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Rate del muto, ecco come fare per sospendere il pagamento
Non sempre è possibile pagare con regolarità le rate del finanziamento per l’acquisto della prima casa: ecco quali sono le possibilità previste dalla legge per chiedere la sospensione alla propria banca
di Fabrizio Arnhold 13 Dicembre 2021 11:36
Motivi di lavoro, familiari oppure una spesa importante imprevista. Può capitare a chi deve pagare ogni mese la rata del mutuo un periodo di difficoltà, che rende più complicato il saldo del finanziamento. Ci sono delle possibilità che prevedono la sospensione del pagamento della rata del mutuo. Vediamo in quali casi è possibile.
La pandemia ha messo in difficoltà molte attività commerciali con pesanti implicazioni sul piano lavorativo. Con il decreto Sostegni-bis il governo ha previsto la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per l’acquisto della casa. La misura riguarda anche i lavoratori autonomi e liberi professionisti, con un calo di fatturato documentabile. Non serve presentare la situazione Isee e la soglia massima del mutuo per il quale si può richiedere la sospensione è di 400mila euro.
La misura scade il 31 dicembre 2021, ma nel governo si sta discutendo per prorogarla di un anno, fino al 31 dicembre 2022. Per avere la certezza della proroga bisogna attendere l’approvazione definitiva della legge di Bilancio, che dovrà avvenire entro la fine del mese con il passaggio in Parlamento.
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Il Fondo di sospensione mutui per l’acquisto della prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini, era già attivo prima dell’emergenza Covid ma riguardava solo lavoratori dipendenti. La possibilità di sospendere il versamento delle rate riguarda i titolari di un finanziamento per l’acquisto della prima casa ed è gestita da Consap, società interamente partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze.
Chi richiede l’iscrizione al fondo - nel 2020 sono stati 187mila titolari di mutuo - può sospendere il versamento della rata per un periodo di 6,12 o 18 mesi. Terminato il periodo occorre riprendere il versamento delle rate fino alla naturale scadenza. Per aderire alla sospensione del pagamento del mutuo serve rispettare alcune condizioni e bisogna presentare la domanda alla banca con la quale è stato stipulato il contratto di mutuo.
Fino al 31 dicembre 2021, salvo ulteriori proroghe, non sarà necessario presentare l’Isee (prima del Sostegni-bis la soglia era di 30mila euro). Saranno ammessi alla sospensione i mutui di importo fino a 400mila euro (la soglia precedente era di 250mila euro). Si può accedere al beneficio nel caso l’intestatario del contratto abbia subito una sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni; una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni; oppure la cessazione del rapporto di lavoro.
Oltre alla possibilità offerta della legge, è possibile che anche la banca offra un contratto che preveda l’eventualità della sospensione. Molti istituti di credito inseriscono nel contratto di mutuo la possibilità di saltare le rate, in casi di comprovata difficoltà economica o per altri motivi diversamente specificati. Con i tassi di interesse fissati al minimo storico, questa clausola nei contratti è meno frequente, considerando il minor guadagno delle banche nel concedere un finanziamento.
In territori colpiti da calamità naturali, come un terremoto o un’alluvione, è possibile beneficare della possibilità di sospensione per un periodo di tempo variabile del pagamento del mutuo da parte degli abitanti della zona interessata. Terremoti, incendi boschivi o alluvioni che danneggiano l’immobile o lo rendano inagibile possono diventare motivo di sospensione del pagamento delle rate del mutuo, deciso da governo e Protezione civile.
LE MISURE PER IL COVID
La pandemia ha messo in difficoltà molte attività commerciali con pesanti implicazioni sul piano lavorativo. Con il decreto Sostegni-bis il governo ha previsto la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per l’acquisto della casa. La misura riguarda anche i lavoratori autonomi e liberi professionisti, con un calo di fatturato documentabile. Non serve presentare la situazione Isee e la soglia massima del mutuo per il quale si può richiedere la sospensione è di 400mila euro.
PROROGA IN ARRIVO?
La misura scade il 31 dicembre 2021, ma nel governo si sta discutendo per prorogarla di un anno, fino al 31 dicembre 2022. Per avere la certezza della proroga bisogna attendere l’approvazione definitiva della legge di Bilancio, che dovrà avvenire entro la fine del mese con il passaggio in Parlamento.
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Il Fondo di sospensione mutui per l’acquisto della prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini, era già attivo prima dell’emergenza Covid ma riguardava solo lavoratori dipendenti. La possibilità di sospendere il versamento delle rate riguarda i titolari di un finanziamento per l’acquisto della prima casa ed è gestita da Consap, società interamente partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze.
COME FUNZIONA
Chi richiede l’iscrizione al fondo - nel 2020 sono stati 187mila titolari di mutuo - può sospendere il versamento della rata per un periodo di 6,12 o 18 mesi. Terminato il periodo occorre riprendere il versamento delle rate fino alla naturale scadenza. Per aderire alla sospensione del pagamento del mutuo serve rispettare alcune condizioni e bisogna presentare la domanda alla banca con la quale è stato stipulato il contratto di mutuo.
LE CONDIZIONI DA RISPETTARE
Fino al 31 dicembre 2021, salvo ulteriori proroghe, non sarà necessario presentare l’Isee (prima del Sostegni-bis la soglia era di 30mila euro). Saranno ammessi alla sospensione i mutui di importo fino a 400mila euro (la soglia precedente era di 250mila euro). Si può accedere al beneficio nel caso l’intestatario del contratto abbia subito una sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni; una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni; oppure la cessazione del rapporto di lavoro.
L’OPZIONE NEL CONTRATTO DELLA BANCA
Oltre alla possibilità offerta della legge, è possibile che anche la banca offra un contratto che preveda l’eventualità della sospensione. Molti istituti di credito inseriscono nel contratto di mutuo la possibilità di saltare le rate, in casi di comprovata difficoltà economica o per altri motivi diversamente specificati. Con i tassi di interesse fissati al minimo storico, questa clausola nei contratti è meno frequente, considerando il minor guadagno delle banche nel concedere un finanziamento.
IN CASO DI CALAMITÀ NATURALI
In territori colpiti da calamità naturali, come un terremoto o un’alluvione, è possibile beneficare della possibilità di sospensione per un periodo di tempo variabile del pagamento del mutuo da parte degli abitanti della zona interessata. Terremoti, incendi boschivi o alluvioni che danneggiano l’immobile o lo rendano inagibile possono diventare motivo di sospensione del pagamento delle rate del mutuo, deciso da governo e Protezione civile.
