Value vs growth

Mercati 2022: Candriam pronta a scegliere le aziende europee più promettenti

La sfida per il 2022 di Geoffroy Goenen (Candriam) sarà quella di scegliere le aziende che beneficeranno di un’evidente accelerazione del loro segmento ad alto potenziale o della loro innovazione

di Leo Campagna 30 Novembre 2021 07:50

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La contrapposizione tra gli stili ‘value’ e ‘growth’ è destinata a proseguire anche nei prossimi mesi. Ma Geoffroy Goenen, Head of Fundamental European Equity di Candriam, suggerisce di approfittare di questa fase meno favorevole alle azioni growth, e che dovrebbe proseguire fino alla fine del primo trimestre 2022, per posizionarsi a livelli di prezzo adeguati sulle aziende che genereranno una crescita redditizia e strutturale nei prossimi anni.

RISCHI INFLAZIONISTICI


Una raccomandazione frutto dell’analisi macroeconomica, della situazione dei mercati e delle previsioni per il 2022. Ma procediamo con ordine. Secondo Goenen, il ciclo rialzista dei tassi a lungo termine – in particolare quelli dei decennali USA e dei Bund tedeschi - dovrebbe proseguire fino all’inizio del prossimo anno. Una tendenza propiziata anche dai rischi inflazionistici dal momento che i prezzi al consumo continuano ad essere sostenuti su entrambe le sponde dell’Atlantico e dovrebbero perdurare per buona parte del 2022. “Non escludiamo una riduzione delle barriere nel commercio internazionale, tuttavia prevediamo comunque un aumento dell’inflazione alimentare nei prossimi trimestri”, aggiunge il manager di Candriam.

LA NORMALIZZAZIONE DEI TASSI A LUNGO TERMINE


La normalizzazione dei tassi a lungo termine in Europa e negli Stati Uniti dovrebbe essere facilitata anche dalla ripresa del tapering (riduzione degli acquisti di bond sul mercato) da parte della Banche centrali. Sul versante della crescita economica è probabile che Europa e Stati Uniti siano costretti ad adottare una certa disciplina finanziaria alla luce degli ingenti livelli di debito accumulato nel corso della crisi pandemica. Possibile pertanto una progressiva rimozione dei sostegni a favore dei consumi e per le piccole e medie imprese.

LA CINA AVRÀ UN POTENZIALE DI CRESCITA RIDOTTO


Il potenziale di crescita economica mondiale è stato sensibilmente penalizzato dalla crisi pandemica che ha causato un ampliamento dei disavanzi e dei debiti degli Stati. “Lo scenario per la crescita economica europea e statunitense nel corso del 2022 e negli anni successivi dovrebbe risultare debole. Una previsioni basata anche sul fatto che la Cina avrà un potenziale di crescita ridotto a causa della sua volontà di risanare la leva finanziaria della sua economia”, fa sapere Goenen. Secondo il manager, alla luce di questo ridotto potenziale di crescita, i tassi a lungo termine dovrebbero toccare il loro picco nel primo semestre 2022.

UN’ULTIMA ONDATA DI RIALZI DELLE AZIONE VALUE


Nel momento un cui i rendimenti obbligazionari dovessero effettivamente salire entro l’inizio del 2022, è probabile che, nello stesso periodo, si possa registrare un’ultima ondata di rialzi delle azioni value: una tendenza che potrebbe proseguire fino alla fine del 1° trimestre del prossimo anno. Affinché lo stile value possa registrare buone performance a più lungo termine, occorrerebbe un’accelerazione significativa della crescita economica, il che non rappresenta lo scenario centrale di Candriam.

UN LUNGO ELENCO DI AZIENDE EUROPEE


“La nostra sfida per il 2022 sarà quella di scegliere le aziende che beneficeranno di un’evidente accelerazione del loro segmento ad alto potenziale o della loro innovazione. In quest’ottica seguiamo un lungo elenco di azioni europee in grado di fornire soluzioni alle numerose sfide che accelerano. Sia nell’ambito della transizione energetica, che in quello delle nuove tecnologie nel settore sanitario, o, ancora, relativamente alla digitalizzazione o all’automazione dell’economia”, conclude l’Head of Fundamental European Equity di Candriam.

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