Lotta al Covid
Da Roche tre test per individuare Omicron
Arrivano sul mercato tre nuovi test specifici per la variante Omicron: il loro utilizzo permetterà di valutare la diffusione delle varianti in circolazione, per migliorare gli effetti delle terapie e dei vaccini
di Fabrizio Arnhold 3 Dicembre 2021 12:20
Tre nuovi kit per individuare la variante Omicron. Roche e TIB Molbiol, una consociata di recente acquisizione all’interno della divisione Roche DIagnostics, hanno messo a punto tre ulteriori kit di test RUO (Research Use Only) per rilevare le mutazioni della variante Omicron Sars-CoV-2.
Nello specifico, si tratta del VirSNip Sars Spike ins214EPE (Ruo), VirSNiP Sars-CoV-2 Spike S371L S373P (Ruo), VirSNip Sars Spike E484A (Ruo). Per l’Oms la variante Omicron è da monitorare, in attesa di capire gli effetti e quanto potrebbe essere più trasmissibile. I kit della variante VirSNip permettono la differenziazione tra mutazioni uniche presenti all’interno della variante Omicron rispetto ad altre varianti Covid.
Grazie all’utilizzo di una tecnologia chiamata qPCR (reazione a catena della polimerasi quantitativa), i ricercatori possono rilevare con più facilità le varianti e la ricerca virale può così più facilmente compiere passi in avanti nello studio delle mutazioni uniche della variante Omicron. Nei primi nove mesi dall’anno, il giro d’affari legato ai test Covid, per Roche ha toccato quota 3,5 miliardi di franchi.
“I team di Tib Molbiol hanno lavorato 24 ore su 24 da quando è emersa la nuova variante e oggi siamo in grado di offrire un test in grado di identificare specificamente la nuova variante B.1.1.529 Omicron Sars-CoV-2 per aiutare a comprendere meglio la sua diffusione e il suo comportamento - ha affermato Thomas Schinecker, ceo Roche Diagnostics -. C’è ancora molto da imparare su Omicron, è fondamentale identificarla in modo rapido e accurato, per aiutare la ricerca in corso compreso l'ulteriore sviluppo di terapie e vaccini e potenzialmente a fermarne o rallentarne l'avanzata”.
TRE NUOVI TEST
Nello specifico, si tratta del VirSNip Sars Spike ins214EPE (Ruo), VirSNiP Sars-CoV-2 Spike S371L S373P (Ruo), VirSNip Sars Spike E484A (Ruo). Per l’Oms la variante Omicron è da monitorare, in attesa di capire gli effetti e quanto potrebbe essere più trasmissibile. I kit della variante VirSNip permettono la differenziazione tra mutazioni uniche presenti all’interno della variante Omicron rispetto ad altre varianti Covid.
LA TECNOLOGIA
Grazie all’utilizzo di una tecnologia chiamata qPCR (reazione a catena della polimerasi quantitativa), i ricercatori possono rilevare con più facilità le varianti e la ricerca virale può così più facilmente compiere passi in avanti nello studio delle mutazioni uniche della variante Omicron. Nei primi nove mesi dall’anno, il giro d’affari legato ai test Covid, per Roche ha toccato quota 3,5 miliardi di franchi.
LAVORO INCESSANTE
“I team di Tib Molbiol hanno lavorato 24 ore su 24 da quando è emersa la nuova variante e oggi siamo in grado di offrire un test in grado di identificare specificamente la nuova variante B.1.1.529 Omicron Sars-CoV-2 per aiutare a comprendere meglio la sua diffusione e il suo comportamento - ha affermato Thomas Schinecker, ceo Roche Diagnostics -. C’è ancora molto da imparare su Omicron, è fondamentale identificarla in modo rapido e accurato, per aiutare la ricerca in corso compreso l'ulteriore sviluppo di terapie e vaccini e potenzialmente a fermarne o rallentarne l'avanzata”.
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