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Automotive 2.0

AllianceBernstein: non disperdere i benefici delle auto elettriche

Nel passaggio ai veicoli a batteria bisogna considerare l'impatto nella produzione della componentistica, perciò serve un approccio olistico che renda il settore sostenibile

di Annalisa Lospinuso 5 Novembre 2021 17:21
financialounge -  AllianceBernstein auto elettriche automotive ESG Patrick O’Connell Salima Lamdouar

L’auto elettrica sarà protagonista del futuro dell’industria automobilistica. Tutto il settore deve adeguare in fretta l’offerta, dalle case automobilistiche ai produttori di componenti, dalle imprese estrattive agli investitori responsabili.

I VANTAGGI


Il passaggio ai veicoli elettrici comporta grandi cambiamenti lungo tutta la filiera dell'auto, come hanno fatto notare Salima Lamdouar, Portfolio Manager - Sustainable Fixed Income e Patrick O’Connell, Director - Fixed Income Responsible Investment Research di AllianceBernstein. I motori dei veicoli elettrici richiedono molti meno componenti rispetto ai motori a combustione interna, ma hanno batterie assai più complesse e pesanti che impiegano una quota maggiore e una varietà più ampia di minerali (circa sei volte di più dei veicoli convenzionali). L’estrazione e la raffinazione di questi minerali dà luogo a molteplici sfide ambientali, sociali e di governance (ESG).

APPROCCIO SOSTENIBILE


Serve un vero approccio olistico che includa i criteri ESG per identificare le imprese gestite in modo redditizio e responsabile in ogni stadio della filiera dei veicoli elettrici. “La domanda di minerali cresce velocemente – hanno evidenziato gli esperti di AllianceBernstein - e con essa il relativo impatto ESG. Le questioni etiche, tuttavia, non sono circoscritte al settore estrattivo. Anche nell'ambito della produzione di componenti, dell'assemblaggio dei veicoli e delle relative infrastrutture energetiche (che comprendono le utility elettriche e i fornitori di stazioni di ricarica) è importante assicurare che la catena di produzione sia gestita e finanziata in modo responsabile”.

IMPENNATA DELLA DOMANDA


Nell'intero ecosistema dei veicoli elettrici si registrerà probabilmente un'impennata della domanda di sei tipi di minerali: rame e alluminio (per ammodernare le reti elettriche, e per il cablaggio dei veicoli, i motori e i contenitori delle batterie); cobalto, litio e nichel (componenti delle batterie dei veicoli elettrici); e terre rare, un gruppo di elementi metallici chimicamente simili usati nei motori elettrici. “Si crea così il rischio – hanno continuato gli esperti - che i benefici ambientali e sociali della transizione verso i veicoli elettrici siano annullati dall'enorme mole di rifiuti, dall'inquinamento idrico e dalle significative emissioni prodotte dalla maggiore attività di estrazione e lavorazione dei minerali”.

RUOLO FONDAMENTALE DELL’ENGAGEMENT


Per non disperdere i vantaggi dei veicoli elettrici è importante creare engagement non soltanto delle aziende produttrici, ma anche delle autorità di governo affinché vengano promosse norme per un vero sviluppo sostenibile. “Il nostro programma aziendale di engagement dimostra che alcune imprese stanno adottando con successo pratiche responsabili e piani di cambiamento, mentre altre rimangono indietro”, hanno detto i manager.

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA


Ogni stadio richiede innovazioni tecnologiche perciò è fondamentale assicurarsi che le aziende di ogni anello della catena di produzione abbiano risorse di ricerca e sviluppo adeguate e che si impegnino ad utilizzarle in modo responsabile. Ad esempio, nei prossimi cinque anni il Gruppo Volkswagen (VW) spenderà per l'elettrificazione, i powertrain ibridi e la tecnologia digitale circa 73 miliardi di euro, molto più dei suoi concorrenti europei. Più di recente General Motors (GM) si è impegnata a investire 35 miliardi di dollari entro il 2025.

ERA AUTOMOTIVE 2.0


Non si tratta soltanto delle auto elettriche, ma di tutto il settore che si sta innovando. “Automotive 2.0" dovrebbe tradursi in una marcata riduzione delle emissioni – ha continuato AllianceBernstein - sia attraverso un uso più efficiente dei veicoli che tramite soluzioni come il "platooning" (convogli di mezzi a basso consumo di carburante che viaggiano in colonna a velocità costante). La guida autonoma dovrebbe favorire inoltre una riduzione degli incidenti automobilistici, anche mortali”. Anche in questo caso le aziende devono essere pronte a cogliere queste opportunità adeguandosi dal punto di vista tecnologico.
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