La ricerca

Schroders: più della metà degli italiani dice sì agli investimenti sostenibili

Schroders Global Investor Study 2021, condotto a livello globale, mostra che la pandemia ha accelerato la propensione agli investimenti ESG, soprattutto in tema sociale. La fascia 51-70 anni più favorevole

di Stefano Caratelli 26 Ottobre 2021 14:29

financialounge -  Andy Howard daily news ESG finanza sostenibile investitori Schroders Schroders Global Investor Study
La pandemia ha spinto il tema sostenibilità tra le priorità delle agende mondiali, e la sua crescente rilevanza trova ora riscontri anche negli orientamenti degli investitori italiani. Dalla ricerca Schroders Global Investor Study 2021, che ha coinvolto oltre 23.000 persone in 33 Paesi, emerge infatti che più della metà degli investitori italiani, pari al 55%, è pronto ad abbracciare un portafoglio di investimento interamente sostenibile, a parità di rischi, diversificazione e commissioni, in linea con il dato globale del 57%. Lo spaccato generazionale mostra che i più inclini ad accogliere l’approccio responsabile agli investimenti non sono i più giovani, ma quelli in età compresa tra 51 e 70 anni, pari al 58%, seguiti dalla fascia 18-37 anni e dagli over 71, entrambi al 52%, e infine quelli tra i 38-50 anni, pari al 49%.

LA PANDEMIA HA ACCELERATO IL TREND


Sembra che la pandemia abbia dato un’ulteriore spinta, tanto che il 56% degli italiani dichiara di assegnare oggi maggior importanza alle questioni sociali rispetto al pre-Covid, mentre il 55% ha la stessa percezione in riferimento a quelle ambientali, anche qui in linea con le medie globali, rispettivamente al 57% e 55%, in questo caso con i più giovani e i più anziani sulla stessa linea. Le questioni sociali sono diventate più rilevanti per il 63% degli investitori nella fascia 18-37 anni e per il 60% degli over 71. Le tematiche ambientali risultano più importanti per il 58% della fascia 18-37, per il 57% degli over 71, per il 56% della fascia 51-70 e per il 51% della fascia 38-50.

PER IL 40% SONO ATTRAENTI PER IL RENDIMENTO


A livello di motivazioni, il 36% degli italiani ha indicato di apprezzare gli investimenti sostenibili per le implicazioni sulla società e il 49% per quelle sull’ambiente. Ma colpisce che ben il 40% degli investitori italiani ha affermato di trovarli attraenti per il profilo di rendimento, un dato superiore rispetto al 38% degli investitori globali. Schroders segnala anche che gli investitori più giovani sembrano essere maggiormente consapevoli del potenziale di rendimento degli investimenti ESG: il 54% della fascia 18-37 li ritiene interessanti per questo profilo, contro il 42% della fascia 38-51 e il 38% degli over 51.

MARGINI PER ULTERIORI PROGRESSI


Il trend complessivo è definito da Schroders incoraggiante, ma il margine per ulteriori progressi è ancora ampio: dallo studio è emerso che il 48% degli investitori italiani, contro il 53% a livello globale sarebbe incoraggiato ad aumentare l’allocazione sostenibile se avesse a disposizione dati o prove che dimostrino che genera rendimenti migliori. Tra gli elementi che potrebbero incoraggiare Schroders segnala una reportistica regolare che dimostri l’impatto sociale e ambientale degli investimenti e una certificazione ESG da parte di un ente terzo. Crescono specularmente anche le pressioni per un’azione contro le pratiche non sostenibili.

RESPONSABILITÀ DI GOVERNI E AUTORITÀ


Dallo studio di Schroders emerge che tre quarti degli investitori italiani ritiene che la responsabilità di mitigare i cambiamenti climatici dovrebbe ricadere su governi e autorità normative, mentre oltre due terzi indica le aziende come responsabili e il 58% indica invece case di gestione e principali azionisti. L’azione contro le disuguaglianze dovrebbe invece essere responsabilità di governi e autorità per il 74% degli italiani, delle organizzazioni intergovernative per il 68% e di case di gestione e principali azionisti per il 53%. Infine, il miglioramento delle governance aziendali compete a governi e autorità per il 68%, alle aziende per il 65% e a case di gestione e principali azionisti per il 63%.

ASPETTATIVE CRESCENTI VERSO GLI ASSET MANAGER


Andy Howard, Global Head of Sustainable Investments, Schroders, ha commentato: “Questi risultati mettono a nudo le crescenti aspettative degli investitori verso gli asset manager riguardo alla gestione del cambiamento climatico. Miriamo a garantire che gli investimenti da noi gestiti siano allineati alla transizione verso un pianeta più sostenibile e beneficino delle relative opportunità. In quanto custodi del patrimonio dei nostri clienti, influenziamo attivamente i comportamenti delle aziende in cui investiamo verso pratiche sostenibili e resilienti”.

Trending