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Rivoluzione in corso

La transizione verso l’energia pulita per Invesco passa da tre fattori acceleranti

Si tratta delle decisioni politiche, del miglioramento della competitività dei costi delle energie rinnovabili, e degli ingenti investimenti previsti: Invesco guarda con attenzione soprattutto ai settori delle utility e dell’energia

di Leo Campagna 17 Novembre 2021 09:21
financialounge -  ESG finanza sostenibile Invesco transizione energetica

Il tema del momento, che riguarda però il futuro di tutto il pianeta, è quello dell’energia pulita. Se n’è parlato al G20 di Roma ed è stato al centro del dibattito alla COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021. Ma come definire l’energia pulita? “Innanzitutto significa decarbonizzazione e parte dalle attività che contribuiscono - o che traggono vantaggio - da una transizione verso l’uso di fonti energetiche che comportano minori emissioni di carbonio e che prevengono l’inquinamento”, fanno sapere gli esperti di Invesco.

UN ARTICOLATO PROCESSO DI TRANSIZIONE ENERGETICA


Si tratta di un articolato processo di transizione energetica che include molte tecnologie e soluzioni che sono ricavate da fonti naturali e che permettono di produrre energia rinnovabile. Non solo l’energia eolica o solare ma anche la rimozione dei gas serra dall’aria e la cattura di carbonio o del metano. Al contrario sono esclusi il nucleare, il cosiddetto “carbone pulito”, il gas naturale e pure i passati utilizzi di CO2, come il "recupero di petrolio potenziato", poiché continuano a basarsi sui combustibili fossili tradizionali.

I TRE PRINCIPALI FATTORI ACCELERANTI NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA


Ma come si evolveranno queste tecnologie in futuro e in che direzione si sta muovendo il settore dell’energia pulita? “Riteniamo che siano tre i principali fattori acceleranti della transizione verso l’energia pulita: le decisioni politiche, il miglioramento del quadro economico delle energie rinnovabili, e gli ingenti investimenti previsti nel settore”, specificano i manager di Invesco che, relativamente al primo fattore ricordano la prima importante tappa per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi.
“All’importante vertice in sui cambiamenti climatici di Glasgow, i membri dei vari paesi sono stati chiamati a presentare i loro piani d’azione per ridurre le emissioni e, soprattutto, stabilire una precisa road map con tanto di impegni e investimenti per raggiungere gli ambiziosi target”.

COSTI PER PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE SEMPRE PIU’ COMPETITIVI


Per quanto riguarda invece il miglioramento del quadro economico relativo alle energie rinnovabili, la buona notizia è che i costi per produrre l’energia rinnovabile sono, anno dopo anno, sempre più competitivi rispetto alla generazione dei combustibili fossili. Basti pensare che nel 2019 il 56% dell’energia rinnovabile ha generato corrente elettrica a costi inferiori ai nuovi impianti a carbone più economici. “Grazie al progresso tecnologico e ai sussidi, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), ritiene che l’energia rinnovabile come quella solare ed eolica possa diventare ancora più a conveniente di petrolio, gas naturale e carbone termico, ben prima del 2040”, riferiscono i professionisti di invesco.

I SETTORI DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ E DELL’ENERGIA


Infine, ma certamente non meno importante, c’è il fattore investimenti il cui ammontare movimentato nei prossimi anni da governi, organizzazioni internazionali e capitali privati, dovrebbe aggirarsi intorno a svariate migliaia di miliardi di dollari. “Riteniamo che i settori dei servizi di pubblica utilità e dell’energia possano giocare un ruolo importante nell’ambito dell’energia pulita “spiegano gli esperti di Invesco, che poi aggiungono: “Hanno già iniziato a investire in modo significativo e, facendo leva sul cash flow e sulle competenze tecniche di cui dispongono, possono guidare l’innovazione”.

BIOCARBURANTI E IDROGENO


Tutte e tre i fattori indicati da Invesco stanno attraversando una fase caratterizzata da un elevato livello di innovazione, e, grazie all’accelerazione nella generazione di elettricità rinnovabile, di biocarburanti e di idrogeno, sono aree essenziali per il raggiungimento degli obiettivi del cambiamento climatico a breve e lungo termine da parte dei governi.
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