e 2021). Ne emerge una sempre crescente attenzione nei confronti delle certificazioni. Sia da parte dei consumatori, che mostrano particolare fiducia nei confronti dei prodotti certificati, che sul versante delle imprese.

L'ESEMPIO DI EQUALITAS


“La ricerca di Nomisma Wine Monitor – ha commentato Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Equalitas – definisce scenari in costante evoluzione, dove concetti come quello della sostenibilità, declinato nelle sue diverse accezioni, offrono importanti impulsi alle trasformazioni dei mercati e alle richieste degli stessi. Questo sia dal lato della domanda che sul fronte dell’offerta. Il caso Equalitas, il cui standard in pochi anni ha ottenuto concreti riconoscimenti da parte dei principali organismi internazionali e dei più importanti monopoli del Nord Europa, ne è un felice esempio. La direzione è segnata e fa piacere vedere come grandi imprese vitivinicole italiane ci seguano in questo percorso sul quale siamo stati tra i primi a muoverci”.

IL MERCATO DEL FUTURO


“Origine, sostenibilità e attenzione alla salute rappresentano le tre direttrici principali nella scelta di consumo degli italiani in questo “new normal” che coinvolgono necessariamente anche il vino, ha dichiarato Denis Pantini, responsabile agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma. La gran parte delle imprese intervistate ritiene infatti che i vini biologici, sostenibili e a basso contenuto alcolico saranno quelli che guideranno i trend di mercato del prossimo futuro e per intercettare queste opportunità, il ruolo delle certificazioni diventa sempre più importante, in particolare per eliminare quella discrasia esistente nel consumatore tra richiesta di un attributo e acquisto effettivo del vino che lo rappresenta.
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