Dating app
Winker, l’evoluzione del dating online
Conoscere persone nuove mentre si è già in giro, senza stare un’eternità a chattare prima di incontrarsi. La case history dell’app di incontri, sviluppata da un team tutto italiano, che cambia le regole social
di Redazione 1 Dicembre 2021 15:18
Nel post Covid torna la voglia di viaggiare, di muoversi senza restrizioni, di andare a un concerto e di conoscere gente nuova. Sempre rispettando le regole e facendo i conti con le varianti, anche l’universo delle dating app si adegua. Winker è la prima app di live dating che ti permette di conoscere qualcuno quando esci di casa. L’idea nasce nel 2018 ma il lancio si perfeziona a settembre di quest’anno.
“Si tratta di un TripAdvisor per single”, spiega a Financialounge.com, Andrea Pravato, ceo & Founder di Winker. “L’app consente di conoscere gente nuova mentre si è fuori. Ci si può registrare in un ‘datespot’, come un locale, un concerto o una discoteca, ma anche un supermercato oppure un ristorante, e qui si possono vedere gli altri iscritti che si sono registrati”. Una sorta di portale, dove è trovare "una guida dei luoghi preferiti dai single in città e schedati in base a target e caratteristiche delle persone da cui sono frequentati”. Se si riceve il “wink”, ossia l’apprezzamento di un altro utente, il gioco è fatto: ci si può incontrare subito.
La startup viene fondata nel 2019, il primo anno è dedicato allo sviluppo del prodotto. Nel 2019 arrivano i primi investitori e l’app mette a punto le funzioni base. La pandemia rallenta il progetto ma nel post Covid il percorso riprende. Anzi, usare Winker è anche “un modo per ritornate alla nuova normalità”, spiega Pravato che lavora allo sviluppo del progetto insieme a un team di undici persone.
La maggior parte delle dating app ha un approccio che si basa su un modello B2C. “Il nostro è soprattutto B2B - prosegue il ceo di Winker - perché lavoriamo molto con i locali, instaurando una sorta di partnership esclusiva, come ad esempio con il Pelledoca di Milano, che già ospita una Winker suite”. Non solo servizi a pagamento per gli utenti, come tutte le altre app, ma un’importante fonte di fatturato arriva anche dalla collaborazione con il locale, in perfetto stile “live dating”, con campagne territoriali studiate ad hoc.
La strada da percorrere è ancora lunga. Ma la voglia di tornare a incontrarsi - sempre seguendo le indicazioni sanitarie - potrebbe essere la spinta giusta per dare un’accelerata. Quali sono i programmi futuri? “Oggi partiamo con 6mila utenti registrati, entro il 2024 puntiamo a superare quota 200mila iscritti a Milano, per poi allargare il modello di Winker nelle altre grandi città”. Senza perdere, però, tanto tempo a chattare. “Perché se hai troppe conversazioni virtuali aperte”, è convinto Andrea Pravato, “ecco, forse hai scelto l’app sbagliata”.
COS’É IL LIVE DATING?
“Si tratta di un TripAdvisor per single”, spiega a Financialounge.com, Andrea Pravato, ceo & Founder di Winker. “L’app consente di conoscere gente nuova mentre si è fuori. Ci si può registrare in un ‘datespot’, come un locale, un concerto o una discoteca, ma anche un supermercato oppure un ristorante, e qui si possono vedere gli altri iscritti che si sono registrati”. Una sorta di portale, dove è trovare "una guida dei luoghi preferiti dai single in città e schedati in base a target e caratteristiche delle persone da cui sono frequentati”. Se si riceve il “wink”, ossia l’apprezzamento di un altro utente, il gioco è fatto: ci si può incontrare subito.
37 SOCI E UN PROGETTO ITALIANO
La startup viene fondata nel 2019, il primo anno è dedicato allo sviluppo del prodotto. Nel 2019 arrivano i primi investitori e l’app mette a punto le funzioni base. La pandemia rallenta il progetto ma nel post Covid il percorso riprende. Anzi, usare Winker è anche “un modo per ritornate alla nuova normalità”, spiega Pravato che lavora allo sviluppo del progetto insieme a un team di undici persone.
IL MODELLO DI BUSINESS
La maggior parte delle dating app ha un approccio che si basa su un modello B2C. “Il nostro è soprattutto B2B - prosegue il ceo di Winker - perché lavoriamo molto con i locali, instaurando una sorta di partnership esclusiva, come ad esempio con il Pelledoca di Milano, che già ospita una Winker suite”. Non solo servizi a pagamento per gli utenti, come tutte le altre app, ma un’importante fonte di fatturato arriva anche dalla collaborazione con il locale, in perfetto stile “live dating”, con campagne territoriali studiate ad hoc.
I PROGETTI FUTURI
La strada da percorrere è ancora lunga. Ma la voglia di tornare a incontrarsi - sempre seguendo le indicazioni sanitarie - potrebbe essere la spinta giusta per dare un’accelerata. Quali sono i programmi futuri? “Oggi partiamo con 6mila utenti registrati, entro il 2024 puntiamo a superare quota 200mila iscritti a Milano, per poi allargare il modello di Winker nelle altre grandi città”. Senza perdere, però, tanto tempo a chattare. “Perché se hai troppe conversazioni virtuali aperte”, è convinto Andrea Pravato, “ecco, forse hai scelto l’app sbagliata”.
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