Investire in azioni

Investitori sempre più informati guardano alle aziende innovative e sostenibili

L’aumento dei rendimenti obbligazionari non basta a fermare l’azionario ma gli investitori adesso preferiscono analizzare e scegliere. Opportunità nel cloud computing, nella cybersecurity e nell’energia in Cina

di Leo Campagna 2 Novembre 2021 08:41

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L’AUMENTO DEI RENDIMENTI NON BASTA A FERMARE L’AZIONARIO


Il Barometro di ottobre 2021, a cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management, osserva che storicamente un aumento dei rendimenti reale non è positivo per le azioni, ma è raro che da solo sia sufficiente a fermarne il trend al rialzo. A settembre le azioni avevano sofferto più delle obbligazioni, ma la prospettiva di innalzamento dei tassi ha favorito le banche. Nel reddito fisso invece, i titoli di Stato cinesi hanno sovraperformato gli omologhi dei mercati emergenti e sviluppati, sostenuti da un basso tasso di inflazione, dalla prospettiva di una politica monetaria più accomodante e dal rendimento interessante. Come si legge nell’articolo Pictet AM: più liquidità e titoli difensivi in portafoglio altrove, sia le obbligazioni in valuta forte che locale dei mercati emergenti sono state penalizzate dal dollaro forte, mentre l'avversione al rischio complessivamente aumentava.

POSSIBILE CRESCITA SORPRENDENTE


Da un lato, la riapertura globale aumenta la necessità di prodotti e servizi a fronte di basse scorte, mentre dall'altro le forze produttive faticano a soddisfare la domanda, per mancanza di manodopera o di modalità di distribuzione adeguate. Secondo Nadège Dufossé, Head of Cross Asset Strategy di Candriam, queste problematiche spiegano il picco d'inflazione che preoccupa gli investitori, mentre periste il timore sui prezzi dell'energia. Ma, come riferisce il manager nell’articolo Candriam: possibili opportunità da cogliere se i mercati correggono si intravvedono segnali positivi. La pandemia sta rallentando, i consumi dovrebbero rimanere solidi, gli Stati Uniti risentono meno dei prezzi energetici, l'Europa è maggiormente incentrata sullo sviluppo e la Cina dovrebbe risultare più proattiva nel raggiungere l'obiettivo della “prosperità comune”. Secondo Dufossé, “la crescita potrebbe essere sorprendente”. I rendimenti reali USA hanno messo a segno un rialzo che si prevede proseguirà, supportando in ambito azionario la performance del resto del mondo e in particolare del segmento value.

AZIONI PIU’ LEGATE ALLA CRESCITA


C'è un indicatore di allarme che lampeggia, ma nell’articolo Columbia Threadneedle Investments: allarmi sulle azioni ma il rischio è ben remunerato Toby Nangle, responsabile globale Asset allocation di Columbia Threadneedle Investments osserva che le azioni offrono una promessa di partecipazione alla crescita dell'economia, mentre le obbligazioni promettono solo rendimenti oggi molto bassi. Utilizzando altri indicatori, gli extra rendimenti "promessi" dalle azioni rispetto alle obbligazioni appaiono oggi da discreti a interessanti, secondo Nangle. Ogni bolla rappresenta una coorte regionale o settoriale. Oggi ad esempio, la bolla più grande corrisponde al settore tecnologico statunitense, che costituisce la quota maggiore del mercato azionario globale, con quasi il 19% del valore dell'MSCI ACWI. La tecnologia USA ha evidenziato una crescita annualizzata degli utili attesi dell'11% l'anno e un rendimento totale annualizzato del 23%.

AZIENDE INNOVATIVE E INVESTITORI INFORMATI


“E’ evidente che abbiamo un problema di rifiuti a livello planetario” commenta nell’articolo Investire nell’economia circolare Luke Barrs, Head of Client Portfolio Management, Fundamental Equity, EMEA di Goldman Sachs Asset Management. “Tuttavia, pensiamo che le aziende dell’economia circolare abbiano un ruolo importante da svolgere e crediamo che le aziende innovative unitamente ad investitori informati possano contribuire a cambiare questa situazione trasformando i rifiuti in un tesoro”. La plastica, per esempio, rappresenta circa il 12% dei rifiuti globali ma è tra le maggiori cause di inquinamento ambientale, in particolare negli oceani. “per realizzare un’ampia gamma di prodotti, da cannucce, tazze e bottiglie a borse per la spesa, giocattoli, fodere per pannolini e altro si può usare oggi, al posto della plastica realizzata con prodotti petrolchimici, la bioplastica compostabile”, spiega Barrs.

OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL CLOUD COMPUTING


In questo contesto, Capital Group identifica le opportunità di investimento lungo il modello della catena di valore del cloud computing suddividendo la tecnologia cloud in tre livelli: gli abilitatori, per fornire i meccanismi che alimentano l'esistenza del cloud; i fornitori di soluzioni per accedere alle piattaforme e all'analisi di dati ed, infine, i beneficiari che sfruttano il cloud per sconvolgere il settore e creare un forte potenziale di crescita.
"L'infrastruttura cloud è un territorio piuttosto familiare – riferisce Julien Gaertner, analista degli investimenti azionari di Capital Group nell’articolo Capital Group: cosa cambia per gli investitori con la rivoluzione cloud - Include nomi noti come i servizi cloud AWS di Amazon, che detengono il 33% del mercato, Microsoft Azure con una quota di mercato del 20% e Google Cloud Platform con il 9%.

CYBERSECURITY IN RAPIDA ESPANSIONE


Come illustrato nell’articolo NN IP: impact investing in crescita, ecco tre opportunità da cavalcare anche la cybersecurity è in rapida espansione, con il passaggio al lavoro da remoto e la transizione al cloud che stanno cambiando il modo in cui le aziende proteggono le loro risorse digitali. Anche la popolarità alle stelle delle app di pagamento digitale e della finanza decentralizzata creerà, secondo Ivo Luiten, Lead Portfolio Manager Impact Equity, di NN IP, molte opportunità di investimento, con la creazione delle cosiddette reti di pagamento e prestito a circuito chiuso - ecosistemi di pagamento al di fuori del sistema bancario tradizionale che permettono agli utenti di ottenere prestiti che non sarebbero possibili attraverso i canali standard.

I VINCITORI NELLA CRISI ENERGETICA


In questo scenario di crisi, chi vince? “I chiari vincitori dell'attuale crisi energetica sono le società di estrazione del gas e del petrolio così come i produttori di elettricità pura, compresi i produttori di elettricità a carbone, che sono legittimamente criticati per motivi di sostenibilità se hanno dei depositi di carbone di proprietà. In Germania, questo vale solo per i produttori di elettricità a base di lignite; il carbone fossile non viene più estratto da tempo, ma viene invece importato. Al momento, per i consumatori e per le aziende che consumano energia, la sicurezza dell'approvvigionamento è prioritaria rispetto alla sostenibilità”, sottolinea Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager presso Ethenea nell’articolo Ethenea: ecco le opportunità da cogliere nel settore energetico. E a dimostrazione del fatto che quando c’è carenza di energia, serve anche quella meno pulita, l'elettricità da carbone in Germania ha sostituito le energie rinnovabili come fonte energetica più importante durante la prima metà del 2021.

LA PANDEMIA HA ACCELERATO IL TREND DEGLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI


Schroders Global Investor Study 2021, condotto a livello globale, mostra che la pandemia ha accelerato la propensione agli investimenti ESG, soprattutto in tema sociale. Come si legge nell’articolo Schroders: più della metà degli italiani dice sì agli investimenti sostenibili il 56% degli italiani dichiara di assegnare oggi maggior importanza alle questioni sociali rispetto al pre-Covid, mentre il 55% ha la stessa percezione in riferimento a quelle ambientali, anche qui in linea con le medie globali, rispettivamente al 57% e 55%, in questo caso con i più giovani e i più anziani sulla stessa linea. Le questioni sociali sono diventate più rilevanti per il 63% degli investitori nella fascia 18-37 anni e per il 60% degli over 71. Le tematiche ambientali risultano più importanti per il 58% della fascia 18-37, per il 57% degli over 71, per il 56% della fascia 51-70 e per il 51% della fascia 38-50.

OPPORTUNITÀ NELL’ENERGIA PULITA IN CINA


Altro esempio di settore che ha beneficiato delle politiche governative è quelle della produzione di energia da fonti rinnovabili. In questo caso, ha spiegato nell’articolo Goldman Sachs: investire in Cina è più complicato, ma non impossibile Timothy Moe, equity strategist e co-head Asia macro research di Goldman Sachs, il governo ha deciso di cominciare a ridurre le emissioni di carbonio fino a raggiungere la neutralità nel 2060. "Pur sapendo che il mercato degli investimenti in Cina è diventato più sfidante - spiega Moe - questo settore quest'anno ha fatto molto bene". Insomma, secondo l'esperto di Goldman Sachs in Cina esistono ancora buone opportunità di investimento, ma rispetto a qualche mese fa il contesto è diventato più complesso e sfidante, soprattutto per alcuni settori che sono stati colpiti dall'aumento delle restrizioni governative. Non a caso, da inizio anno l'indice CSI 300, che include i maggiori titoli del mercato azionario cinese, è in rosso di circa il 5%.

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