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Investire in azioni

L'azionario è sempre la prima scelta grazie all'investimento tematico

Tra i settori preferiti ci sono le auto elettriche in Cina e in Europa meno old economy e più tech. Trainano anche i criteri Esg che comportano valutazioni di impatto sociale e ambientale

di Leo Campagna 15 Novembre 2021 11:15
financialounge -  Capital Group Etica Sgr Euromobiliare Fidelity International Goldman Sachs Asset Management Natixis IM Pictet Asset Management Robeco Schroders

A fine ottobre si è registrata un’impennata dei tassi a breve e un appiattimento ribassista della curva dei rendimenti statunitense che, sulle scadenze più lunghe, si è addirittura invertita, segnalando potenziali problemi per il ciclo economico. Tuttavia, come fa notare nell’articolo "Robeco: azionario caro ma rischio di ribasso ancora limitato" Peter van der Welle, Strategist del team Multi Asset di Robeco, i mercati azionari sono rimasti però imperturbati per tre motivi: i margini di profitto che si stanno adattando facilmente all’incremento dei costi, tassi reali statunitensi ancora in territorio ampiamente negativo, e debolezza del segnale dell’appiattimento della curva, forse per fattori tecnici. Gran parte della crescita azionaria è comunque dovuta alla ripresa degli utili, favorita dallo sblocco della domanda inespressa dopo che le restrizioni anti Covid-19 sono state in gran parte revocate, sostenendo la ripresa dei consumi. Le prospettive dei consumi nei mercati sviluppati rimangono molto favorevoli, visto il miglioramento del mercato del lavoro e il risparmio in eccesso elevato.

ATTEGGIAMENTO DI FONDO POSITIVO SULLE AZIONI


Considerate la stagionalità positiva del quarto trimestre e la sua visione secondo cui il ciclo economico è ancora ben lontano dall’aver raggiunto la conclusione, Fidelity mantiene nel medio termine un atteggiamento di fondo positivo sulle azioni. Per ora ha un posizionamento neutrale sull’equity, ma resta pronta ad assumere ‘rischi direzionali’ se la volatilità dovesse offrire opportunità. Da un punto di vista globale, come si legge nell’articolo "Fidelity positiva sull'azionario, ma con qualche cautela in più", Fidelity resta comunque sovrappesata sull’azionario dei mercati sviluppati, e vede utili aziendali sopra le attese in Giappone, ma non nel resto dell’Asia, date le differenze regionali. Inoltre tiene sotto stretta osservazione la possibilità di una svolta cinese in direzione di un allentamento significativo e di un cambiamento nelle leadership regionali, che si deve comunque ancora materializzare.

I LATI POSITIVI DELL’INVESTIMENTO TEMATICO


“Tra i lati positivi che l’investimento tematico continua a mostrare agli occhi degli investitori vi sono, tra gli altri, una bassa correlazione, la capacità di generare alpha in modo sostenibile e di far fronte alle principali carenze proprie dell’investimento sui mercati azionari”, commenta nell’articolo "Natixis: il benessere e le opportunità da cogliere negli investimenti tematici", Karen Kharmandarian, CIO di Thematics Asset Management, affiliata di Natixis IM. L’investimento tematico offre infatti una bassa correlazione dei ritorni relativi rispetto alle strategie growth tradizionali insieme a una correlazione negativa dei ritorni relativi rispetto alle strategie value tradizionali, offrendo diversificazione di portafoglio.


CINQUE TEMI CHIAVE DI IMPATTO


Gli esperti di Goldman Sachs Asset Management hanno identificato cinque temi chiave di impatto: energia pulita, efficienza delle risorse, consumo sostenibile, economia circolare e sostenibilità idrica. In quest’ottica, nel febbraio 2020 Goldman Sachs Asset Management ha lanciato la strategia Global Environmental Impact Equity. “Riteniamo che la lotta ai cambiamenti climatici abbia raggiunto un punto di svolta, guiderà le politiche pubbliche e private e il comportamento dei consumatori nei prossimi decenni”, spiegano nell’articolo "Guardare oltre la COP26 con le aziende all'avanguardia nelle soluzioni ambientali" i manager di Goldman Sachs Asset Management, secondo i quali le aziende attivamente coinvolte nella soluzione di alcune delle sfide future possono essere pronte a beneficiare dei trend favoriti dalla domanda secolare.

FOCUS SU PERSONA E AMBIENTE MA CON UN PROFILO ESG


Il fondo Euromobiliare Science 4 Life punta sui megatrend di sostenibilità ambientale e benessere della persona, rispettando i criteri ESG. Dall’inizio del 2020 è progressivamente cresciuta la percentuale investita dal fondo in aziende esposte al tema della transizione energetica, in particolare società che offrono soluzioni per la decarbonizzazione dell’economia nel campo delle energie rinnovabili, della gestione delle risorse e delle infrastrutture. A livello settoriale, come specificato nell’articolo "Science 4 Life, investire nel giusto equilibrio tra persone e ambiente" l’azionario privilegia l’healthcare, che presenta valutazioni a sconto rispetto al mercato e offre interessanti prospettive di crescita nel medio-lungo periodo. È stato ridotto il peso dei consumi di base, all’interno dei quali sono preferite le aziende in grado di difendere maggiormente i margini in un contesto di elevata inflazione, e incrementate le posizioni sui titoli esposti alla riapertura dell’attività grazie al successo delle campagne vaccinali.

PERCHE’ I FAANG POSSONO NON RIENTRARE IN UN FONDO SOSTENIBILE


La rigorosa metodologia proprietaria di Etica Sgr sottopone gli emittenti a un doppio screening per individuare i Paesi più virtuosi dal punto di vista socio-ambientale e le aziende più attente alla sostenibilità e al benessere collettivo. Prendiamo ad esempio i cosiddetti Faang, l’acronimo, che indica le big tech USA, Facebook (Meta Platforms), Amazon, Apple, Netflix, Google (Alphabet). Sono quotate alla borsa valori del Nasdaq, sono incluse nell’indice S&P500, e, negli ultimi anni, hanno vissuto una crescita impetuosa. Si tratta di brand conosciutissimi e di grande successo ma dal punto degli investitori più attenti agli aspetti ESG (ambientali, sociali e di governance) sono sostenibili? O meglio, possono rientrare in un fondo sostenibile? “Dipende dalla metodologia che si adotta” fanno sapere nell’articolo "Perché in questa fase i Faang non sono presenti nei portafogli di Etica Sgr" gli esperti di Etica Sgr: “Molti fondi sostenibili li ammettono mentre la nostra metodologia di selezione, ESG EticApproach, al momento non ammette i Faang nei portafogli dei fondi. Questo è un elemento di differenziazione a cui teniamo”.

IN EUROPA MA CON MENO OLD ECONOMY E PIÙ TECH


Perché il sentiment degli investitori è diventato così rialzista sull’Europa? Sean Markowicz, Strategist, Research and Analytics di Schroders, nell’articolo "Schroders: le azioni europee tornano alla ribalta" ha individuato quattro trend “che potrebbero spiegarlo in modo sorprendente”. Il primo è rappresentato dal fatto che i settori della ‘old economy’ non guidano più l’economia europea, dopo che a lungo l’Eurozona è stata percepita come molto esposta a settori come il finanziario, e poco a quelli growth come il tecnologico. Secondo l’esperto di Schroders questo assunto non è più vero, perché negli ultimi 10 anni la capitalizzazione dei titoli IT nell’Eurozona è più che triplicata, dal 4,5% al 14,3%, rendendo il settore il terzo della regione, mentre il finanziario si è ridotto dell’11,1%, passando dal 25,2% del 2010 al 14,1% di oggi.

IN CINA LA SCOMMESSA SULL’AUTO ELETTRICA STA PAGANDO


Secondo Lan Wang Simond, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, in Cina un'area prioritaria con forti prospettive di crescita è quella dei veicoli elettrici. La scommessa sull’auto elettrica sta pagando: come riportato nell’articolo "I settori più promettenti in Cina secondo Pictet" circa il 70% dei veicoli elettrici in Cina sono di marchi locali, rispetto al 40% delle auto a benzina, e la crescita comporta anche un aumento della domanda di batterie al litio, campo in cui la Cina domina l'intera catena di fornitura, che si tratti di materiali di base, componenti o celle per batterie. Attualmente, con una penetrazione globale di veicoli elettrici pari al 4%, il mondo ha bisogno di 155 GWH di batterie al litio, che dovrebbe raggiungere il 50%, prima della fine del decennio, rendendo necessaria una quantità di energia da batterie 25 volte superiore.

MOLTI SETTORI SPINTI DALLA DE-URBALIZZAZIONE


Jared Franz, Economista di Capital Group, nell’articolo "Negli Usa è "fuga dalle città": ecco quali sono i settori d'investimento favoriti" analizza il fenomeno della de-urbanizzazione anche in altre grandi economie sviluppate indotta dalla pandemia e indica i settori che soffriranno e quelli che ne beneficeranno.
Secondo l’analisi di Capital Group, sono molti i settori che potrebbero trarre vantaggio dal proseguimento della de-urbanizzazione, come viaggi privati e tempo libero, tecnologia e comunicazioni, cloud computing, ma attività di rinnovamento delle abitazioni e il segmento degli immobili residenziali, soprattutto nei sobborghi e nelle zone periferiche. Alcune tendenze sembrerebbero destinate a continuare anche se si tornasse in ufficio per la maggior parte della settimana. Catene come Home Depot hanno beneficiato degli spostamenti nei sobborghi, mentre il passaggio all’home fitness ha favorito aziende come Peloton e Nike. Anche l’attività fisica e gli allenamenti outdoor potrebbero beneficiarne: la gente trascorre più tempo nella natura, sta più in famiglia, visita i parchi nazionali.
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