Focus sull'azionario
Columbia Threadneedle Investments: allarmi sulle azioni ma il rischio è ben remunerato
Gli extra rendimenti promessi rimangono interessanti, a differenza di quelli obbligazionari che sono contenuti, e per il prossimo anno è prevista una crescita degli utili
di Stefano Caratelli 28 Ottobre 2021 19:00
Dopo 18 mesi di rialzi eccezionali dei mercati azionari, le valutazioni appaiono per la maggior parte elevate in termini assoluti. L'indicatore preferito dai ribassisti è il rapporto prezzo/utili rettificato per il ciclo, che va sotto la sigla CAPE, proposto da Shiller. L'indice, però, ha la brutta abitudine di registrare ampie oscillazioni anche in assenza di variazioni significative dei prezzi, ma prende gli utili su un periodo a 10 anni e ne divide la somma per il prezzo attuale, e quindi tende a diminuire quando una recessione regredisce. Toby Nangle, responsabile globale Asset allocation di Columbia Threadneedle Investments, ha qualche dubbio su questo parametro ma riconosce che prefigura con efficacia i rendimenti totali nei 10 anni successivi, e oggi si colloca sui livelli segnati solo durante il boom delle dotcom.
C'è un indicatore di allarme che lampeggia, ma Nangle osserva che le azioni offrono una promessa di partecipazione alla crescita dell'economia, mentre le obbligazioni promettono solo rendimenti oggi molto bassi. Utilizzando altri indicatori, gli extra rendimenti "promessi" dalle azioni rispetto alle obbligazioni appaiono oggi da discreti a interessanti, secondo Nangle. Ogni bolla rappresenta una coorte regionale o settoriale. Oggi ad esempio, la bolla più grande corrisponde al settore tecnologico statunitense, che costituisce la quota maggiore del mercato azionario globale, con quasi il 19% del valore dell'MSCI ACWI. La tecnologia USA ha evidenziato una crescita annualizzata degli utili attesi dell'11% l'anno e un rendimento totale annualizzato del 23%.
Alla fine, l'evoluzione percepita del potenziale di utili è un driver importante dell'andamento dei rendimenti azionari. Le implicazioni generali di queste analisi sono che i rendimenti obbligazionari sono contenuti, e la maggior delle comparazioni suggerisce che gli investitori sono ben remunerati per l'assunzione di rischio azionario. Nei prossimi 12-24 mesi l’esperto di Columbia Threadneedle Investments si aspetta una crescita sostenuta degli utili, ragion per cui le azioni appaiono appetibili nonostante le elevate valutazioni assolute. La validità di questa conclusione potrebbe essere inficiata da due minacce, una sul fronte degli utili e una sul versante delle valutazioni.
Le strozzature delle forniture e i bruschi rincari dei fattori produttivi stanno creando un contesto molto impegnativo per le aziende. Gli analisti e i gestori azionari di Columbia Threadneedle Investments segnalano che in questa situazione gli utili a breve, anziché essere determinati dall'evoluzione della domanda, sembrano dipendere più dalle strategie di copertura, dalla capacità di reperire componenti chiave, dall'approccio per affrontare le difficoltà del mercato del lavoro e dal pricing power.
Sul fronte delle valutazioni, osserva in conclusione Nangle, se l'àncora obbligazionaria si sgancia e i rendimenti aumentano notevolmente, i premi al rischio offerti dalle azioni potrebbero diminuire, e ciò influisce sull’analisi dell’inflazione, che secondo Columbia Threadneedle Investments aumenterà nel breve periodo, per poi indebolirsi rapidamente nel 2022. I rischi sono concreti, ma Nangle resta dell'avviso che gli investitori azionari ottengano in cambio una remunerazione adeguata.
AZIONI PIU’ LEGATE ALLA CRESCITA
C'è un indicatore di allarme che lampeggia, ma Nangle osserva che le azioni offrono una promessa di partecipazione alla crescita dell'economia, mentre le obbligazioni promettono solo rendimenti oggi molto bassi. Utilizzando altri indicatori, gli extra rendimenti "promessi" dalle azioni rispetto alle obbligazioni appaiono oggi da discreti a interessanti, secondo Nangle. Ogni bolla rappresenta una coorte regionale o settoriale. Oggi ad esempio, la bolla più grande corrisponde al settore tecnologico statunitense, che costituisce la quota maggiore del mercato azionario globale, con quasi il 19% del valore dell'MSCI ACWI. La tecnologia USA ha evidenziato una crescita annualizzata degli utili attesi dell'11% l'anno e un rendimento totale annualizzato del 23%.
IL DRIVER IMPORTANTE DEGLI UTILI
Alla fine, l'evoluzione percepita del potenziale di utili è un driver importante dell'andamento dei rendimenti azionari. Le implicazioni generali di queste analisi sono che i rendimenti obbligazionari sono contenuti, e la maggior delle comparazioni suggerisce che gli investitori sono ben remunerati per l'assunzione di rischio azionario. Nei prossimi 12-24 mesi l’esperto di Columbia Threadneedle Investments si aspetta una crescita sostenuta degli utili, ragion per cui le azioni appaiono appetibili nonostante le elevate valutazioni assolute. La validità di questa conclusione potrebbe essere inficiata da due minacce, una sul fronte degli utili e una sul versante delle valutazioni.
CONTESTO IMPEGNATIVO PER LE AZIENDE
Le strozzature delle forniture e i bruschi rincari dei fattori produttivi stanno creando un contesto molto impegnativo per le aziende. Gli analisti e i gestori azionari di Columbia Threadneedle Investments segnalano che in questa situazione gli utili a breve, anziché essere determinati dall'evoluzione della domanda, sembrano dipendere più dalle strategie di copertura, dalla capacità di reperire componenti chiave, dall'approccio per affrontare le difficoltà del mercato del lavoro e dal pricing power.
INVESTITORI AZIONARI REMUNERATI ADEGUATAMENTE
Sul fronte delle valutazioni, osserva in conclusione Nangle, se l'àncora obbligazionaria si sgancia e i rendimenti aumentano notevolmente, i premi al rischio offerti dalle azioni potrebbero diminuire, e ciò influisce sull’analisi dell’inflazione, che secondo Columbia Threadneedle Investments aumenterà nel breve periodo, per poi indebolirsi rapidamente nel 2022. I rischi sono concreti, ma Nangle resta dell'avviso che gli investitori azionari ottengano in cambio una remunerazione adeguata.