Mercati

La variante Omicron preoccupa, ma i produttori di vaccini sono pronti alla risposta

Generali Investments sottolinea che i produttori di vaccini mRNA dovrebbero essere in grado di offrire risposte in tempi relativamente brevi. Nel frattempo mercati e investitori sono concentrati sui dati dell’occupazione Usa

di Stefano Caratelli 29 Novembre 2021 15:57

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Le preoccupazioni sulla nuova variante Omicron del Covid-19 hanno avuto l’effetto immediato di far scattare un’ondata di vendite sugli asset considerati a rischio, con i settori dei viaggi e dell’ospitalità particolarmente colpiti nel finale della scorsa settimana, mentre il prezzo del petrolio ha segnato un forte arretramento su timori di una possibile frenata dalla crescita e di una contrazione della mobilità dovute alla nuova variante. La nuova settimana, tuttavia, è partita nel segno di un tentativo di recupero e di ridimensionamento delle preoccupazioni.

IMPORTANTE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO


Nel suo Market Spinner, Generali Investiments sottolinea che la domanda chiave nelle prossime settimane sarà la valutazione del rischio Omicron e soprattutto se la nuova variante è in grado, o meno, di ridurre l’efficacia dei vaccini portando a nuovi casi gravi e decessi. Gli scienziati potrebbero aver bisogno di un paio di settimane per capirlo, ma il numero elevato di mutazioni importanti del virus resta comunque motivo di preoccupazione. Oltre alle restrizioni ai viaggi appena adottate, Omicron potrebbe implicare nuove restrizioni sociali e nuovi colli di bottiglia, con effetti anche sull’inflazione.

PFIZER E BIONTECH PRONTE A RISPONDERE


Tuttavia, gli esperti di Generali Investments sottolineano che i produttori di vaccini mRNA dovrebbero essere in grado di ricalibrarli in tempi relativamente rapidi, mentre i nuovi farmaci anti-Covid dovrebbero essere disponibili entro tre mesi. Generali Investments cita al proposito Pfizer: "Nel caso emergano varianti che sfuggono ai vaccini, Pfizer e BioNTech dovrebbero essere in grado di sviluppare e produrre nuove versioni su misura contro queste varianti nell’arco di circa 100 giorni, ovviamente soggette all’approvazione degli enti preposti”, spiegano gli esperti di Generali Investments.

MERCATO DEL CREDITO VERSO PAUSA DI FINE ANNO


Sul mercato del credito, le nuove incertezze legate a Omicron si innestano su un ambiente fragile, con gli investitori che stanno prezzando in parte l’estinzione del programma APP della BCE nel 2022. Non è uno scenario che Generali Investments fa proprio, ritenendo che la Banca Centrale continuerà i suoi acquisti di strumenti di debito fino alla fine del 2023. Inoltre, se si dovesse arrivare a nuovi lockdown, questi potrebbero essere ammortizzati da interventi rassicuranti di politica fiscale e monetaria. Il mercato primario inoltre a dicembre tradizionalmente si prende una pausa. Il segmento Investment Grade potrebbe incontrare qualche vento contrario, ma dovrebbe comunque mostrarsi resiliente in caso di sell-off sostenuti.


Tassi di default di emittenti classificati come speculativi (Fonte: Moody’s, GIAM)

OCCHI PUNTATI SUL MERCATO USA DEL LAVORO


Allargando lo sguardo, Generali Investments nota che il tasso di risparmio negli Usa sta scendendo, suggerendo un rallentamento della domanda nel 2022, mentre la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan è stata rivista al ribasso e le aspettative di inflazione invece al rialzo. Ora gli occhi di mercati e investitori sono tutti puntati sui dati di novembre sull’occupazione Usa, in uscita venerdì 3 dicembre un'ora prima dell'apertura di Wall Street, con il consensus che punta alla creazione di oltre 500.000 posti e un tasso di disoccupazione al 4,4%. La partecipazione alla forza lavoro sarà guardata con particolare attenzione.

 

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