Neutralità sull'azionario

Pictet AM: più liquidità e titoli difensivi in portafoglio

Nel suo Barometro dei mercati, la casa ginevrina ritiene che il rally iniziato nel 2020 stia volgendo al termine, per cui mantiene neutralità sull’azionario. Upgrade del Giappone e preferenza per il debito cinese

di Stefano Caratelli 25 Ottobre 2021 19:00

financialounge -  azionario investimenti liquidità Pictet Am
Riduzione dell’esposizione alle obbligazioni e aumento della liquidità in vista della preparazione all’uscita dagli stimoli da parte delle banche centrali. Miglioramento a neutrale del giudizio sul Giappone sulla scia degli sviluppi politici positivi. Sovrappeso del settore azionario della sanità nell’ambito di un passaggio ai titoli difensivi. Nel reddito fisso e nelle valute, preferenza per il debito sovrano cinese motivato dalla bassa inflazione, dai rendimenti interessanti e dalla probabilità di ulteriori stimoli da parte della banca centrale. In generale mantenimento di un posizionamento neutrale sulle azioni, continuando però a incrementare l’allocazione in segmenti difensivi per timore aumento dei rischi per la crescita globale.


LE BANCHE CENTRALI PREPARANO LA RIDUZIONE DELLO STIMOLO


Sono le indicazioni di allocazione di portafoglio del Barometro di ottobre 2021, a cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management, secondo cui il rally iniziato nella primavera del 2020 sembra volgere al termine, mentre la volatilità del mercato è in risalita, rallentano la crescita economica e degli utili, e le banche centrali si preparano a ridurre gli stimoli monetari. Inoltre, le valutazioni sono giudicate ‘tirate’. L’upgrade del Giappone è motivato dal cambio di leadership nel governo, con Fumio Kishida nuovo primo ministro che apre la prospettiva di cambiamento invocata da tempo dagli investitori. Nell’esposizione azionaria regionale, Pictet AM mantiene una forte preferenza per l’Europa, dove la dinamica economica è più resiliente e le valutazioni sono ancora ragionevoli.

L’AUMENTO DEI RENDIMENTI NON BASTA A FERMARE L’AZIONARIO


Il Barometro osserva che storicamente un aumento dei rendimenti reale non è positivo per le azioni, ma è raro che da solo sia sufficiente a fermarne il trend al rialzo. A settembre le azioni avevano sofferto più delle obbligazioni, ma la prospettiva di innalzamento dei tassi ha favorito le banche. Nel reddito fisso invece, i titoli di Stato cinesi hanno sovraperformato gli omologhi dei mercati emergenti e sviluppati, sostenuti da un basso tasso di inflazione, dalla prospettiva di una politica monetaria più accomodante e dal rendimento interessante. Altrove, sia le obbligazioni in valuta forte che locale dei mercati emergenti sono state penalizzate dal dollaro forte, mentre l'avversione al rischio complessivamente aumentava.


PIÙ VULNERABILI I SETTORI ORIENTATI ALLA CRESCITA


Il renminbi cinese ha invece esibito una notevole resilienza nonostante il calo dei mercati azionari nazionali. Guardando alla storia, le aree azionarie e i mercati che potrebbero essere impattati da rendimenti più elevati, il Barometro di Pictet AM indica tra le aree più vulnerabili i mercati azionari e i settori più orientati alla crescita, mentre i maggiori beneficiari tendono a essere le regioni e i settori value ciclici, come i titoli finanziari e le azioni dell'America Latina.

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