Settore in crescita

Capital Group: “Ecco le 5 tendenze emergenti del futuro del biotech”

Laura Nelson Carney (Capital Group) nota che l’innovazione nasce in ogni zona geografica del mondo: per questo adotta un approccio globale e bottom-up per individuare le aziende di maggior valore

di Leo Campagna 22 Novembre 2021 20:00

financialounge -  biotech Capital Group Laura Nelson Carney
Gli ultimi anni, sulla scia di nuove aree di crescita, quali l’impiego di cellule e geni come medicinali, hanno registrato una rinascita del settore delle biotecnologie. La ricerca viene sviluppata sia dalle grandi aziende che da quelle più piccole. Le prime valutano se finanziare studi interni piuttosto che procedere con l’acquisizione di innovazioni da fonti esterne.

PICCOLE E MEDIE AZIENDE LUNGO L’INTERA CATENA DI VALORE


“Le big pharma possono acquisire idee da laboratori accademici e società piccolissime, acquistando piccole e medie aziende lungo l’intera catena del valore”, fa sapere Laura Nelson Carney, analista di investimenti azionari di Capital Group. Un aspetto importante è che la ricerca non è più limitata a Cambridge, nel Regno Unito, o alla Baia di San Francisco. “Per questo riteniamo che sia importante adottare un approccio globale e bottom-up, così da individuare i candidati di maggior valore”, sottolinea Nelson Carney, che ha individuato cinque tendenze che stanno emergendo con forza nel settore delle biotecnologie.

UNO SVILUPPO PIÙ RAPIDO DEI FARMACI


“La pandemia ha accentuato la tendenza verso uno sviluppo più rapido dei farmaci. Il percorso di approvazione accelerata utilizzato per i vaccini contro il Covid-19 esisteva già da tempo, con meccanismi che rendono possibile un’azione più rapida, soprattutto quando l’esigenza di un trattamento per una malattia è davvero impellente. È probabile che questo iter accelerato diventi sempre più frequente, anche se non mancano le critiche dovute al ricorso sempre maggiore a questi canali anche al di fuori dell’ambito oncologico”, riferisce Nelson Carney.

PIÙ INVESTIMENTI PER LE MALATTIE INFETTIVE


A proposito di tumori, dopo la pandemia le malattie infettive, che sono tra le principali patologie al mondo, risultano essere la seconda area di interesse dopo il settore oncologico in termini di attenzione e finanziamenti ricevuti tramite fusioni e acquisizioni, finanziamenti in capitale di rischio e private equity. “Molti dei problemi più rilevanti in questo campo ora possono essere affrontati grazie a sostanziali investimenti” specifica l’analista di Capital Group.

USO DI CELLULE E GENI COME MEDICINALI


La terza tendenza individuata da Nelson Carney riguarda l’ampliamento del campo di utilizzo dell’innovazione legato all’uso di cellule e geni come medicinali. “Finora, i prodotti terapeutici di questo tipo approvati dalla FDA statunitense sono stati utilizzati per trattare tumori, patologie oculari e malattie ereditarie estremamente rare”, spiega la manager. Ma ora c’è un elenco di oltre 360 terapie di questo genere in corso di sviluppo negli Stati Uniti per un’ampia serie di malattie. “Tuttavia, la produzione di cellule e geni è un’attività relativamente nuova, molto più complessa e costosa della fabbricazione di proteine o sostanze chimiche: fattori che incrementano significativamente i rischi”, avverte l’analista.

RAPIDI PROGRESSI DELLA CINA IN CAMPO FARMACEUTICO


In Cina l’innovazione ha registrato rapidi progressi in campo farmaceutico grazie anche al fatto che il corrispondente cinese della FDA USA è diventato progressivamente più simile alla sua controparte statunitense. “Il governo di Pechino sta dimostrando di essere disposto a finanziare farmaci innovativi per l’intera popolazione. In quest’ottica, dal 2015 le autorità cinesi hanno portato avanti politiche che incoraggiano e incentivano le aziende nazionali a entrare in competizione con le società globali”, commenta Nelson Carney.

L’IMMUNO-ONCOLOGIA


Infine, ma non meno importante, sono da segnalare i continui progressi nel trattamento delle malattie mediante il sistema immunitario umano. L’ambito oncologico è stato il primo a vedere il successo di questa idea nel trattamento di malattie non legate al sistema immunitario stesso. “L’intuizione di comprendere meglio come funziona il sistema immunitario e utilizzarlo per un potenziale intervento contro altre malattie è sempre più diffuso. L’immuno-oncologia, che studia e sviluppa trattamenti antitumorali basati sul sistema immunitario dell’organismo, è una delle aree che cercano di svilupparla” conclude l’analista di investimenti azionari di Capital Group.

Trending