Consegna in ritardo?
Camion elettrici Tesla per Pepsi
Il ceo di PepsiCo ha annunciato l’arrivo dei primi ‘Semi’, i camion elettrici prodotti da Tesla ma Elon Musk conta di iniziare le vendite di questi modelli solo a partire dal 2022
di Mauro Speranza 12 Novembre 2021 09:29
Un’attesa lunga quattro anni per PepsiCo. La storica società produttrice della bevanda competitor della Coca-Cola sta cercando di accelerare nella lotta alla decarbonizzazione e salvaguardia dell’ambiente e dopo l’ordine effettuato ormai quattro anni fa, nei prossimi mesi potrà utilizzare i camion elettrici di Tesla, i tanto attesi modelli chiamati ‘Semi’.
Nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) di Glasgow, il Ceo di Pepsi, Ramon Laguarta, ha annunciato arrivo di 15 camion Semi di Tesla, previsto per “il quarto trimestre dell’anno”. L’ordine complessivo di 100 camion datato 2017 comprende circa 100 camion a zero emissioni, dalla capacità di percorrenza di 805 chilometri con una sola ricarica e in grado di trainare fino a 36 quintali. I prezzi negli USA dei modelli vanno dai 150 mila ai 180 mila dollari, a seconda della versione.
I mezzi elettrici permetteranno alla multinazionale il trasporto dei propri prodotti dai punti di produzione a quelli di distribuzione, consegnandoli in maniera capillare anche ai rivenditori, ottenendo un minore impatto ambientale. “Stiamo lavorando con Tesla per diminuire drasticamente le nostre emissioni nocive causate dai trasporti, che rappresentano il 10% del nostro totale. Per noi rappresenta un grande investimento”, spiegava Laguarta alla Cnbc. La scelta della società di puntare sui camion elettrici di Tesla potrebbe essere seguita in futuro anche da Walmart e Sysco.
L’annuncio di Laguarta non è stato confermato dalla stessa Tesla, che invece recentemente ha posticipato l’inizio delle vendite del suo camion elettrico, annunciando che inizieranno solo il prossimo anno. Inoltre, si inserisce in un contesto in cui le case produttrici di auto (e camion) stanno affrontando una crisi di produzione dovuta alla mancanza di chip. Crisi che ha colpito anche la stessa Tesla, con imbuti nelle catene di approvvigionamento che hanno ritardato la produzione dei modelli Semi, oltre al Cybertruck. I ritardi, però, erano già iniziati anche prima della pandemia da coronavirus, con la produzione dei camion inizialmente prevista per il 2019.
Nel corso della presentazione dei risultati del quarto trimestre 2020, Elon Musk aveva spiegato che l’avvio della produzione dei modelli Semi era stato fermato fino a quando la casa automobilistica non fosse stata in grado di produrre un alto volume delle celle delle sue batterie 4680. Nei mesi scorsi, Tesla indicava la data del 2022 quale probabile avvio della produzione dei camion elettrici, anche se nell’ultimo documento di aggiornamento degli utili della società il Semi risulta ancora “in sviluppo” e non viene ancora indicata alcuna capacità produttiva annuale, a differenza del Model 3, S, X e del modello Y in produzione a Berlino.
ARRIVANO I SEMI DI TESLA
Nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) di Glasgow, il Ceo di Pepsi, Ramon Laguarta, ha annunciato arrivo di 15 camion Semi di Tesla, previsto per “il quarto trimestre dell’anno”. L’ordine complessivo di 100 camion datato 2017 comprende circa 100 camion a zero emissioni, dalla capacità di percorrenza di 805 chilometri con una sola ricarica e in grado di trainare fino a 36 quintali. I prezzi negli USA dei modelli vanno dai 150 mila ai 180 mila dollari, a seconda della versione.
L'OBIETTIVO DI PEPSI
I mezzi elettrici permetteranno alla multinazionale il trasporto dei propri prodotti dai punti di produzione a quelli di distribuzione, consegnandoli in maniera capillare anche ai rivenditori, ottenendo un minore impatto ambientale. “Stiamo lavorando con Tesla per diminuire drasticamente le nostre emissioni nocive causate dai trasporti, che rappresentano il 10% del nostro totale. Per noi rappresenta un grande investimento”, spiegava Laguarta alla Cnbc. La scelta della società di puntare sui camion elettrici di Tesla potrebbe essere seguita in futuro anche da Walmart e Sysco.
I RITARDI DI TESLA
L’annuncio di Laguarta non è stato confermato dalla stessa Tesla, che invece recentemente ha posticipato l’inizio delle vendite del suo camion elettrico, annunciando che inizieranno solo il prossimo anno. Inoltre, si inserisce in un contesto in cui le case produttrici di auto (e camion) stanno affrontando una crisi di produzione dovuta alla mancanza di chip. Crisi che ha colpito anche la stessa Tesla, con imbuti nelle catene di approvvigionamento che hanno ritardato la produzione dei modelli Semi, oltre al Cybertruck. I ritardi, però, erano già iniziati anche prima della pandemia da coronavirus, con la produzione dei camion inizialmente prevista per il 2019.
SEMI ANCORA "IN SVILUPPO"
Nel corso della presentazione dei risultati del quarto trimestre 2020, Elon Musk aveva spiegato che l’avvio della produzione dei modelli Semi era stato fermato fino a quando la casa automobilistica non fosse stata in grado di produrre un alto volume delle celle delle sue batterie 4680. Nei mesi scorsi, Tesla indicava la data del 2022 quale probabile avvio della produzione dei camion elettrici, anche se nell’ultimo documento di aggiornamento degli utili della società il Semi risulta ancora “in sviluppo” e non viene ancora indicata alcuna capacità produttiva annuale, a differenza del Model 3, S, X e del modello Y in produzione a Berlino.
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