Nuovo tassello
Tim, nel board Kkr c'è anche il fondatore di Iliad
Xavier Niel è membro del board del fondo americano che ha manifestato interesse per l'acquisizione di Tim. Intanto a Piazza Affari il titolo perde circa l'1% e rimane sotto il prezzo dell'ipotetica Opa
di Antonio Cardarelli 30 Novembre 2021 12:07
Mentre il titolo perde poco meno dell'1%, il dossier Tim si arricchisce di un nuovo tassello. Xavier Niel, fondatore della compagnia telefonica Iliad, fa parte del board di Kkr (come si evince dal sito di Kkr), il fondo americano che ha manifestato l'interesse per l'acquisizione di Tim. Cosa significa questo per la trattativa? Presto per dirlo e fare speculazioni, ma è comunque una notizia da tenere nel dovuto conto in un dossier che diventa sempre più importante col passare dei giorni.
Questa mattina i sindacati hanno manifestato davanti al Ministero dello Sviluppo Economico sottolineando, al grido di "No a una Tim Usa e getta", le possibili ricadute occupazionali in caso di cessione dell'azienda al fondo americano. Nelle prossime ore Kkr potrebbe rilanciare aumentando l'offerta iniziale di 0,505 euro per azione. In attesa delle mosse del fondo, in Tim le cose si stanno muovendo rapidamente e venerdì scorso Luigi Gubitosi, già inviso al socio di maggioranza Vivendi, ha lasciato l'incarico di amministratore delegato.
Anche il governo italiano, per il momento, rimane alla finestra nonostante le preoccupazioni, citate in precedenza, dei sindacati. La possibilità di ricorrere alla Golden Power per preservare un'infrastruttura strategica, finora, non è stata paventata. Cassa Depositi e Prestiti è il secondo azionista del gruppo Tim con una quota del 9,8%. Intanto, nella seduta di oggi, il titolo Tim perde circa l'1% e rimane sotto il prezzo dell'ipotetica Opa del fondo Kkr.
MOBILITAZIONE DEI SINDACATI
Questa mattina i sindacati hanno manifestato davanti al Ministero dello Sviluppo Economico sottolineando, al grido di "No a una Tim Usa e getta", le possibili ricadute occupazionali in caso di cessione dell'azienda al fondo americano. Nelle prossime ore Kkr potrebbe rilanciare aumentando l'offerta iniziale di 0,505 euro per azione. In attesa delle mosse del fondo, in Tim le cose si stanno muovendo rapidamente e venerdì scorso Luigi Gubitosi, già inviso al socio di maggioranza Vivendi, ha lasciato l'incarico di amministratore delegato.
GOVERNO ALLA FINESTRA
Anche il governo italiano, per il momento, rimane alla finestra nonostante le preoccupazioni, citate in precedenza, dei sindacati. La possibilità di ricorrere alla Golden Power per preservare un'infrastruttura strategica, finora, non è stata paventata. Cassa Depositi e Prestiti è il secondo azionista del gruppo Tim con una quota del 9,8%. Intanto, nella seduta di oggi, il titolo Tim perde circa l'1% e rimane sotto il prezzo dell'ipotetica Opa del fondo Kkr.
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