GAM Investments: Cop26 è un'opportunità che il sistema finanziario non può ignorare

Alla luce delle conclusioni del G20 di Roma e del dinamismo nei preparativi per il vertice, il mondo nutre grandi speranze per la 26esima Conferenza delle parti dell'Onu sui cambiamenti climatici (COP26) a Glasgow. Il presidente americano Joe Biden ha promesso di raddoppiare gli investimenti degli Stati Uniti per combattere il cambiamento climatico mentre Pechino ha annunciato un divieto storico sul finanziamento delle centrali a carbone all'estero. “Nei mercati dei capitali, i gestori patrimoniali che amministrano quasi la metà degli asset globali, tra cui GAM, si sono impegnati a diventare investitori net zero entro il 2050 firmando l'iniziativa Net Zero Asset Managers,” ha commentato Stephanie Maier, Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments.

STABILIRE OBIETTIVI DI EMISSIONI ZERO

Nei mesi precedenti alla COP26 si sono delineati progressi promettenti che tuttavia potranno portare a sviluppi strutturali solo se verranno ratificati accordi a livello globale sui sacrifici per limitare il cambiamento climatico. “Significa, in pratica, stabilire obiettivi di emissioni zero a livello nazionale e settoriale ma anche porre l'accento su una svolta green della finanza. Tenendo conto che cresce il numero di investitori che incoraggiano le aziende a cui sono esposti a fornire indicazioni dettagliate su come intendono ridurre le proprie emissioni”, ha spiegato Maier.

UN’ECONOMIA NUOVA E SOSTENIBILE

Il cambiamento climatico rappresenta infatti un rischio sistemico significativo non soltanto per il nostro pianeta ma anche per l'intero ecosistema finanziario. Ecco perché le opportunità presentate alla COP26 dovranno essere colte sia dalla classe politica sia dal settore finanziario, al fine di guadagnare slancio nella lotta globale contro il cambiamento climatico e gettare le basi per una struttura finanziaria di un'economia nuova e sostenibile.

FAVORIRE UNA TRANSIZIONE GIUSTA

“È vitale che i policymaker intercettino questo chiaro segnale dei mercati adottando forti politiche a livello internazionale capaci di stimolare ulteriori ambizioni, e soprattutto, l'implementazione di tali propositi”, ha aggiunto Maier di GAM Investments. Secondo la manager, inoltre, i programmi pianificati dovrebbero favorire una "giusta transizione", tramite la quale le nazioni più povere, i cui bisogni sono stati storicamente messi da parte a vantaggio dei pesi massimi dell'economia globale, non siano penalizzate.

INFRASTRUTTURA FINANZIARIA POST-COP26

Nel frattempo è incoraggiante vedere i tasselli fondamentali dell'infrastruttura finanziaria post-COP26 andare al proprio posto. L’iniziativa Climate Action 100+, promossa dagli investitori per garantire che le più grandi aziende responsabili delle emissioni di gas serra del mondo intraprendano le azioni necessarie per il cambiamento climatico, ha visto gli asset manager condividere le aspettative su come si presenteranno i settori alimentari, dell'energia e dell’acciaio a impatto zero” riferisce la manager.

LA TRANSITION PATHWAY INITIATIVE (TPI)

Un’altra iniziativa globale, la Transition Pathway Initiative (TPI), che coinvolge gli investitori e che valuta la preparazione delle aziende per la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, da gennaio si è strutturata per fornire gratuitamente dati climatici affidabili su emittenti di debito sovrano e su oltre 10.000 grandi aziende. “È probabile che assisteremo a un'ulteriore sostegno per l’informativa obbligatoria sul rischio climatico, in linea con la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD)” ha concluso la Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments.