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Obbligazionario, come sarà il nuovo anno secondo Vontobel

Simon Lue-Fong (Vontobel) spiega perché a guidare i rendimenti del reddito fisso nel 2022 sarà la capacità di selezionare le obbligazioni, per esempio all’interno nel debito emergente

di Leo Campagna 14 Dicembre 2021 18:00
financialounge -  obbligazionario reddito fisso Simon Lue Fong Vontobel

Alcuni investitori pensano che la Federal Reserve sia già ora dietro la curva, ovvero che abbia tardato troppo ad intervenire alla luce delle persistente inflazione. Non condivide questa tesi Simon Lue-Fong, Head of Fixed Income di Vontobel, secondo il quale i prezzi al consumo raggiungeranno il picco nel primo trimestre del prossimo anno, con i colli di bottiglia sul lato dell'offerta che tenderanno ad essere via via meno problematici. Fino ad allora” ammette il manager “il disagio aumenterà dal momento che i dati sull'inflazione continueranno ad arrivare ogni mese e la Fed dovrà mantenere una mano ferma perché è in gioco la sua credibilità”.

LA STRATEGIA DELLA BANCA CENTRALE USA


La strategia della banca centrale Usa ha permesso finora ai prezzi al consumo di salire senza nessun intervento di politica monetaria per non “soffocare” la crescita. “L'inflazione e la crescita sono, insieme, parte della soluzione al debito che i governi hanno accumulato durante la pandemia. È stato già sperimentato dopo la seconda guerra mondiale, quando il rapporto debito/PIL era aumentato in modo massiccio e, con questa strategia, i governi si sono liberati del loro ingente debito. La condizione da scongiurare è che l'inflazione non continui a salire mentre la crescita si indebolisce” spiega il manager.

GLI INVESTITORI DOVRANNO IRROBUSTIRE LO STRATO DI ALFA


Precisato questo, Simon Lue-Fong guardando al 2022 ritiene che la partita dei gestori obbligazionari sia quella di riuscire a generare alfa (extra rendimento) consistente oltre al beta del mercato del reddito fisso. “Gli investitori dovranno irrobustire lo strato di alfa per conseguire rendimenti interessanti. Per riuscirci dovranno assumere posizioni di duration attiva (gestione dinamica dei titoli in portafoglio in funzione della loro scadenza) e adottare un'abile selezione di obbligazioni in segmenti che forniscano ampie opportunità di rendimento derivanti dalle inefficienze del mercato e dai comportamenti non ottimali degli investitori” spiega il manager di Vontobel.

LE ECONOMIE EMERGENTI POSSONO RAPPRESENTARE UN’ECCEZIONE


Anche il prossimo anno le richieste da parte degli investitori a reddito fisso saranno probabilmente elevate. “Tuttavia, sebbene diversi asset obbligazionari non abbiano molto spazio per un rally, alcuni segmenti a spread (quelli che offrono un differenziale positivo di rendimento rispetto ai governativi), come le economie emergenti, possono rappresentare un'eccezione” riferisce Lue-Fong . Il manager, sulla base delle medie storiche a 5 anni, nota che gli attuali livelli di spread di 600 punti base (+6,0%) delle obbligazioni ad alto rendimento dei mercati emergenti implicano un potenziale restringimento di 200 punti base (2,0%) nel corso del prossimo anno: una dinamica virtuosa che potrebbe generare rendimenti a doppia cifra.

IL PIÙ GRANDE RISCHIO


Per contro, gli investitori obbligazionari devono monitorare il più grande rischio: un veloce e aggressivo irripidimento della curva dei rendimenti innescato da significativi incrementi dei rendimenti dei Treasury. Una dinamica che comporterebbe un probabile allargamento dello spread in molti segmenti del reddito fisso. “Per gli obbligazionisti si tratterebbe di un doppio contraccolpo “ puntualizza Lue-Fong “Da un lato accuserebbero perdite sulla duration di portafoglio e, dall’altro, perderebbero per gli effetti dell’ampliamento dello spread”.

FORZARE LA MANO DELLA FED


Nel caso in cui i rendimenti dei Treasury salissero sopra il 2 o 2,5% a causa dell'inflazione crescente, gli spread avranno difficoltà a rimanere stabili. “Il fattore determinante sarà la velocità e l’entità della mossa dei tassi, ma non si può nemmeno escludere che il rischio che gli spread esplodano quando gli investitori inizieranno a liquidare le posizioni se i tassi saliranno troppo velocemente. Si tratta di uno scenario capace di forzare la mano della Fed a fornire misure accomodanti, dal momento che molta della liquidità iniettata nel mercato durante la pandemia è confluita nei mercati a spread in cerca di rendimento” conclude l’Head of Fixed Income di Vontobel.
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