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Transizione energetica

Robeco:”Il successo alla decarbonizzazione globale passa dai mercati emergenti”

Per Robeco Cina e India devono crescere puntando sulle fonti a bassa emissione di carbonio mentre Russia a Arabia Saudita devono ridurre la loro dipendenza economica dall’export di petrolio e dal gas

di Leo Campagna 9 Dicembre 2021 18:30
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La Cina e l'India sono i maggiori consumatori di energia a livello mondiale e, a differenza di molti mercati sviluppati, dove la domanda di elettricità ha già raggiunto il picco intorno al 2007, impiegheranno più tempo per raggiungere la carbon neutrality. “Alla luce del loro significativo contributo alla crescita globale rendere verdi i settori energetici di Cina e India è cruciale nel determinare il successo della spinta globale alla decarbonizzazione”, commenta Jan de Bruijn, Client Portfolio Manager Emerging Markets di Robeco.

PECHINO, NEUTRALITÀ DEL CARBONIO ENTRO IL 2060


L’anno scorso Pechino si è impegnata a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060 mentre, alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) a Glasgow, l'India ha annunciato il suo impegno a zero emissioni entro il 2070. “Il carbone costituisce, in entrambi i Paesi, tra il 60% e il 70% del consumo di energia primaria. Combinare la crescita economica e la riduzione delle emissioni richiederà investimenti significativi nelle energie rinnovabili, come il solare, l'eolico e altre tecnologie a bassa emissione di carbonio”, riferisce de Bruijn.

IL PROBLEMA RIGUARDA ANCHE I PAESI ESPORTATORI DI GREGGIO


Su questo fronte, Pechino è riuscita ad incrementare la quota di combustibili non fossili nel proprio consumo di energia primaria dal 6,8% nel 2015 al 15% nel 2020 e si propone di arrivare fino al 25% entro il 2030. Alcuni nuovi impianti eolici e solari costruiti in India e in Cina sono già più economici delle centrali a carbone esistenti. Ma il problema riguarda anche i Paesi esportatori di greggio. In base al recente rapporto Global Roadmap to Net Zero by 2050 dell'International Energy Agency (IEA) la domanda mondiale di petrolio è destinata a diminuire da più di 90 a meno di 25 milioni di barili al giorno entro il 2050.

RUSSIA, ARABIA SAUDITA, QATAR ED EMIRATI ARABI


“La transizione energetica richiederà anche una significativa ristrutturazione economica da parte di quei paesi che dipendono dal petrolio e dal gas per una parte significativa della loro economia” spiega de Bruijn. Tra i principali indiziati la Russia e l’Arabia Saudita che rappresentano rispettivamente, il 13% e il 12% della produzione globale di petrolio. “Paesi come l'Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno annunciato programmi e piani di ristrutturazione sociale ed economica per diversificare la loro economia e ridurre la loro dipendenza dal petrolio e dal gas” sottolinea il manager di Robeco.

LA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO GLOBALE


Un altro fronte prioritario nella transizione energetica è quello relativo alla catena di approvvigionamento globale che, in base ad una recente indagine di Standard Chartered, rappresenta in media il 73% delle emissioni totali delle multinazionali. Catene che hanno conosciuto un significativo sviluppo negli ultimi due decenni nei Paesi emergenti. “Le aziende appartenenti alle economie più sviluppate si stanno impegnando sulle emissioni legate alle loro operazioni. Gli obiettivi di decarbonizzazione sono diventati quasi non negoziabili per molte imprese che operano nei mercati emergenti”, fa presente de Bruijn.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA RIDUZIONE DEI COSTI


I paesi in via di sviluppo risultano particolarmente vulnerabili al cambiamento climatico, non avendo il potere finanziario sufficiente per prevenire o rispondere adeguatamente agli impatti del climate change. Dall'altro lato, per continuare il loro percorso nello sviluppo socio-economico, è cruciale un approvvigionamento energetico affidabile e conveniente. “L'innovazione tecnologica e la riduzione dei costi possono contribuire a una crescita più rapida delle energie rinnovabili, insieme a modelli di business e di finanziamento destinati a promuovere soluzioni energetiche pulite e scalabili. Molti paesi emergenti sono impegnati nei loro piani di decarbonizzazione e recitano un ruolo sempre più importante nel mercato energetico globale”, conclude il Client Portfolio Manager Emerging Markets di Robeco.
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