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BlackRock vede opportunità interessanti nei bond dei Paesi emergenti
Nel commento settimanale di mercato, il BlackRock Investment Institute, rileva che molti mercati Emergenti stanno già alzando i tassi mentre i Paesi Sviluppati non ancora, creando opportunità nel debito emergente
di Stefano Caratelli 23 Novembre 2021 19:00
Mantenimento della preferenza di fondo per le azioni rispetto ai bond in un quadro di solida crescita, inflazione persistente e bassi rendimenti reali del reddito fisso. Molte banche centrali dei Mercati Emergenti hanno iniziato ad alzare I tassi di interesse ben prima delle rispettive controparti dei Mercati Sviluppati, nello sforzo di contenere l’inflazione. Questo ha frenato la crescita economica dei Paesi Emergenti e reso più tirate le condizioni finanziarie, inducendo a preferire l’azionario dei Paesi Sviluppati e ad essere cauti su quello degli Emergenti. Ma ha anche dischiuso opportunità sul debito emergente, a fronte di rendimenti più elevati in un mondo alla continua ricerca appunto di rendimento.
Lo sottolinea nel suo commento settimanale il BlackRock Investment Institute che ha deciso di sovrappesare moderatamente il debito dei Mercati Emergenti denominato in valuta locale, in quanto le valutazioni sembrano compensare il rischio. BlackRock osserva anche che il recente confronto tra le due superpotenze USA e Cina ha creato una sorta di barriera di sicurezza contro l’emergere di un aperto conflitto, anche se ha prodotto scarsi risultati tangibili. Ora gli investitori guardano ai dati in arrivo sull’inflazione USA che fornirà indicazioni sull’intensità delle pressioni inflazionistiche, che per il prossimo anno BlackRock si aspetta moderate ma persistenti.
Tutti si chiedono quando la Fed americana inizierà ad alzare i tassi, ma BlackRock nota che molti Paesi Emergenti lo hanno già fatto, rendendo la grande casa cauta sull’azionario emergente ma selettivamente positiva sul debito in valuta locale. I rialzi dei tassi hanno accelerato a fronte degli strappi dell’inflazione e del rafforzamento del dollaro, dal Brasile alla Russia e alla Corea del Sud, con il risultato che nel mondo emergente la normalizzazione è partita prima che in quello sviluppato, con i tassi che ora viaggiano in media al 3,2% mentre in USA e Eurozona restano vicino a zero se non negativi e la risposta all’inflazione è assente con le politiche monetarie concentrate a sostenere la ripartenza delle economie.
Per l’investitore significa supporto per il debito emergente offrendo una maggior remunerazione del rischio. Secondo BlackRock la Fed invece non inizierà ad alzare i tassi fino a metà 2022. Il tutto rende il debito emergente più attraente rispetto al credito dei mercati sviluppati, in un mondo alla continua ricerca di rendimento. Inoltre, l’azione preventive di rialzo dei tassi rende il reddito fisso dei Paesi Emergenti meno vulnerabile a movimenti disordinati quando la Fed inizierà ad alzare i tassi. In ogni caso, BlackRock non vede il rischio di un ripetersi del ‘taper tantrum’ del 2013 anche perché la traiettoria dei tassi conta più della tempistica.
Ovviamente anche nell’universo emergente ci sono eccezioni, nei Paesi con conti con l’estero in deterioramento. In generale tuttavia, secondo BlackRock, il debito emergente in valuta locale offre opportunità con valutazioni che compensano adeguatamente il rischio. La preferenza è anche motivata dalla duration limitata del debito emergente in valuta locale e dai benefici di diversificazione, consentendo oltretutto di esporsi su regioni che rappresentano una quota modesta degli indici azionari globali, come l’America Latina. BlackRock sovrappesa anche il debito governativo della Cina per il rendimento relativamente elevato, mentre resta neutrale sul debito emergente in valuta forte.
VALUTAZIONI CHE COMPENSANO IL RISCHIO
Lo sottolinea nel suo commento settimanale il BlackRock Investment Institute che ha deciso di sovrappesare moderatamente il debito dei Mercati Emergenti denominato in valuta locale, in quanto le valutazioni sembrano compensare il rischio. BlackRock osserva anche che il recente confronto tra le due superpotenze USA e Cina ha creato una sorta di barriera di sicurezza contro l’emergere di un aperto conflitto, anche se ha prodotto scarsi risultati tangibili. Ora gli investitori guardano ai dati in arrivo sull’inflazione USA che fornirà indicazioni sull’intensità delle pressioni inflazionistiche, che per il prossimo anno BlackRock si aspetta moderate ma persistenti.
GLI EMERGENTI HANNO MOSSO IN ANTICIPO
Tutti si chiedono quando la Fed americana inizierà ad alzare i tassi, ma BlackRock nota che molti Paesi Emergenti lo hanno già fatto, rendendo la grande casa cauta sull’azionario emergente ma selettivamente positiva sul debito in valuta locale. I rialzi dei tassi hanno accelerato a fronte degli strappi dell’inflazione e del rafforzamento del dollaro, dal Brasile alla Russia e alla Corea del Sud, con il risultato che nel mondo emergente la normalizzazione è partita prima che in quello sviluppato, con i tassi che ora viaggiano in media al 3,2% mentre in USA e Eurozona restano vicino a zero se non negativi e la risposta all’inflazione è assente con le politiche monetarie concentrate a sostenere la ripartenza delle economie.
MENO VULNERABILE AI RIALZI DELLA FED
Per l’investitore significa supporto per il debito emergente offrendo una maggior remunerazione del rischio. Secondo BlackRock la Fed invece non inizierà ad alzare i tassi fino a metà 2022. Il tutto rende il debito emergente più attraente rispetto al credito dei mercati sviluppati, in un mondo alla continua ricerca di rendimento. Inoltre, l’azione preventive di rialzo dei tassi rende il reddito fisso dei Paesi Emergenti meno vulnerabile a movimenti disordinati quando la Fed inizierà ad alzare i tassi. In ogni caso, BlackRock non vede il rischio di un ripetersi del ‘taper tantrum’ del 2013 anche perché la traiettoria dei tassi conta più della tempistica.
SOVRAPPESO PER I BOND GOVERNATIVI CINESI
Ovviamente anche nell’universo emergente ci sono eccezioni, nei Paesi con conti con l’estero in deterioramento. In generale tuttavia, secondo BlackRock, il debito emergente in valuta locale offre opportunità con valutazioni che compensano adeguatamente il rischio. La preferenza è anche motivata dalla duration limitata del debito emergente in valuta locale e dai benefici di diversificazione, consentendo oltretutto di esporsi su regioni che rappresentano una quota modesta degli indici azionari globali, come l’America Latina. BlackRock sovrappesa anche il debito governativo della Cina per il rendimento relativamente elevato, mentre resta neutrale sul debito emergente in valuta forte.