L'eredità di Cop26
Robeco: sostenibilità, non ci resta molto tempo per il cambiamento
Il prossimo anno, oltre alla pandemia, gli investitori saranno molto focalizzati sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Cruciale il ruolo della regolamentazione del settore
di Annalisa Lospinuso 1 Dicembre 2021 19:30
Fine anno tempo di bilanci. E di previsioni per il 2022. La pandemia continuerà ad essere un argomento chiave anche del prossimo anno, ma si continuerà a parlare anche di investimenti sostenibili. Sarà fondamentale capire se la richiesta di impegno per raggiungere gli obiettivi, ribaditi da Cop26, sarà sostenuta come nel biennio precedente.
“Un cambiamento così rapido e radicale da attuare in maniera efficace entro il 2050 necessita di un consenso globale – ha ricordato Rachel Whittaker, head of SI Research di Robeco - altrimenti i prossimi impegni, più che sulla mitigazione o sulla prevenzione, dovranno essere focalizzati verso un’adeguata gestione del cambiamento delle temperature. Il cambiamento avverrà, ma i tempi saranno fondamentali. Dal punto di vista ambientale, non resta molto tempo per agire. I cambiamenti devono essere significativi e veloci, il che significa che avranno un impatto sulle singole imprese e su interi settori. Questo è qualcosa a cui gli investitori devono prestare molta attenzione”.
La pandemia ha portato senza dubbio un maggior interesse verso la cura dell’ambiente e della salute, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni sull’importanza di assumere comportamenti responsabili. “Nonostante gli ultimi due anni siano serviti come un promemoria per non dimenticare il fattore social dei criteri ESG – ha ricordato Whittaker - il fattore ambientale resta comunque una tematica parimente urgente. L’ambiente ha sempre attirato una quantità smisurata di attenzione dal punto di vista degli investimenti, grazie alla grande quantità di informazioni a disposizione, che rendono più facile misurare e quantificare, identificando le opportunità più facilmente”.
È importante il ruolo rivestito dalla politica nella lotta al cambiamento climatico ma anche negli investimenti sostenibili. Da tempo si auspica una maggiore regolamentazione del settore, per avere linee guida inconfutabili. “Negli ultimi due anni molti progressi sono stati compiuti in termini di regolamentazione in Europa ha detto l’esperta di Robeco - con l'obiettivo di creare più trasparenza, migliorare la standardizzazione e aumentare la protezione degli investitori; ma c'è ancora molta incertezza sull'implementazione, poiché le linee guida lasciano molto spazio all’interpretazione. Altre nazioni stanno introducendo dei propri quadri regolamentari, rischiando di incorrere in sovrapposizione e conflittualità. In pratica, molti altri regolatori stanno guardando all’Europa e alle best practice esistenti per decidere come modellare i loro insiemi di regole”
La regolamentazione deve dare maggiore trasparenza al settore, senza soffocarne l’innovazione. Il prossimo anno sarà, dunque, cruciale per capire gli effetti delle nuove norme sugli investimenti sostenibili che possono concorrere al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.
CAMBIAMENTO ENTRO IL 2050
“Un cambiamento così rapido e radicale da attuare in maniera efficace entro il 2050 necessita di un consenso globale – ha ricordato Rachel Whittaker, head of SI Research di Robeco - altrimenti i prossimi impegni, più che sulla mitigazione o sulla prevenzione, dovranno essere focalizzati verso un’adeguata gestione del cambiamento delle temperature. Il cambiamento avverrà, ma i tempi saranno fondamentali. Dal punto di vista ambientale, non resta molto tempo per agire. I cambiamenti devono essere significativi e veloci, il che significa che avranno un impatto sulle singole imprese e su interi settori. Questo è qualcosa a cui gli investitori devono prestare molta attenzione”.
MAGGIORE SENSIBILITA’
La pandemia ha portato senza dubbio un maggior interesse verso la cura dell’ambiente e della salute, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni sull’importanza di assumere comportamenti responsabili. “Nonostante gli ultimi due anni siano serviti come un promemoria per non dimenticare il fattore social dei criteri ESG – ha ricordato Whittaker - il fattore ambientale resta comunque una tematica parimente urgente. L’ambiente ha sempre attirato una quantità smisurata di attenzione dal punto di vista degli investimenti, grazie alla grande quantità di informazioni a disposizione, che rendono più facile misurare e quantificare, identificando le opportunità più facilmente”.
LA REGOLAMENTAZIONE
È importante il ruolo rivestito dalla politica nella lotta al cambiamento climatico ma anche negli investimenti sostenibili. Da tempo si auspica una maggiore regolamentazione del settore, per avere linee guida inconfutabili. “Negli ultimi due anni molti progressi sono stati compiuti in termini di regolamentazione in Europa ha detto l’esperta di Robeco - con l'obiettivo di creare più trasparenza, migliorare la standardizzazione e aumentare la protezione degli investitori; ma c'è ancora molta incertezza sull'implementazione, poiché le linee guida lasciano molto spazio all’interpretazione. Altre nazioni stanno introducendo dei propri quadri regolamentari, rischiando di incorrere in sovrapposizione e conflittualità. In pratica, molti altri regolatori stanno guardando all’Europa e alle best practice esistenti per decidere come modellare i loro insiemi di regole”
L’INNOVAZIONE
La regolamentazione deve dare maggiore trasparenza al settore, senza soffocarne l’innovazione. Il prossimo anno sarà, dunque, cruciale per capire gli effetti delle nuove norme sugli investimenti sostenibili che possono concorrere al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.
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